Mi sono "liberata" quando ho iniziato a riscaldarmi, quando ho sentito il sole e l'aria frizzante di Roma sulla mia pelle. E quando ho terminato questa Appia Run, che è una delle gare in assoluto che amo di più, mi sono detta che devo costringermi a lasciarmi andare, per pensare a me, alla corsa, alla cosa che più amo fare, perché non imposta.
Da tempo sto correndo per liberarmi da pensieri e preoccupazioni; una volta correvo per correre, per finalizzare una prestazione sportiva.
Con il tempo si cambia e forse i pensieri appesantiscono pure le gambe, o forse sono nuvole di periodi che passano sulla fronte, condizionando i propri sentimenti.
Sto iniziando ad abituarmi alle scarpe Brooks comprate tempo fa, inizio a sentire i benefici dell'acido ialuronico al ginocchio, ho rimesso nel corpo un pò più di forza.
E mi sono accorta che amo correre, che mi diverte, che i viaggi in treno valgono la pena per quel che raggiungo, che gli amici che incontro ogni volta sono meravigliosi e che, lo ripeto spesso, il clima che si respira nelle gare laziali è unico. E non parlo solo delle organizzazioni, della solidarietà tra società, dalla purezza delle persone del mio gruppo sportivo...parlo di una città che ogni domenica presta la propria bellezza per noi. E questo è veramente uno spettacolo unico.
Il mantenere un punto di contatto lavorativo a Roma, l'aver scelto di gareggiare nelle sue manifestazioni, sono quegli elementi che mi permettono di ricaricare le pile, per ripartire più forte.
Ed è vero, forse siamo fatti per gli altri ma a volte è proprio la maturazione di un pieno contatto con sé stessi che può poi permetterci di vivere secondo le nostre possibilità.
Oggi ho corso una gara di 13,4km su 5 pavimentazioni differenti, e mi sono stupita per come "girassero" le mie gambe. Cosa è stata, in fondo, questa botta di adrenalina che porto ancora addosso? Nulla, per chi non la prova.
Ma dentro di me è salito l'effetto di una iniezione di fiducia che, da stasera, mi renderà più serena e più forte.
Sono pronta per ricaricarmi, appena potrò.
Per ora sorrido, e nient'altro. Sono fiera di me... per così poco? Sì, sono fiera per quel poco in cui riesco.