Anna Giunchi Blog Personale


domenica 19 febbraio 2023

XMILIA. E oltre.

Certe gare assumono da subito un certo significato rispetto ad altre, e a questa ho voluto fortemente esserci, rinunciando pure ad un impegno concordato da tempo. C'era qualcosa di importante.


Organizzata per 8 anni dall'Esercito, con continuità data da motivazioni spiegatemi oggi dal mio Presidente, era per me, dopo quella di Modena, un'altra occasione per vivere qualcosa di grande e forte.

Con in aggiunta una piccola voglia di riscatto personale, dato che a Modena non ero assolutamente in condizione di correre. Mi aveva spinto ben altro, ricordo bene. 

Attendevo questo weekend da tempo, proprio perché sapevo che, nell'occasione, avrei ritrovato la mia società, avrei rivisto molte persone del "passato", con cui ho condiviso anni di vita romana e, perché mai negarlo, mi sarei testata sui 15km.

Ho colto l'occasione, il giorno prima, per comprarmi le scarpe nuove, carbonX3 Hoka, commettendo il gesto incosciente di provarle il giorno dopo, in gara...non avevo alternative, perché le mie vecchie CarbonX erano del tutto sfondate. O la va o la spacca. Non fatelo mai, però.

Ci ho camminato il pomeriggio prima, parco degli Acquedotti...esse erano felici di stare con me. In gara decisamente mi hanno aiutato molto, considerando il percorso collinare, e penso che il mio rendimento, inaspettato, debba molto al loro "aiuto".
Contentissima dei miei 4'30 di media sul percorso collinare, della vittoria di squadra, del mio 4 posto in una categoria del tutto impegnativa.
Contenta di come sto, anche di come stavo prima, della forza che mi porta a credere sempre ad un continuo miglioramento di me stessa.
E sto cercando la primavera, che mi bussa alle porte. Perché sono felice e, ogni giorno, lo prendo come un dono.
Amo il mio lavoro, amo allenarmi, sto bene dove sto e coltivo progetti.
Ho voglia di viaggiare, di chiudermi in un aereo per ore, di frullare verso nuove mete, e con esse nuove emozioni.
Ho anche ascoltato chi mi ha ipotizzato opportunità, e ripaghero' la sua fiducia.
Per ora rimango sospesa così...tra corse verso un'alba che irrompe sempre più vicina, pomeriggi sul rivale del fiume in mountain bike, disegni liberi quando mi va di comunicare e tante, tante parole da mettere in ordine.
Ho ben capito che il mondo va messo al contrario per essere capito.
Sarà l'adrenalina che ho in corpo, ma torno a casa incredibilmente felice.






domenica 5 febbraio 2023

Bertinoro. Tra domande e risposte.


 

Non chiedetemi perché non mi ritrovo in molte cose della società civile.

Potrei dirvi che forse è perché sono abituata a guardare le persone negli occhi.
A chiedere: "Come stai?", prima di lamentarmi con l'altro di miei ipotetici problemi. Sono abituata a prestare voce a pochi.
A comprendere l'altro anziché criticarlo, a passare il tempo riflettendo con me stessa, sui punti di me che non funzionano come vorrei, piuttosto che su quelli degli altri.
Non chiedetemi perché non farò mai parte di spazi da occupare, perché io, con le "mie" persone, condivido spazi, ma per stare con loro, e alla compagnia vuota preferisco l'allegria della mia solitudine.
Perché per me, in ogni tipo di rapporto, vi sono dei patti, e il primo patto è il rispetto, l'unicità.
Non chiedetemi perché non farò mai parte di un mischione, ma cercherò sempre di essere ingrediente. Non sarò mai "Quella dalle 17 alle 18", né mai condividerò particolari momenti con più persone perché, se decido di condividere qualcosa, e' solo con chi merita, e ad uno ad uno.
Non mi ritrovo nel dimenticare, non mi ritrovo nel cancellare, perché ogni persona ha meritato l'essere vissuta e, per quel tempo, mi ha dato molto.
E se sento il richiamo di qualcosa di più grande, potrete non capirmi, ma dentro questo piu' grande che mi chiama, in fondo, ci siete tutti voi.

E oggi, a Bertinoro, nel tragitto che mi portava verso questo splendido borgo, sede di 13km di campestre tra 5 storiche ville di produzione del vino, pensavo a questo. Una opportunità che mi si apre alle porte, un percorso da seguire, ma che farò di tutto per cogliere. E mi sto preparando. A cambiare.
Pensavo molto, mentre correvo per quei panorami che rappresentano la Mia Terra, la Romagna. 
Vedute spettacolari che, solitamente, non ricordavo a febbraio. Perché quella gara, la 5 Ville, è stata da me corsa per anni e il poter ripetere quei percorsi, per me, è stato emozionante.
Sì, in questo periodo, grazie alla corsa, mi emoziono spesso. Certo, ancora non sto bene del tutto e sento molto la stanchezza, ma piano piano, tempo una decina di giorni, tornerò a stare come desidero.
Intanto mi sono goduta una giornata meravigliosa, con un allenamento collinare, nel territorio che sarà sempre mio, in una terra ospitale, dove il vino è anche un simbolo di accoglienza. Sono pronta ad aprire le porte di una nuova settimana...


Anna Giunchi la maratoneta

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