
A prescindere da come sarebbe andata la gara, a prescindere se mi fossi sentita di farla...a prescindere da molte cose...ne sarebbe comunque valsa la pena, eccome, arrivare in questo posto!!!
Meta del week-end: Avezzano, obiettivo: mezza del Fucino, o meglio....mi ero iscritta un mese fa, e la gentilissima Oriana si era proposta di sua spontanea volontà nell'ospitarmi la sera prima...
Premessa: il piede è guarito da mo' (gergo romano), ma l'edema rimasto mi comprime i nervi e mi fa male, limitando molto la mia corsa. La mia terapista mi ha fatto fare un'ultima seduta di ipertermia, la quarta, dopodichè ha...forato il piede con la punta di matita...Ma l'avevo già scritto...Mi ha invitato a correre ancora, malgrado le mie paure, così venerdì ho corso 1h e 10 su prato, facendo gli ultimi 25 minuti a libero fartlek. Sabato non ho corso per precauzione: solo bici, e 4 ore e mezzo di tennis per lavoro.
Parto dalla stazione Tiburtina intorno alle 17:45, e arrivo ad Avezzano alle 20, dove Oriana, ovviamente, mi aspettava dalla parte opposta da quella dov'ero uscita io. Ma l'entrata giusta dove dovevamo trovarci era la sua. Non so quanta gente ho conosciuto questo week-end: bellissimo, sul serio...mi son sentita proprio a casa, e mi han presentato di tutti...Sabato sera abbiamo mangiato da Maria Assunta, troppo forte, che mi ha anche portato a vedere il circolo tennis Avezzano. Sono splendidi, questi marsicani, niente da dire: ero già una di loro, lo sentivo!! Hanno case meravigliose, tra l'altro, e per la prima volta nella mia vita ho dormito in un letto con lo scaldotto. Che bello!!!
La gara: organizzata benissimo, e il lavoro svolto l'ho potuto già "vivere" in prima persona a casa di Oriana, dove gli organizzatori si son veramente dannati per preparare pacchi gara e quant'altro necessario per un evento che accoglieva almeno 700 competitivi. Alla fine della competizione l'Hotel il Camoscio ha presentato il più bel ristoro che abbia mai visto da quando corro: verdure locali quali carote, zucchine, melanzane, patate, finocchi, radicchio, con tanto di preparati a base di ricotta, besciamella...E poi pasta a volontà: maccheroni pasticciati, pizza ripiena...Una roba pazzesca...mi sembrava di essere in un albergo di lusso...Fantastico. E buonissimo.
C'era anche il fisioterapista, anche osteopata (2 in uno), che mi ha sbloccato la caviglia prima di partire (il mio edema è dovuto a caviglia lassa e conseguente difficolotà di drenaggio)...e mi ha permesso di chiudere la gara (e non esagero)...bravissimo...e mi ha trattato anche dopo! Qua i "grazie" si sprecano!
E poi c'erano i dolci per la gara di corsa dei ragazzi: buonissimi...
Insomma, vale la pena formare una bella comitiva e tornarci, anche solo per conoscere quella gente meravigliosa.
La gara è assolutamente da personale: piatta e veloce. Un pò di vento contro nei primi 10 km, ma un paesaggio circostante unico: non ero al massimo, come previsto, ma poteva andare peggio, e mi tengo stretta quest' 1.27.44, quarto posto(colite ultimi 4 km, ma ha influito poco).
Son partita intorno a 4'00, e nella seconda parte il calo è stato senza dubbio dovuto allo scarso allenamento. Il piede si è mantenuto in quel dolore costante, come ad avere un livido che ti batte nel metatarso. Sono contentissima, a' voglia...pronta a riprendermi per Bari!!!
A fine gara mi han letteralmente riempita di panini, succhi di frutta, brioches...e ne avrò da mangiare per un bel pò...
E alla partenza, stazione di Avezzano, dopo l'ultima conversazione con Oriana, una evidente nostalgia: torno a Roma, grande città...torno ad essere una macchietta in mezzo a tanti, mentre qua, ad Avezzano, son stata trattata da regina...
Già mi mancate, ragazzi, ma dopotutto mi avete promesso un giro sul Monte Velino, ricordatevi....