Anna Giunchi Blog Personale


domenica 17 dicembre 2023

San Marino antibatterico

E, combattendo da oltre un mese contro un batterio, cedo agli antibiotici...

Purtroppo mi trascinavo questo pneumococco da troppo tempo. Partita fiduciosa di risolverlo in una settimana, complici il clima e il mio lavoro a contatto con i ragazzi, me lo sono portato avanti per un mese esatto. Non voleva lasciarmi, perché mi giudicava una persona solare ed allegra. Mi è sempre stato a contatto, soprattutto nel petto, poi se è andato a spasso per tutto il corpo. Per lui non ho corso la Reggia Reggia e ho saltato moltissimi impegni, sperando, in tre giorni di malattia, di uscirne nuova. E invece...ulteriore ricaduta dopo un allenamento in montagna con i ragazzi, e peggioramento, dunque ancora in malattia e stato febbrile. Con una cura di antibiotici e inalazioni, sto iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel di un problema che, pur lieve rispetto ad altri, non andava assolutamente trascurato.

Imparo da questa esperienza l'aver più prudenza e meno fretta nelle cose, nonché il sapermi ascoltare, dandomi tempo. Perché io ho sempre fretta, tra allenamenti, lavoro, tempo libero.


In più, adesso, ho iniziato la bellissima esperienza della Protezione Civile, ma per aiutare gli altri devi, in primo luogo, aiutare te stesso e, soprattutto, essere in condizione di prestare servizio.
Non sono andata a Roma per dedicarmi alla Cura, ma forse ho esagerato pure oggi. Beh, la voglia di correre, e per lo più a San Marino, luogo che amo tantissimo, era troppo forte. Così mi sono testata, al terzo giorno di antibiotico, su questa bellissima 14,8km(per me 15, perché ho allungato un pezzo). Un collinare panoramico, impegnativo ma per nulla noioso. Mi sono divertita tantissimo, lasciando un po' di agonismo da parte, accontentandomi di finire. Concluderò l'anno con la We Run Rome, mentre per il 2024 ho tanti impegni nel cassetto. Ma senza pneumococco.

domenica 3 dicembre 2023

Run&smile, villa Ada

I miei limiti sono proprio dettati dal fatto che non li conosca.

Mi sono programmata una settimana con pochissimi attimi di respiro e tanti, tantissimi impegni, in primis le lezioni teoriche e pratiche per la Protezione civile. Il tutto riprendendo a lavorare a ritmo, senza risparmiarmi da collegi e consigli di classe.

Il sabato, dopo la prova pratica per la Protezione civile, ho sostato per due ore su un treno fermo causa guasto sulla linea per forte vento. Arrivo comunque per le 17.40 a Roma, concedendomi un'oretta di camminata.

Al mattino della domenica, fedele al mio impegno, mi aspettava la Corri per l'autismo, manifestazione ottimamente organizzata dagli amici della Run&Smile nel parco, a me molto caro, di Villa Ada. Ho corso in questo bellissimo percorso (2 giri da 4,2km) gestendo male la gara e facendomi rimontare in maniera clamorosa...ma torno a casa contenta, sapendo che è valsa la pena nel fare tutto, dall'inizio alla fine. Non sto ancora come vorrei, e del resto è normale che sia così...devo solamente darmi del tempo.
Ho rivisto degli amici e ho ritrovato il calore di quei posti, rivivendo anche le "antiche" emozioni a villa Ada.

E imparo, e imparerò a dare sempre più valore alle persone che prendono tempo e spazio per me. Per vedermi, per parlarmi, per ascoltarmi. È vero, da tempo non riesco più a parlare e a raccontare di me, e forse i social mi salvano un pò da questa mia chiusura personale.
Chi si prende tempo per donarmelo avrà sempre un attestato di stima e fiducia da parte mia.
Siamo tutti in corsa, non abbiamo tempo per guardarci negli occhi e chiederci: "Come stai?", e spesso tronchiamo le comunicazioni con le emoji del cellulare.

E invece abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti i respiri, i battiti, e che ci conti le risate.
Grazie a chi oggi mi ha fatto stare bene.
Tornerò presto, per donare quel che ho ricevuto.

domenica 26 novembre 2023

Meravigliose Marche

 

Un mese di stop dalle gare. Lo scopo era di allenarmi per la Reggia Reggia, Caserta. Scopo andato in fumo a causa di una influenza, che si è protratta più del dovuto. Il periodo, dopotutto, caratterizzato dell'alternanza tra caldo e primi freddi, non è certo di aiuto.
Ho deciso in ultimo di correre a Grottammare, spinta dal desiderio di conoscere un luogo che non avevo mai visto, nonché dalla voglia di non rendere del tutto vano l'allenamento delle settimane precedenti. Non da ultimo, lo sfondo sociale della gara, con finanziamenti alla ricerca sui tumori.
Chiaramente la mia forma fisica ha ancora bisogno di tempo per ristabilirsi, ma sono stata veramente contenta di tutto: del tornare a correre in una gara, del visitare un luogo veramente stupendo, accolta in una maniera splendida da tutti, dell'essermi spronata un po' a riprendermi, facendo leva sulla mia forza mentale. Le Marche sono meravigliose, così come è straordinaria la gente che abita in questo territorio unico. Ho potuto ammirare una costa con borghi medievali arroccati: qualcosa di incantevole. Ambienti che sono dei veri e propri gioelli, caratterizzati da una straordinaria pulizia e rispetto del territorio.
La gara era tutta sul lungomare, fino al bivio con San Benedetto del Tronto.
Sono stata contenta di averla terminata, perché non ne ero così sicura...una gara caratterizzata da un percorso decisamente ottimo per fare il personale, che testero' ancora nel 2024, sperando per l'occasione di stare bene.
Il periodo di stop mi ha lasciato una gran voglia di correre, e devo dire grazie a questo sport. Perché mi fa stare bene. Con me stessa e con gli altri.



domenica 29 ottobre 2023

Roma, Caserta, Casagiove e sentirsi a Casa

Un weekend in giro per l'Italia può sempre presentare degli intoppi.

Io prendo spesso il treno, e se dovessi percentualizzare le volte in cui ci sono stati problemi di ritardi, dovuti a guasti vari (linea, preparazione treni...), sarebbero decisamente la maggioranza.
Mi ero organizzata per tempo per partecipare alla Flik Flok a Caserta, la corsa dei Bersaglieri. Ci tenevo particolarmente, anche perché amo la Campania e il clima di rispetto che si respira in questa terra: per le forze Armate, per i valori, per le persone, per le Istituzioni. E poi mi piace il clima meteorologico, così primaverile e pulito da far comprendere subito perché in certe terre le mozzarelle siano così buone.
È andato tutto bene, dal mio soggiorno, il giorno prima, a Roma, con tanto di visita medico sportiva, al mio pernotto per una notte a Caserta, precisamente a Casagiove.
Desidero fortemente questi weekend, perché mi fanno stare bene e, ad ogni ritorno, ne esco più serena, alleggerita.


Penso che il proprio indice di benessere sia un fattore sì soggettivo, ma che vada mantenuto una volta scoperto. So cosa mi fa stare bene, so cosa poi mi farà rendere meglio anche al lavoro.
Sono contenta per come sto correndo, perché a poco a poco miglioro, stando bene, consapevole che ho ancora tanta strada da per-correre per tornare perlomeno simile a prima.
Continuo a fare le cose con passione, credendoci.

Sono in un gruppo sportivo che rispecchia tutto quello che provo e che sento, ed ogni volta che ne indosso la divisa ho garantito un netto margine di miglioramento. Il gruppo, scrivevo, è bellissimo, e ritengo di essere veramente fortunata nel farne parte; non sono mai io che scelgo l'altro, perché è l'altro che decide se volermi o no.
Sarò sempre grata a chi sgomita tra i propri impegni per donarmi del tempo.
Il tempo, come il cielo, non si può impacchettare. Eppure entrambi i fenomeni hanno in comune il poter essere condivisi, vissuti insieme e percepiti nello stesso istante. Il cielo ci avvolge e ci guarda in uno stesso arco di tempo universale. E questo è medesimo per tutti. È il rendersi conto di tutto questo che fa la differenza...a volte ciò che è scontato costa impegno e fatica; a volte è proprio ciò che si dà per scontato che conta veramente qualcosa.
Ed io anche in questo weekend ho ricevuto, e tanto, senza sconti, contando ogni singolo momento di gioia condivisa.


domenica 22 ottobre 2023

My hometown in 21km

 

Forli', Tin Bota Romagna...espressione a noi Romagnoli molto comune.

Non potevo mancare. Era tutto dovuto.

Nonostante la 10km di Viterbo lo stesso giorno, che avrei corso con molto piacere, che mi divideva tra Lazio e Emilia Romagna, sono rimasta qua.
In questo weekend, tra lavoro, influenza e programmi vari, mi sono dedicata esclusivamente ad impegni tra Cervia e Forlì.
E ne ho corsi 21, con una aspettativa in incognita circa il riuscire a correrli bene. E sono stata sorpresa dal mio tempo, 1h37, che vuol dire un ritorno a ritmi per me soddisfacenti, in un percorso molto veloce con diversi tratti ventosi.
Abbiamo corso lungo le zone alluvionate, dalla mia via Gorizia, in cui mi aspettavano i miei genitori, fino a Roncadello, Villanova, lungo Montone, Cava, per poi ritornare in centro storico, piazza Saffi, dove eravamo, tra competitivi e non, un migliaio di persone. Grazie.

Un evento per un territorio che e' ripartito, finalizzato al finanziamento per la palestra di via Ribolle, alluvionata, e molte delle strutture sportive danneggiate.
A distanza di mesi, ripercorrendo quei terreni, le immagini ritornano lucide alla mente.
Il tempo è fatto di tanti fogli sovrapposti, costituiti da tante immagini a colori e niente sostituisce un altro vissuto, semplicemente si potrebbe ricalcarlo, ma solo in certe occasioni.

Ho corso rendendo più di quello che potessi.

La forza mentale, la vicinanza a chi sta combattendo battaglie diverse dalle mie, mi rende negli anni più forte. La mia famiglia, la mia casa, mi rende più forte...e molto fortunata.
Azzarderei a dire che con il tempo divento "più saggia"...ma forse è un discorso un pò prematuro.
La mia città, tra passato e futuro, sarà sempre Presente, e a lei dedico la giornata di oggi.



domenica 15 ottobre 2023

Iniziamo con 15...

 I weekend sono sempre da me tanto attesi, e la attesa mi consola della loro fugacita', perché pensandoli prima, ne allungo la durata in astratto.

Questo weekend, perfetto per orari treni e senza alcun imprevisto, è stato impegnativo fisicamente e psicologicamente, ma mi ha dato molto. Ho ricevuto tanto da questa città, oggi, come ieri, come negli anni.
Non sono solita piangermi addosso perché cerco sempre la "lotta", l'impegno anche quando sono in periodi psicologicamente sereni, perché sono una agonista di me stessa. Amo sfidarmi.
Si aprirà per me un periodo nuovo, che prendo come un cammino da percorrere, del tutto necessario.
Nel 2006 mi introdussi dentro un periodo lungo e impegnativo, dal quale uscii grazie alla finalità verso la Maratona di Roma, e anche questa volta (forse devo pensarci un filino di piu') sono pronta, dopo 5 anni, a correre ancora una 42 km, proprio nella Capitale, che mi ha donato tanto, anche questa cognizione.
Penso che ieri sia stata proprio lei a darmi questo input forzato, e l'ho ascoltata.
E stamattina, correndo i 15 km della Urbs Mundi, non posso dire di non aver fatto fatica. Umidità, percorso impegnativo...in parte tracciando itinerari propri della Maratona.
In settimana ho corso i 3x5000, e la media avuta in questa occasione non ha sfatato la prevedibilità dei ritmi. A parziale scusante mia, avevo un mattone in testa, che temevo mi condizionasse: un pò lo ha fatto, soprattutto alla partenza.

Sono sempre così, in fondo: quando qualcosa mi spezza le mie comode (e spesso faticose) routine, fatico ad accettarlo e ci elaboro attorno troppi pensieri.
Prenderò tutto questo come "due strade parallele": una, la più divertente, mi porterà a correre ancora la Maratona di Roma.
Sarò pronta? Farò in modo di esserlo.
Occorre misurarsi, sempre, per poi lasciarsi andare al divertimento, divertimento anche per provare una sana fatica.
Grazie, Roma. Weekend bellissimo, e solo tu puoi.



domenica 8 ottobre 2023

Cecchignola 2023

 

Il tempo scavalca le giornate e, nonostante il clima stia traendo del tutto in inganno, sono già in rientro da Roma, e mi pareva estate. È terminata la splendida gara organizzata dalla mia società e da LBM Sport, quest'anno con un tetto di quasi mille iscritti, nonché rappresentanza di scuole militari e bersaglieri: Corri alla Cecchignola, 10km.

Succede che in questi eventi ci si carichi di emozioni e frammenti di gioia talmente massivi, che non si riesca poi a richiamarli alla mente tutti...e figurarsi se si riesce poi a scriverli...


E non scriverò tutto, forse parleranno le immagini.

Potrei parlare della mia gara.
Non ero convinta di poter fare bene, perché purtroppo la mia permanenza è stata brevissima e in mattinata sentivo il carico della mia settimana scolastica.
Ho corso partendo forte, conoscendo il percorso impegnativo (per me bellissimo, perché si corre dentro i vari reparti della città militare...qualcosa di unico), ma sono andata al limite fino alla fine. Era da tanto che non vivevo queste sensazioni che, seppur faticose, mi temprano e mi caricano.
Valutando la mia Race for the Cure, avrei potuto fare una trentina di secondi meglio, ma chiudo con 44'53 che, a distanza di un anno dal mio 46' sul medesimo percorso, mi rende più che soddisfatta.
E ancora più emozionante è stato ritrovare la mia squadra, persone che hanno dato anima e cuore per fare riuscire questa manifestazione. Ho rivisto, in questi due giorni, amici che non perderò mai.
Ho ritrovato i passaggi di anni per me indimenticabili, che apprezzo soprattutto ora che non sono più quella che ero.
Non ho più la tiroide che mi sballotta la realtà a modo suo: ora sto bene e sto tornando anche a sentirmi forte.
Credo in quello che faccio. Credo in quello che posso ancora fare.

domenica 24 settembre 2023

Race. Solidarietà e sprint


Foglietti di emozioni e ricordi messi insieme, per crearmi un libro da sfogliare.

La Race for the Cure, manifestazione alla quale partecipai fin dalla prima edizione, a Roma, per poi distribuirmi tra Roma e Bologna. Dietro di essa l'impronta sociale e di sensibilizzazione, vero e proprio motore dell'evento. Tornare per me vuol dire richiamare alla mente tutto ciò che mi hanno trasmesso le varie edizioni, con ogni volta la giunzione di qualcosa di nuovo. Esserci è sempre bello.
Un evento, questo, in cui al colore rosa è sempre associata una profonda riflessione.
E poi, Bologna, città alla quale sarò sempre legatissima, ricca per me di significato, di valore legato ai miei studi, di quella rosa di incanto che la rende sempre una piccola perla tra i portici e le sue porte.
Un nubifragio sabato pomeriggio ha un po' preoccupato i tanti volontari ma, e qualcuno lo ha scritto prima di me, dopo la pioggia viene sempre il sereno, e domenica il sole ha scaldato i giardini Margherita.
Ho corso con in testa un mantra: dare tutto, perché "tanto è breve".

E finalmente ho raggiunto un crono che mi ha soddisfatto: 20'33 (real time) sui 5km, quasi tutti nel centro di Bologna, e per premio (prima di categoria), ho vinto una mortadella enorme. In una cornice di un evento con priorità di sensibilità sociale, verso la prevenzione, un pensiero sprizzato via durante questa corsa a rotta di collo (almeno per me). Un pensiero sulla Forza. Ho smesso di basarmi esclusivamente sulla forza mentale, prevaricando il "soma". È necessario che il fisico possa seguire la severità e l'imposizione mentale; mi ci sono voluti anni per riprendere a stare come avrei voluto da tempo. Ma tutto questo è stato possibile solo grazie ad un "piano di intervento" per mantenere, recuperare e incrementare la forza fisica, che se carente può influire anche su quella mentale. Il tutto sempre tenendo alla base un ideale di sport e di vita leale, con gli altri e con me stessa. La testa può fare tanto, ma il corpo spesso ha bisogno di aiuto. Un abbraccio a chi lotta per cose più serie delle mie; il mio pensiero spesso è camuffato, ma è sempre con voi. 

domenica 17 settembre 2023

Ali ai piedi

Eurofighter

Corsa per il 100enario dell'Aeronautica militare, nel bellissimo scenario del centro sportivo di Vigna di Valle.
Potrei scrivere per ore, sulle emozioni che mi dà la parola "volo", sulla mia passione per gli aeroplani, sul fascino e lo stupore che ha sempre esercitato in me l'abilità di poter colmare, attraverso studi di princìpi di fisica, questa nostra incapacità organica. Noi non sappiamo volare, ma abbiamo imparato a come farlo. Mio babbo è pilota.
Ho corso una gara a circuito di 10,3km, in una giornata ancora calda, con lo sfondo del bellissimo lago di Anguillara. Un percorso vario, composto da 5 giri, tra la pista del centro sportivo, la strada che si affaccia sul lago e il pave' della salita. Ho spinto, sentivo di poterlo fare, e mi sono presa un secondo posto assoluto, che ho mantenuto fino alla fine. E ci tenevo particolarmente...per la ricorrenza della manifestazione, per i premi a tema Centenario, per dimostrare a me stessa che, se voglio, posso conquistare ancora qualcosa.
Ridotto considerevolmente il mio dolore da borsite retrocalcaneare, posso dire di aver ripreso ad allenarmi un pò meglio.

Non correvo in gara da 15 giorni, dopo la 12 km collinare di Longiano, segnata da un clima particolarmente caldo, e mi ero conservata un po' di energie per correre una buona gara oggi.
Ho riflettuto, ho pensato, ho portato dentro quanto avvenuto il giorno prima a Caselle, Torino, e un po' ho pensato ai nostri sentimenti collettivi, spesso dirottati verso i nostri egoismi.
Penso spesso a questo. Penso all'incapacita' di mettersi nei panni dell'altro. Penso alla nostra paura verso un ascolto attivo. Penso al nostro fuggire.
A volte vi sono eventi che ci avvicinano emotivamente, ma poi ci allontaniamo nuovamente, quasi a rimuoverli. Perché la sensibilità, a volte, si delinea a tratti. Sale e scende come un sentiero da percorrere.
Scrivo di me, scrivo dei miei traguardi, parlo di corsa e la uso come metafora di vita.
A volte, durante un percorso, corro a rotta di collo con l'intento di arrivare. A volte mi fermo a pensare.
Forse, oggi, mentre correvo, ho avuto la sensazione di essermi fermata un attimo. Pensando.
E chissà se oggi sono stata nel giusto...



venerdì 1 settembre 2023

Il mio ultimo giorno di scuola


 A poche ore dal mio atterraggio in terra italica, avevo in testa ancora molta confusione. Era questo il mio ultimo giorno di scuola: 31 agosto 2023.

Ho sempre pensato di essere un personaggio atipico, o forse me lo sono imposto senza esserlo davvero, perché nessuno mi ha mai fatto sentire come tale.
E così i miei colleghi erano i compagni di volo che avevano condiviso con me un viaggio bellissimo. E in parte era vero, anche se non erano atterrati con me dal Perù. Pensavo ancora in spagnolo, poi in inglese, ma quella che sentivo in quel momento era chiaramente la mia lingua. 
Sul destino di ognuno di noi, ho sempre ascoltato differenti teorie, senza sapere bene quale sposare. So che ho sempre pensato ci fosse un libero arbitrio, ma non so tuttora dire se ognuno di noi scelga liberamente il proprio destino, o se sia piuttosto il destino che decida di frullarci e di fare di noi quello che gli pare. Come quando scopri che il tuo volo è andato bene, mentre poche ore prima la stessa tratta è stata investita da una forte turbolenza: forse anche questo è destino, ma lo hai scelto tu senza saperlo o lo ha deciso "lui"?
Penso che il mio destino, scelto o no, sia quello di viaggiare ancora; è l'unica spiegazione che do ad un bellissimo percorso interrotto, che ho vissuto sorvolando nei luoghi più belli che i rapporti umani, coinvolgenti colleghi, dirigenti, collaboratori e ragazzi possano visitare.
Penso che il "destino" deciderà quando fermarmi, ma per ora devo liberarmi un attimo dalle scaglie del jet lag, per realizzare che ieri è stato veramente il mio ultimo giorno di scuola.
Ne porto la medaglia al collo, e dietro una medaglia ci sono sempre delle conquiste, dei doni dati, dei doni ricevuti e tanto, tantissimo allenamento.
Mi mancherà tutto questo, ma dopo ogni viaggio prometto sempre a me stessa che tornerò. E so che sarà un destino che avrò fortemente voluto io.

mercoledì 30 agosto 2023

Peru' es magico

 



Lima 2023. Partita e già tornata.
Durante i miei lunghi voli transoceanici per arrivare a Lima, guardando in cabina diversi film americani, ho notato come spesso si faccia riferimento al Perù come ad un luogo completamente diverso, soprattutto culturalmente, dagli Stati Uniti. Spesso vengono fatti riferimenti archeologici, non solo per rimarcare la sua distanza locale, ma anche temporale. E sto parlando degli USA, che stanno a 6 ore di volo, con riferimento ad Atlanta.
Per me, proveniente da Milano Malpensa, dopo 17 ore di voli effettivi e due scali tra New York e Atlanta (solo Atlanta, per fortuna, al ritorno), il viaggio e la distanza percorsa durante esso assumono un qualcosa di infinito.
Perché il planisfero trae in inganno, ma quando si è in volo tutte le sue "curve" si vedono e si sentono eccome. E già quando ero a New York, con le sue 6 ore di anticipo, il mio paese appariva già lontano.
Quando si effettua un viaggio così lungo, ci si accorge di sapersi organizzare con diversi piani di intervento. Avevo con me due cellulari e il tablet, due carte di credito e, soprattutto, in Perù mi ha accolto Daniel, che ringrazio di cuore, che mi ha aiutato con i trasporti a Lima città. Il viaggio è andato alla grande.
Dall'aeroporto, in andata e ritorno, avevo Nelson, un autista gentilissimo che mi ha risparmiato moltissimi disagi nel trasporto. Gentile e cordiale.
Ottima accoglienza anche nel mio albergo, dove le guardie hanno avuto la pazienza di aprirmi e chiudermi l'ingresso quando andavo a correre al mattino presto (o alla notte, nel caso del giorno prima del volo).
Il popolo, ma questo si è sempre saputo, è ospitale, di cuore, con ben chiaro il senso della vita e dei rapporti interpersonali. Sono persone che conoscono il rispetto, che si prendono cura del turista e sono sempre disposte a dare un aiuto nella richiesta di indicazioni pratiche.
Ho corso una gara transoceanica dopo anni, e questo per me ha significato un po' un rinascere: ritrovarmi in mezzo a migliaia (15.000) di persone, mettendo il primo piano l'esperienza turistica rispetto a quella agonistica (anche se, nel mio caso, non è mai del tutto vero). Ho corso dall'altra parte del mondo.
Una città che ci ha accolto con il proprio calore, una bellissima organizzazione ed un percorso che ti leva le briglie della gran voglia di correre. Primi 10km corribili, altra metà con pendenza, ma complessivamente una 21km meno impegnativa di altre gare internazionali.
Ed ho rivisto Miraflores, la zona dove ho soggiornato, un vero e proprio gioiello immerso nel verde e nel lusso; ho corso lungo un viale che non finiva mai, con una interminabile catena umana che ci incitava.
E ho pensato e parlato in inglese e spagnolo perché tra le esperienze più istruttive di un viaggio, c'è anche l'immersione dentro la vera e propria lingua parlata nel posto.
I paesaggi, con particolare menzione verso la Serra, la collina sulla quale erge la città, sono incantevoli e l'oceano ha sempre quel "che" che allude a maestosità e rispetto.
E se all'andata, stressata dalla sedentarietà imposta dal viaggio, abbia ipotizzato un dubbio sul viaggiare ancora fino a mete così lontane, al ritorno, arricchita dalla medaglia e dai paesaggi, mi sono levata dal capo questo dubbio. Viaggiare è vivere, e la mia vita è anche viaggiare.
Quel verde così ben curato, i Churros, i gatti che appartengono a tutto il Municipio, i surfisti, la ciclabile su tutta la costa e gli sportivi che condividevano con me questo stile di vita, sono solo alcuni degli aspetti che questa terra mi ha tatuato nel cuore.
E non ho visto un mondo, fatto di paesaggi unici e diversissimi, che rappresenta l'altra fetta di questa terra vastissima. Buono a sapersi.
Torno a Malpensa piena di emozioni. Più ricca, più felice e, chissà, forse anche più saggia.
Que lindo es el Perù.








martedì 15 agosto 2023

Südtirol schon in meinem Herzen


Un viaggio che è stato tutto un programma.

Del quale potrei scrivere molto di più rispetto a quello che farei di una esperienza transoceanica.
Non ero partita con l'intenzione di andare in montagna, questa estate, al momento in cui avevo pianificato il viaggio in Perù, con partenza il 23 agosto, del quale scrivo spesso.
Tuttavia, in una decina di giorni per me un po' particolari, ho deciso di concendermi, in questo mese di ferie (ma non dall'atletica e dagli allenamenti dei ragazzi), 5 giorni tra Vipiteno, Selva di Val gardena, Ortisei, Campo di Trens (li' con sosta per tre giorni). Un viaggio itinerante, in cui mi sono voluta trattare bene, dentro strutture veramente accoglienti e con ogni comfort possibile, a partire da quello per me più importante: il panorama.
Ho voluto conoscere Campo di Trens, dopo 3 anni in cui mi batteva nella testa questo nome...nel periodo Covid, infatti, vedevo spesso postate sui social delle foto con la sua stazione innevata e il meraviglioso trenino colorato. È bastato questo e mi son detta: "Visiterò questo Campo di Trens". E la località, veramente carina, meritava tutto. Nel primo giorno, stando più verso Vipiteno che verso Trens, ho corso sulla ciclabile a ridosso del fiume Isarco, perdendomi un po' a Vipiteno e girando un po' a caso.
Sono poi tornata in Val Gardena, correndo fin quasi in cima al passo Gardena, per poi sostare ad Ortisei, anche per comprare le lenti a contatto (in mattinata una di loro, sono due, si è tuffata per sempre nel lavandino, perché le piaceva l'albergo). Sono quindi rimasta per tre giorni a Campo di Trens, con stallo in un albergo stupendo, con tanto di piscina nella quale, facendo a volte slalom tra le persone che parevano spiaggiate come le balene, ma che però si trovavano in acqua, mi concedevo 40 minuti serali di nuoto, dopo l'allenamento mattutino e il trekking. Ho scoperto che l'unica maniera per allontanare la gente è nuotare a delfino, ma che sia un delfino bello largo, soprattutto di braccia.
In questa vacanze ho fallito due missioni: nella prima, quella di correre fino al Brennero, sulla ciclabile; mi sono arrestata a Colle Isarco, aspettando poi un'ora il treno per tornare a Campo di Trens, ammazzando il tempo facendo dei plank nel parcheggio; la seconda, lo stesso giorno, per non essere arrivata al confine austriaco, ma aver mollato negli ultimi 6km di tornanti, condizionata anche dal non trovare mezzi di ritorno per Campo di Trens.
Per il resto, sono salita nella montagna sopra il santuario di Trens, a 1800 mt, masticando dolcissimi tornanti, e ho pure dedicato qualche ora al centro di Vipiteno.


Conosco bene la Val Gardena, ma le valli attorno a Vipiteno (purtroppo ho visitato solo la val di Vizze), mi erano del tutto sconosciute. Sono posti bellissimi, che si sono aperti alla mia vista con le loro infinite novità, tutte da scoprire su vari versanti.
Ciò che è nuovo, e lo ho sempre detto, mi stuzzica molto, mi rende viva e curiosa.
Torno da questa vacanza (carica di sport) con una gran voglia di condividere la mia esperienza, di trasmettere il benessere che un viaggio del genere possa generare.
Per la verità, so che non parlerò di nulla, terrò tutto dentro, ma che importa? Chi mi conosce bene mi leggera' la gioia di questa esperienza negli occhi. E mi basterà.
Estoy lista por Lima.



lunedì 31 luglio 2023

Lima cada vez más cerca

 


Mancano 23 giorni al mio viaggio in Peru', Lima.
E mi sto preparando bene: 4 vacanze brevi con spostamenti tra alberghi e regioni, con gare annesse, anche a temperature calde.
Ho preparato il Visto, le ricevute e un piano di viaggio a Miraflores, zona dove alloggero'.
Correro' la Media Maraton de Lima, e mi sto allenando bene, essendo meno caldo al mattino.
L'ultima gara alla quale ho partecipato è stata la Corsa de Noantri, 16 luglio: bellissima e caratteristica 7km in occasione della festa a Trastevere.
In quei 4 giorni ho ritrovato la Roma che amo, con gli amici, le chiacchierate e gli scherzi con coloro a cui voglio bene. La distanza a volte avvicina e, nei momenti in cui è possibile, si dona all'altro il meglio di sé.
E non voglio più perdere la qualità nei doni che ho ricevuto, doni che ho conservato e che possiedo ancora. Non voglio più perdermi in discussioni, pensieri inutili che altro non farebbero che rovinarmi il presente che mi accompagna ogni giorno.
Voglio, anzi, vorrei, vivere sempre nell'attesa di qualcosa di bello, che ancora non conosco, ma immagino.
E tornando al mio viaggio a Lima: non faccio un viaggio transoceanico da anni, e so che rivivro' e ricalchero' molte emozioni.
Il volo, gli scali, un nuovo territorio, le Ande, il clima, il mio arrangiarmi, tutto quello che riceverò e l'emozione quando riatterrero' a Malpensa, arricchita.
E poi, il raccontarlo. Anche questo non lo facevo da tempo. Riceverò molto e sto gustando l'attesa giorno per giorno.
Finché posso, mi piace vivere, e viaggiare è la linfa vitale del mio rapportarmi al mondo.










sabato 1 luglio 2023

Per Buccino...


E scriverò di questa splendida esperienza buccinese complimentandomi innanzitutto con i bravissimi organizzatori.

Tenevo particolarmente a questa gara...avevo visto il "percorso storico" del paese e, in seguito alla bellissima esperienza di Battipaglia, era forte in me il desiderio di conoscere meglio le zone ubicate sotto la vastissima provincia di Salerno.
Dal mare alla montagna, qua c'è veramente di tutto. La gente, signorile e ospitale, mi ha subito conquistato per il proprio garbo.
Come ho scritto più volte, ho visitato questi luoghi in diverse occasioni, anche se ormai le date risalgono ad almeno 10 anni fa. Mi innamorai di Salerno, di Paestum, e anche Battipaglia, trovata cambiatissima e al top nella modernità, è sempre stato per me un punto di riferimento.
Grazie a Sergio e agli amici dell'Aurora atletica, mi sono veramente sentita come a casa, e ho avuto l'opportunità per assaporare anche il clima che si respira a Buccino.
Una 10km impegnativa, come piace a me, con scorci che davano sul bellissimo dorsale appenninico, passando e arrivando in un centro storico in festa, completamente coinvolto per l'evento. Consapevole del livello agonistico della competizione, mi sono presa, con una fatica non da poco, un 5 posto assoluto, e non posso assolutamente lamentarmi del mio impegno in gara.
In compagnia dei miei nuovi amici battipagliesi, mi sono fermata a cena e ho gustato un'ottima pizza.
Dico e scrivo spesso anche questo: correre e, per l'occasione visitare posti nuovi, in cui è ancora viva la solidarietà e il calore umano, mi fa rivivere.
Protezione civile dei comuni limitrofi impegnata per l'evento, collaborazione da parte delle altre società per la riuscita della prima edizione di questa manifestazione: tutto questo ha contribuito a rendere l'evento perfetto. Indimenticabile per me.
E stamattina, correndo a Battipaglia, mi sono resa conto di come si siano estese e sviluppate queste zone.
Gli amministratori locali ricordavano, ieri sera, sul palco, i segni emotivi che ha lasciato il terremoto e la voglia di ricostruzione che ha spinto gli abitanti a riprendere, tra le altre cose, anche questa manifestazione.
È vero. Certe tragedie rimarranno sempre nella pelle, e penso che anche per me, fresca di memoria da un evento simile, sarà così. E allora che fare? Far scorrere il tempo?
Forse impiegare le proprie risorse per ripartire da capo, ma avendo il modello di quello che c'era prima, può essere la spinta motivazionale ad andare avanti. Perché forse sarà questione di tempo, e spesso questo può essere pure lungo, a tratti infinito, ma la mente umana ha il potere incredibile di credere e di sfondare ogni ostacolo con la convinzione di farcela, unendo la forza di più anime. Qui il valore umano, il valore della persona, è molto forte.
Ieri ho visto un paese risorto da macerie. E sono rinata un pò anche io.




domenica 18 giugno 2023

Battipaglia ed emozioni


 Conservo dei ricordi bellissimi di Salerno.

Città incantata, viva e in ordine, dalla quale mancavo da almeno 10 anni.

Corsi la Salerno-Paestum e ricordo come fosse ieri quando vi soggiornai, in pieno centro storico, bellissimo.
Ricordo quanto fosse particolare assaporarne tradizioni e sapori alla sera. Città unica.
Fu veramente tutto molto bello.
E ci sono tornata oggi, anche se ho soggiornato a Battipaglia (ringrazio anche la struttura "Dal Gallo"), per correre una 10km cittadina.
Volevo, in occasione del mio stop scolastico, tornare in Campania, per rivivermela da cima a fondo, anche se come regione è bella grande...
E così ho deciso di fare questa trasferta, con sosta itinerante a Roma, per buttarmi a capofitto nelle emozioni del grande Sud.


Tutto questo mi ha fatto proprio bene.
Rivedere luoghi ancora scalpitanti nella mia memoria, riprovare le sensazioni di calore umano e amore per le tradizioni del territorio che solo certi borghi tipici sanno donarti è stato, e lo ripeto spesso, terapeutico.


Ritoccare a piedi questi territori è stato rigenerante.
Ricordo quella 42 km sotto il sole...la strada statale Battipaglia-Eboli, quel cartello urbano, che mi ha ricordato un po' la via Emilia.
Ho corso oggi una 10km ottimamente organizzata. Confesso che l'ospitalità di queste persone mi è di grosso supporto...sempre.
Sergio, l'organizzatore, mi è passato a prendere dalla struttura e mi ha consentito il deposito borse e l'uso della doccia e, non da ultimo, tutte le persone che ho conosciuto sono state veramente accoglienti con me.
Francesco, purtroppo infortunato, è stato gentilissimo e mi ha aiutato in maniera cruciale nel gestire la gara, descrivendomi bene i vari punti difficili e facendomi da supporto in bici.
Il percorso prevedeva due giri di 5km ed era misto, con diversi punti di pendenza. Il caldo, inevitabile, si è fatto sentire, ma la partenza alle 8.30 è stata un'ottima scelta da parte dello staff organizzativo.
Particolarmente sentito da parte degli abitanti è il valore delle forze dell'ordine, e mi ha fatto veramente effetto la quantità di persone che desiderava farsi una foto con noi.
Con Gaetano e Francesco ho trovato lo spirito del team, e non dimenticherò mai di dire e scrivere che la mia squadra è la migliore di tutte.
Rientro a Roma per due giorni, ospite di Nati per Correre, trasmissione di lunedì sera, e poi inizierò a pensare ad una programmazione estiva di allenamenti.
Oggi è andata bene: 42'22 per me è un inizio di un ottimo percorso, sicuramente caratterizzato da questa voglia di "fuga" che mi porto ancora nelle ossa.
Nella mia terra c'è ancora lo scheletro di quello che è successo. Le cose vanno meglio, le strade sono ripulite, ma qualcosa che spinge c'è ancora.
E quindi ringrazio anche Battipaglia, perché mi ha permesso di correre 10km pensando unicamente alla gara, a chi mi avrebbe potuto superare, alla progressione finale che sono riuscita a fare.
In ogni tappa della vita vorrei chiudere in progressione, e chissà che non mi riesca, prima o poi...ci proverò.






domenica 11 giugno 2023

Casalmonastero e ricordi...

 

Sentimenti contrastanti oggi, a Casal Monastero.

Un weekend fortemente voluto, con spostamenti di treni, sensi di colpa e incastri scolastici...che volete che vi dica...se mi metto in testa che una cosa va fatta, la faccio.
E sono partita, arrivando nel primo pomeriggio. Roma, ancora tu.

Il weekend prevedeva una gara a Matera...meta del tutto difficile da raggiungere, avendo a disposizione così poco tempo.
La gara scelta è stata poi quella di Casalmonastero, 10.100km impegnativi, con un percorso veramente divertente, tra salite, un po' di sterrato e momenti in cui lasciare andare le gambe. Ho corso bene, non secondo le mie aspettative, ma addirittura meglio, dato che mi ero scaldata pochissimo.
Temevo il caldo, ma mi sono accorta subito che il caldo romano non è il caldo umido padano, che a quanto pare mi aiuta a modo a gestire spostamenti territoriali.
Mi manca un pò di continuità nel ritmo, ma sento che sto ricominciando a divertirmi. Tutto bello...amici, piacevolissima compagnia, fino all'aver appreso da Daniela, venuta apposta a salutarmi, una triste notizia riguardante Franco, che posso tranquillamente definire la prima persona che mi ha avviato alla corsa e che mi ha fatto entrare nel mondo del podismo romano.
2007...A quel tempo vivevo e mi allenavo a Montemario e ogni mattina mi incontravo con il gruppo dei podisti che avevano sede sociale al campo di Santa Maria della Pietà. Beh, tutti conoscevano Franco.
Abbiamo fatto tantissimi allenamenti insieme, trasferte a Rieti, Castelli, Viterbo, San Benedetto del Tronto...dove non dimenticherò mai le sue lacrime di rabbia perché non vinsi la 42km sulla Sabbia. Lui, che la sera prima mi studio' la tattica per gestire una gara del genere.
Mi aveva a cuore, Franco, e io avevo a cuore lui.
Lo rividi nel 2018, nella Roma Ostia, e lo abbracciai, in un abbraccio che mi fece ritrovare i miei primi, lunghi anni di vita agonistica nella meravigliosa città di Roma.
Mi sono contenuta emotivamente, quando ho guardato negli occhi Daniela.
C'era Saverio, per fortuna.
Mi conosco, so che nei miei momenti di solitudine gestiro' e lascerò andare questa botta di dolore che mi ha spiazzato.
Certe persone, me lo ripeto spesso, ci appaiono pressoche' immortali, perché non si può immaginare l'ipotesi che vengano a mancare. Franco, anche quando si dovette fermare dalla corsa per problematiche cardiache, rimaneva sempre nell'ambiente che più amava, dispensando consigli, allenando e spesso accompagnando nei suoi percorsi chi condivideva con lui questa sana passione.
La sua vita era la corsa e, forse, ci ha lasciati nella maniera per lui meno dolorosa...Beh, era sempre comunque troppo presto, e avrei avuto, e ho tuttora, una dannata voglia di rivederlo e di abbracciarlo.
Sono convinta che nessuna persona prenderà mai il posto di un'altra, perché ogni persona è unica, soprattutto per le percezioni di vita di ognuno di noi.
Non credo a più amori della propria vita, a due mamme o a due padri. Non credo a due migliori amici, e non credo alle sostituzioni nei legami...
Le esperienze che ho vissuto con Franco nei miei primi periodi di vita romana saranno sempre e solo mie e sue.
E alla frase di Daniela: "Almeno, se siamo qui, e' perché ci ha lasciato qualcosa di buono" non so come abbia fatto a rimanere bloccata come il marmo che porto dentro, in difesa dal mostrare chissà quale parte viva di me.
La vita va avanti, scorre, forse corre pure lei, e si porta via molti pezzi, anche di noi, come una alluvione che irrompe e fagocita di prepotenza molti ricordi, mattoncini che ci costruiscono.
Ho un collage di immagini di Franco pitturate in vari momenti della mia vita, cosi' come ho la sua risata che mi fa eco nelle orecchie. La sua voce.
E posso sollevare dal mio coperchio tutti i ricordi che voglio, ma non potrò più viverne di nuovi, e anche la mia immaginazione, in questo momento, si è trovata frantumata in mille pezzi contro ad un muro.
Non lo vedevo da tempo e avrei preferito non sapere nulla, perché almeno avrei coltivato la speranza nel rivederlo. Forse la vita è proprio questo: una continua difesa contro il dolore, cercando di non sapere.



Anna Giunchi la maratoneta

Benvenuto sul blog di Anna...la maratoneta