Anna Giunchi Blog Personale


mercoledì 30 agosto 2023

Peru' es magico

 



Lima 2023. Partita e già tornata.
Durante i miei lunghi voli transoceanici per arrivare a Lima, guardando in cabina diversi film americani, ho notato come spesso si faccia riferimento al Perù come ad un luogo completamente diverso, soprattutto culturalmente, dagli Stati Uniti. Spesso vengono fatti riferimenti archeologici, non solo per rimarcare la sua distanza locale, ma anche temporale. E sto parlando degli USA, che stanno a 6 ore di volo, con riferimento ad Atlanta.
Per me, proveniente da Milano Malpensa, dopo 17 ore di voli effettivi e due scali tra New York e Atlanta (solo Atlanta, per fortuna, al ritorno), il viaggio e la distanza percorsa durante esso assumono un qualcosa di infinito.
Perché il planisfero trae in inganno, ma quando si è in volo tutte le sue "curve" si vedono e si sentono eccome. E già quando ero a New York, con le sue 6 ore di anticipo, il mio paese appariva già lontano.
Quando si effettua un viaggio così lungo, ci si accorge di sapersi organizzare con diversi piani di intervento. Avevo con me due cellulari e il tablet, due carte di credito e, soprattutto, in Perù mi ha accolto Daniel, che ringrazio di cuore, che mi ha aiutato con i trasporti a Lima città. Il viaggio è andato alla grande.
Dall'aeroporto, in andata e ritorno, avevo Nelson, un autista gentilissimo che mi ha risparmiato moltissimi disagi nel trasporto. Gentile e cordiale.
Ottima accoglienza anche nel mio albergo, dove le guardie hanno avuto la pazienza di aprirmi e chiudermi l'ingresso quando andavo a correre al mattino presto (o alla notte, nel caso del giorno prima del volo).
Il popolo, ma questo si è sempre saputo, è ospitale, di cuore, con ben chiaro il senso della vita e dei rapporti interpersonali. Sono persone che conoscono il rispetto, che si prendono cura del turista e sono sempre disposte a dare un aiuto nella richiesta di indicazioni pratiche.
Ho corso una gara transoceanica dopo anni, e questo per me ha significato un po' un rinascere: ritrovarmi in mezzo a migliaia (15.000) di persone, mettendo il primo piano l'esperienza turistica rispetto a quella agonistica (anche se, nel mio caso, non è mai del tutto vero). Ho corso dall'altra parte del mondo.
Una città che ci ha accolto con il proprio calore, una bellissima organizzazione ed un percorso che ti leva le briglie della gran voglia di correre. Primi 10km corribili, altra metà con pendenza, ma complessivamente una 21km meno impegnativa di altre gare internazionali.
Ed ho rivisto Miraflores, la zona dove ho soggiornato, un vero e proprio gioiello immerso nel verde e nel lusso; ho corso lungo un viale che non finiva mai, con una interminabile catena umana che ci incitava.
E ho pensato e parlato in inglese e spagnolo perché tra le esperienze più istruttive di un viaggio, c'è anche l'immersione dentro la vera e propria lingua parlata nel posto.
I paesaggi, con particolare menzione verso la Serra, la collina sulla quale erge la città, sono incantevoli e l'oceano ha sempre quel "che" che allude a maestosità e rispetto.
E se all'andata, stressata dalla sedentarietà imposta dal viaggio, abbia ipotizzato un dubbio sul viaggiare ancora fino a mete così lontane, al ritorno, arricchita dalla medaglia e dai paesaggi, mi sono levata dal capo questo dubbio. Viaggiare è vivere, e la mia vita è anche viaggiare.
Quel verde così ben curato, i Churros, i gatti che appartengono a tutto il Municipio, i surfisti, la ciclabile su tutta la costa e gli sportivi che condividevano con me questo stile di vita, sono solo alcuni degli aspetti che questa terra mi ha tatuato nel cuore.
E non ho visto un mondo, fatto di paesaggi unici e diversissimi, che rappresenta l'altra fetta di questa terra vastissima. Buono a sapersi.
Torno a Malpensa piena di emozioni. Più ricca, più felice e, chissà, forse anche più saggia.
Que lindo es el Perù.








martedì 15 agosto 2023

Südtirol schon in meinem Herzen


Un viaggio che è stato tutto un programma.

Del quale potrei scrivere molto di più rispetto a quello che farei di una esperienza transoceanica.
Non ero partita con l'intenzione di andare in montagna, questa estate, al momento in cui avevo pianificato il viaggio in Perù, con partenza il 23 agosto, del quale scrivo spesso.
Tuttavia, in una decina di giorni per me un po' particolari, ho deciso di concendermi, in questo mese di ferie (ma non dall'atletica e dagli allenamenti dei ragazzi), 5 giorni tra Vipiteno, Selva di Val gardena, Ortisei, Campo di Trens (li' con sosta per tre giorni). Un viaggio itinerante, in cui mi sono voluta trattare bene, dentro strutture veramente accoglienti e con ogni comfort possibile, a partire da quello per me più importante: il panorama.
Ho voluto conoscere Campo di Trens, dopo 3 anni in cui mi batteva nella testa questo nome...nel periodo Covid, infatti, vedevo spesso postate sui social delle foto con la sua stazione innevata e il meraviglioso trenino colorato. È bastato questo e mi son detta: "Visiterò questo Campo di Trens". E la località, veramente carina, meritava tutto. Nel primo giorno, stando più verso Vipiteno che verso Trens, ho corso sulla ciclabile a ridosso del fiume Isarco, perdendomi un po' a Vipiteno e girando un po' a caso.
Sono poi tornata in Val Gardena, correndo fin quasi in cima al passo Gardena, per poi sostare ad Ortisei, anche per comprare le lenti a contatto (in mattinata una di loro, sono due, si è tuffata per sempre nel lavandino, perché le piaceva l'albergo). Sono quindi rimasta per tre giorni a Campo di Trens, con stallo in un albergo stupendo, con tanto di piscina nella quale, facendo a volte slalom tra le persone che parevano spiaggiate come le balene, ma che però si trovavano in acqua, mi concedevo 40 minuti serali di nuoto, dopo l'allenamento mattutino e il trekking. Ho scoperto che l'unica maniera per allontanare la gente è nuotare a delfino, ma che sia un delfino bello largo, soprattutto di braccia.
In questa vacanze ho fallito due missioni: nella prima, quella di correre fino al Brennero, sulla ciclabile; mi sono arrestata a Colle Isarco, aspettando poi un'ora il treno per tornare a Campo di Trens, ammazzando il tempo facendo dei plank nel parcheggio; la seconda, lo stesso giorno, per non essere arrivata al confine austriaco, ma aver mollato negli ultimi 6km di tornanti, condizionata anche dal non trovare mezzi di ritorno per Campo di Trens.
Per il resto, sono salita nella montagna sopra il santuario di Trens, a 1800 mt, masticando dolcissimi tornanti, e ho pure dedicato qualche ora al centro di Vipiteno.


Conosco bene la Val Gardena, ma le valli attorno a Vipiteno (purtroppo ho visitato solo la val di Vizze), mi erano del tutto sconosciute. Sono posti bellissimi, che si sono aperti alla mia vista con le loro infinite novità, tutte da scoprire su vari versanti.
Ciò che è nuovo, e lo ho sempre detto, mi stuzzica molto, mi rende viva e curiosa.
Torno da questa vacanza (carica di sport) con una gran voglia di condividere la mia esperienza, di trasmettere il benessere che un viaggio del genere possa generare.
Per la verità, so che non parlerò di nulla, terrò tutto dentro, ma che importa? Chi mi conosce bene mi leggera' la gioia di questa esperienza negli occhi. E mi basterà.
Estoy lista por Lima.



Anna Giunchi la maratoneta

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