Anna Giunchi Blog Personale


domenica 22 dicembre 2024

Ostia, che Fatica!

15 giorni senza scrivere nel blog, saltando una gara a Ferrara per pioggia e correndo domenica scorsa a San Marino, non del tutto contenta della mia prestazione, nonostante mi fossi migliorata al 2023. Semplicemente non mi capacito di certe cose...

E la chiudo qui.


Eccomi ancora a Roma, la mia Capitale, rifugio di sogni e pensieri.
Il freddo si fa sentire anche qua...eppure spero sempre che, spostandomi più a sud, mi lasci un pò stare...


Sono riuscita a passare tre giorni in Capitale, partendo subito dopo la mia seconda infiltrazione ospedaliera di Prp, per il mio ginocchio. Devo dire che questa terapia funziona molto bene e, combinata con esercizi di potenziamento per il quadricipite, mi permette di correre come piace a me.


A parte il mio acquisto delle nuove scarpe da gara, delle Mizuno fotoniche, avrei corso la Maratombola, limitandomi alla 21km (gli altri li avrebbe corsi il mio compagno di team Saverio). Il percorso, a detta di chi aveva già partecipato, era piuttosto complesso, con 4 giri prevalentemente in pineta, ma l'atmosfera di festa mi ha fatto volare questi momenti, in cui mi sono veramente divertita.
Parto in seconda frazione, combattendo con il freddo, e complessivamente chiudiamo settimi su 42 coppie, tra miste e non.
Il risultato mi sorprende un pò, dato il mio periodo di forma un pò in calo, condizionato dal freddo, e quindi me lo prendo, con gioia e gratificazione.


Ostia mi piace molto ed è un luogo in cui gareggio molto spesso. Ha una pineta che ricorda più la zona di Comacchio rispetto a quella in cui vivo io. È veramente vastissima e rispettata nella sua Integrità.
Questa mattinata è stata veramente originale. Aspettare e farsi aspettare, poi correre...
Prima o poi si arriva. Prima o poi tutto arriva.
Basta saperlo aspettare, e forse desiderarlo anche un pò.


domenica 1 dicembre 2024

Villa Ada. Sempre tu.


Carissima Villa Ada, ce la abbiamo fatta.

Arrivata stanca da una settimana molto impegnativa, in cui mi sono limitata ad un solo allenamento di qualita', sono riuscita a presentarmi a questo appuntamento, per me veramente importante.
Importante per la causa (lavorando a scuola, la tematica mi sta molto a cuore), per la location, un parco che potrebbe raccontare molto di me e di chi era con me, per gli organizzatori, che hanno centrato in pieno i veri obiettivi dello sport sociale.
"Corri per l'autismo", terza edizione. Le ho fatte tutte e tre.


Il freddo si fa sentire anche a Roma, con una secca tramontana, e le mie gambe, stanche dalle tre mezze e dai pomeriggi troppo sedentari, non erano tanto sveglie, nè pronte al richiamo del gesto ciclico della corsa.
Così mi faccio prendere dalle posizioni e arrivo settima, nonostante abbia tolto un minuto alla prestazione del 2023, il che per me non è poco.
Sono quindi complessivamente contenta, dato che questa gara mi ha ufficialmente aperto una pagina di potenziamento, prima di ributtarmi sulle corse su strada.
Un weekend purtroppo breve, fatto di assaggi di amicizia, di chi, nelle mie toccate e fuga, trova sempre tempo per la mia presenza.
Me lo ripeto spesso; l'amicizia è questo, venirsi incontro in maniera reciproca.
E dunque andiamo avanti, recuperando i periodi più impegnativi e guardando avanti.
Obiettivi ce ne sono, e non li tradiro': non sarei io se tradissi qualche mia ambizione.



domenica 24 novembre 2024

Tra le mura estensi


Ferrara...quanto sei bella.

Conosciuta e vissuta nei mie due anni di tirocinio per l'abilitazione alla professione di psicologo, quando mi ritrovavo a percorrere quella lunghissima tangenziale, che fa spingere sull'accelletore e porta ad andare, andare, andare...quante volte varcavo l'ingresso della città e mi sentivo al sicuro, protetta dalle tue mura, entro le quali ho corso pochi mesi fa proprio il Giro delle Mura, ritrovando la tua bellezza.

E oggi, al richiamo della 21km Memorial Cardinelli, sono arrivata entusiasta, con una gran voglia di riviverti tutta di corsa, nonostante i 100km e passa che ti rendono a stretto contatto con il Veneto, e così lontana dalla Romagna.

Pontelagoscuro: quanto ne parlai con la mia tutor, quando si denunciava l'aria chimica lasciata dalla Montedison. Eppure, anche quella nube bianca di fumo che scorgevo in lontananza mi è rimasta impressa e ha contibuito alla tua unicità; non mi si staccava lo sguardo da quel colosso chimico.

Ferrara: città delle biciclette, con il suo centro storico a bomboniera, il Castello, il Palazzo dei diamanti, quel pane che sembra stelle ninja e la tua gente, così ospitale e gentile.

È stato bellissimo correre 21 km dentro ettari di verde e strade secondarie tutte per noi, in un percorso velocissimo che mi ha dato la molla per fare una progressione da quel 48' della 10km, chiudendo in 1h38.29. Che non sono i miei tempi di allora, ma che ho conquistato con una gioia in itinere, nella quale vedo che miglioro ogni settimana, limando 4 minuti dalla mezza di Ravenna di due settimane fa.

La mia volontà, che anni fa era appiattita, sta ritrovando entusiasmo ed energia, e nei weekend ritrovo voglia di fare, dedicandomi alla cosa che amo di più.

Sono in un periodo in cui raccolgo briciole del Bello, tra lavoro (ragazzi che meritano il meglio di me), allenamento al campo (fattore gruppo decisamente positivo) e allenamenti miei, conditi con viaggi.

La fortuna cos'è, se non questo?

È questo.

domenica 17 novembre 2024

Taranto è entrata nel mio cuore


Taranto è da anni nei miei pensieri, insieme alla Basilicata, dalla quale speravo almeno questa volta di passare, per poterla almeno "toccare" sulle rotaie. Nulla, niente Basilicata: ho cambiato a Bari.

Questa volta, approfittando anche della manifestazione Joint Stars, organizzata dal vertice Interforze, non mi sono lasciata scappare una occasione unica per vederla, nonostante il viaggio, che realizzerò essere veramente Lungo, fosse da concentrare in solo due giorni. C'era la mezza maratona nazionale "Taranto nel cuore".
E dunque ci sono arrivata, dopo 9 ore di treno e qualche piccolo imprevisto logistico legato al b&b, situato nella bellissima Taranto Vecchia.
Ho visto in primo impatto l'incanto del Golfo sul calare della sera, accompagnato dalla "striscia" di una luna che da giorni risplende.
In mattinata vedo la città svegliarsi con il suo luccichio di colori e un sole alto e pieno e, nonostante l'aver dimenticato la mia canotta di società e il rimedio "ingegnato" con il comprare una maglietta mimetica militare in un negozio apposito a Taranto, imposto una buona gara, e finalmente scendo ufficialmente sotto quell'1h40 che ho un pò preso come target per riprendere a fare dei tempi migliori.
Il percorso permetteva di divertirsi, nonostante il classico inglobo iniziale...eravamo veramente tantissimi.
Il tracciato, da ripetere due volte, è stato splendido: dal porto, alla sede della Marina militare, alla visione dei sottomarini e, ancora, la salita verso il castello: questa città è veramente bellissima e può vantare un golfo di grosso impatto.
Mi è piaciuta veramente molto, anche se la nostra "conoscenza" è durata veramente poco.
Il viaggio, da me impostato in treno, sarebbe stato più semplice salendo su un aereo, ma quando ho pensato a questa soluzione mi trovavo già a pochi km dalla mia meta.
Che dire riguardo alle esperienze che sto facendo? Che mi fanno vivere, gioire...che mi mettono alla prova e mi aiutano a credere in me stessa ogni volta.
Bello partire, bello tornare, bello ritrovarsi cambiati ogni volta. In meglio, sempre in meglio.



domenica 10 novembre 2024

Qualcosa sta cambiando


Qualcosa in me sta cambiando, o forse sta semplicemente tornando...Quel sano agonismo, quella "tigna" che mi caratterizzava quando, anni fa, andavo molto più forte.

E dunque oggi mi è pesato non avere il mio real time, dovendomi accontentare di un tempo con 1'18 in più. Ho rosicato su me stessa.

Ma, a parte questo, mi sono proprio divertita, e sono contenta. Contenta di non arrivare più stremata alle gare, di riprendere forza giorno dopo giorno (nonostante una settimana difficile causata da un raffreddamento), di divertirmi mentre corro e, fattore non da poco, dell'infischiarmi se partecipa chi ha più anni di me, una volta andava molto più piano e ora fa dei tempi che sognavo anche 10 anni fa...chissà, forse esiste un elisir di lunga vita che ancora non conosco...

Sono sempre ottimista sul futuro e guardo il bicchiere mezzo pieno: ho avuto un grosso calo fisico dovuto a problemi di tiroide ora risolti, e chissà che cambiando gli allenamenti non torni anch'io a livelli accettabili, ma voglio farlo con onestà.

Questa manifestazione di oggi, la mezza Maratona di Ravenna, mi è proprio piaciuta...oltre 16000 persone dentro ad una macchina organizzativa del tutto eccellente (l'organizzatore Righini è veramente bravissimo), percorso vario e piacevole, per nulla monotono.

Partita intruppata e parecchio in retrovia, recupero il passo senza dovermi lamentare del risultato raggiunto, anche se so che posso ancora limare qualche minuto.

Il meteo di questa settimana è stato difficile, ma forse serve proprio a temprarmi per tornare "calda" tra una settimana, in cui ho scelto Taranto, 21 km.

Amo correre e viaggiare; i miei due vizi che ritengo siano i miei pregi. Guardo sempre avanti...Pechino?

domenica 3 novembre 2024

Life is what happen to you...

 



Due gare in tre giorni, e quanti lo abbiamo fatto...noi, dipendenti dall'adrenalina della corsa.

Arrivata a Roma giovedì sera, mi ritrovo venerdì mattina a correre una Corsa dei Santi che mi ha portato un 42'56, risultato più che soddisfacente per me, avendolo paragonato a quello del 2022, che portava 2 minuti in più sul groppone.
Ho corso stando bene, arrivando al traguardo con quella sana fatica da nodo in gola, che ho sempre amato provare.
In mezzo a tre giorni bellissimi fatti di amicizie, festa delle Forze Armate, corse nel centro di Roma scoprendo itinerari mai visti, mi riapproprio di quei dejavu di sensazioni che, chissà, a tratti ipotizzo rese latenti da un pezzo. Non è vero.
Sono pronta a rivivere tutto con la mia gioia di vivere, a volte pure eccessiva, anche non a ondate cicliche.
Penso che la gioia, in fondo, sia come una palla luminosa (a me piacciono gli oggetti sferici) che, balzando un pò ad impulsi, decide di impiantarsi per un pò nel corpo di chi è propenso ad accettarla, e lo illumina.
Come tutti, forse a causa anche di una sensibilità piuttosto personale, ho vissuto momenti difficili e di sconforto, ma spesso richiamo alla mente il fatto che essi servano ad apprezzare di più i momenti di gioia.
Lo sport per me ha una grossa valenza motivazionale e, ora che mi sta dando soddisfazioni, non nego che contribuisce a darmi una forza vitale in più.




Il mio ragionar sistemico mi fa pensare che, laddove i contesti che circondano l'individuo funzionano, egli finirà per trovarsi in un periodo di comfort.
E quindi, spinta da questa luce interiore, vinco il Trail del Celio, manifestazione organizzata con impegno, cuore e passione, alla quale abbiamo partecipato in sei membri della mia squadra. Abbiamo corso tra villa Celimontana e zone limitrofe per circa 6 km, attraversando orti silenziosi, prati racchiusi tra mura antiche, attivando la nostra vigilanza nei cambi di sentiero o nei punti sassosi.
Una gara unica, bellissima. Domenica 3 novembre.
E, nel mio egocentrismo, mi sono gonfiata di orgoglio a salire sul podio, perché, come tutte le persone rimaste in sosta in uno step di entusiasmo infantile, apprezzo l'aver calcato un palco e aver ricevuto applausi.
Una gara vinta porta con sè tanti fattori, tra i quali un allenamento fatto di sacrifici, la fiducia verso un allenatore (me medesima in questo caso), una squadra che ti supporta, un percorso adatto alle proprie caratteristiche, nonché la fortuna, che ti cerca se le va. Oggi la ruota ha permesso un intreccio di questi fili che armoniosamente mi hanno avvolto.




Nel mio feedback finale, rientro a casa con la pittura di 3 giorni bellissimi schizzati via, tra gli amici che ormai hanno preso una parte di me riservata in esclusiva come dono. Torno con quello che ho raccolto e immagino i frutti che mi aspetteranno al mio rientro.
Grazie ancora a chi mi cammina accanto, e a volte mi dà la cadenza del passo quando lo perdo un pò

domenica 20 ottobre 2024

Regina nella Reggia

 




Dopo tre settimane di ottima forma, un leggero calo, nella 10km di Caserta, per l'occasione campionato Italiano master Fidal.
Per me questo evento è e sarà sempre, in primo luogo, la corsa dei Bersaglieri, organizzata dall'Esercito Garibaldi, gruppo sportivo affine al nostro.
Non sono andata bene, sono peggiorata dal 2023.
Potrei dare la colpa ad un viaggio piuttosto imprevedibile, fatto di treni annullati per guasti, fatto di due ore di camminata per Roma il giorno prima, fatto di una notte orribile a causa di una zanzara rumorosa, che mi ha costretto a chiudermi a dormire nel bagno dell'appartamento (bellissimo) in cui ho soggiornato a Caserta. Ho dormito per terra, tra un box doccia e un lavandino.
Bellissimo ritrovare gli amici e splendido rivedere Caserta, per quella occasione un pò troppo piena di gente. Non era la mia gara obiettivo del 2024, in quanto so che il livello di oggi nei master e' decisamente alto ed agguerrito...tutt'ora mi chiedo come sia possibile che con l'età si stiano abbassando così le prestazioni...
Io so solo che mi alleno, seguo un certo stile di vita, miglioro un pò quando tutti i fattori dentro me si intrecciano positivamente, e soprattutto mi accorgo dei tempi di recupero necessari per smaltire una gara.
Cerco di seguire un modello di sport in linea con i miei principi, e oggi, in effetti, non ero partita con la solita carica agonistica proprio perche' consapevole che, se anche avessi fatto un ottimo tempo, non avrei mai potuto puntare alle prime 10 posizioni. Arrivo infatti 14esima, combattendo con una calca mai vista alla partenza, e con un primo km a ritmo turistico.
Caserta, comunque, è stata all'altezza del grande evento; una città che ormai mi è familiare ma che sento di non conoscere abbastanza, che mi piace per la sua arte antica e le sue strade vulcaniche (penso che i lastroni in centro siano vesuviani).
Mi piace la gente, discreta e gentile, e mi piace il saluto che la reggia borbonica ci sbraccia quando si scende dal treno.
Poi c'è la mia squadra, che occupa sempre il primo posto dei gradimento: amici con i quali condivido lo spirito che accumuna l'impegno nella prestazione sportiva.
Persone leali, cordiali, amichevoli.
La mia divisa è la mia identità. Sono orgogliosa di indossarla.

domenica 13 ottobre 2024

Ritorno in Tuscia


Sono tornata a correre in Tuscia, dopo una settimana decisamente piena di impegni scolastici, tra mattina e pomeriggio.

Arrivata a Roma in mattinata, mi sottopongo alla visita medica annuale. Colleziono 3.9 di Rer e un recupero cardiaco che mi ha fatto capire che il mio cuore, pur lavorando molto e pur essendo emotivo, sta decisamente bene.
Domenica mattina partiamo dalla caserma in direzione Viterbo, per correre una gara organizzata dagli allievi della scuola sottoufficiali: la straViterbo, 10km mozzafiato.



Evento bellissimo, in una città ricca di storia che non frequentavo da molto tempo, ma dove corsi molto spesso. Dalla Cecchignola abbiamo attraversato tipici borghi medievali, per poi approdare nel parco, allestito apposta per questo evento. Inutile dire che le gare in cui le forze militari sono così attive e sentite sono quelle che preferisco in assoluto.
Evento pieno di partecipanti, soprattutto giovani, in un percorso decisamente impegnativo, con altimetrie di rilievo, la cui difficoltà mi era già stata avvertita dai miei compagni di squadra.
Non mi scaldo a dovere, ma non posso certo lamentarmi della mia gara, e vado a premio come terza nella mia categoria, ma sono sesta assoluta, con un livello competitivo molto alto.
Sto bene in questo periodo e muscolarmente sento sempre più forza: basta mangiare bene e stare a posto con il pensiero.
E il mio pensiero è attualmente sereno, perché sono in accordo con me stessa, e dunque con gli altri.
La giornata di oggi è indubbiamente stata stancante, ma ricca di emozioni, quelle che mi daranno l'On per partire con i miei lunedì da tour de Force.
Il gruppo mi fa stare bene; imparo sempre trascorsi di vita nuovi, ascolto e ricordo.
La mia memoria, spesso, mi porta alla luce attimi, pensieri, vibrazioni, colori...mi batte nella finestra e mi invita a rivivere ogni volta.
E ogni volta ricomincio da capo.




domenica 6 ottobre 2024

Velocizzazione in Cecchignola


Un piccolo cambiamento che funziona...quello di prendermi un periodo con lavori di ripresa di brillantezza, introducendo due gare sui 5000.

La prima, Race for the cure, è andata più che bene. Mal gestita la gara della settimana dopo: 5000 su pista, con partenza troppo veloce e chiusura in 21'49. Ero a Misano, e ho sofferto un pò il caldo, ma la pista è l'unico test valido ed attendibile.


L'obiettivo era migliorare la Cecchignola di corsa, in programma oggi, e devo dire che, nonostante le gambe non proprio brillanti, il 44'32 mi ha più che soddisfatto, in un percorso tecnico, stupendo e, cosa non da poco, omologato. Prima di categoria, anche se sono partita troppo forte, a ritmo 5000. Il tracciato, in mezzo alle caserme, è unico e incredibile.
Manifestazione che si migliora di anno in anno, con partenza da via dei Bersaglieri, nello spettacolare campo di addestramento: un'area vastissima in cui non sono mancati stand di intrattenimento.
Hanno risposto al richiamo diversi gruppi militari, che hanno dato prova della loro compattezza e del loro affiatamento verso il completamento della prova fisica.
Vedere come il valore del gruppo venga sentito è sempre una lezione, in un mondo che spesso vira nella polemica e nella disgregazione.


Occasione, per me, per tornare a Roma, risentirne il clima gradevole e ripercorrere tanti tracciati di vita.
Sono una amante dei viaggi e mi sposto con molta frequenza, ma laddove mi sposto provo anche gioia nel ritrovare le persone che hanno condiviso con me dei percorsi, che non voglio deviare.
Le persone che hanno in comune con me una maglia di cui sono fiera sono sempre una forza in più.
A parte l'intoppo legato alla mia visita medica, condizionata dallo sciopero dei mezzi, sono stati tre giorni perfetti.
Riparto con la solita carica, con un bagaglio di tante nuove esperienze di vita. Grazie, grazie, grazie...ci vediamo sabato mattina. 



domenica 22 settembre 2024

Tra le valli, le pinete e Bologna...

 


Tre settimane di riassestamento sul mio territorio, con ripresa lavorativa, protezione civile e, ovviamente, allenamenti.
In previsione di un ottobre ricco di gare, non me ne sono lasciata sfuggire due sul mio territorio.
La prima ha avuto lo scopo di farmi rimettere su un pò di km, precisamente 21, interamente su sterrato, tra pineta e corsi d'acqua. Una gara, la Ravenna park race, che ricordavo molto bella, ma che mi ha completamente affascinato quest'anno, in cui, probabilmente, sto rimettendo su un pò di forza fisica (Livigno dà ancora i suoi benefici).
Un percorso splendido, tra le pinete tra Casal Borsetti, Marina di Ravenna, Marina Romea, zone uniche che caratterizzano i posti in cui vivo.


Percorso sicuramente impegnativo, ma talmente vario e pittorico che mi ha fatto volare il tempo della corsa.
Amo il mio territorio, e per questo ho deciso di non fare trasferte fino ad ottobre.
E oggi, 21 settembre, ho corso un appuntamento al quale ho sempre tenuto molto, quest'anno particolarmente: La Race For the Cure. È una manifestazione che ha per prioritari altri elementi rispetto alla competizione, ma alla quale ogni anno arrivo alla mia migliore condizione, un pò per come "sento" l'evento, un pò perché la montagna estiva inizia a dare i suoi benefici, un pò perché ancora non mi sto distruggendo di lavoro.
Fatto sta che per la prima volta sono salita sul podio assoluto, con il tempo di 20'32, migliorato di 13 secondi rispetto all'anno scorso.
È stata per me una grande soddisfazione personale, soprattutto in virtù del fatto che sto riprendendo tono muscolare, condizione necessaria per fare sport.
È un periodo in cui sto bene, e lo sento da come vivo gli eventi del quotidiano.
Ancora non sono partita con il lavoro a pieno, ma non aspetto, sto bene anche così, tra le lezioni al campo e il tempo dedicato alla protezione civile.
Un'altra alluvione ci ha coinvolto. Ne avremmo fatto a meno.
Già non ci pensiamo più. Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti.

domenica 8 settembre 2024

Tra la Bravetta e i Sogni



Corri Bravetta, una gara che mi piace tantissimo.

Ne ho corso una versione Green, interamente dentro al parco di Villa Pamphili, e due, compresa quella di oggi, su "percorso tradizionale". Una gara impegnativa, allenante, con continui saliscendi e la maggior parte corsa dentro il parco di Villa Pamphili, in una giornata decisamente calda. Un altro parco verso cui nutro ricordi, dato che abitai anche in quella zona: Gregorio VII.
Roma è veramente bellissima e in qualunque parte della città si corra ci si trova immersi nelle meraviglie: tante meraviglie che caratterizzano le zone sud, nord, sud est, nord est, sud ovest, nord ovest (ce ne sono altre?).
Mancherò dalla Capitale per un lunghissimo mese, ma preparerò, nell'attesa, il mio rientro.
Sto facendo un piano per tornare in forma e mettere su un pò di forza. Chissà se riuscirò in questa mia ferrea volontà.
Per il resto, ho trascorso un bellissimo weekend lungo, pensando e studiando molto. Eppure...
Quante volte, in seguito agli "schiaffoni" che ho avuto dalla vita, mi sono chiesta: "Ma cosa ho studiato a fare?". Vedevo anni di studio buttati al vento, non solo non valorizzati nel lavoro che facevo, ma che spesso venivano screditati.
Ho iniziato a lavorare a 14 anni, centri estivi, ho continuato a farlo mentre studiavo e tuttora trovo piacere nell'apprendere lingue, nel suonare strumenti, nell'imparare altre culture viaggiando. E spesso mi sento fuori luogo, nell'appurare del non poter condividere con altri ciò che mi appassiona; questo perché li annoierei: la gente ha bisogno di essere ascolata, che non di dibattere, ad esempio, sui kanji o sul Perù.
E tutto il sapere che ho provato a trasmettere spesso non è stato capito, perché ciò che gli allievi ricordano di me è la parte scherzosa, non quella professionale. Per non parlare poi del pugno di mosche di ingratitudine che stringo ora tra le mani, e mi riferisco al mio lavoro di tecnico di atletica. Non parlo della scuola, che sa quanto valga il Sapere...
È vero, spesso mi chiedo cosa abbia studiato a fare. Non mi chiedo mai perché, in certi pomeriggi, preferisca leggere e apprendere che non ritrovarmi con amici per una serata "leggera e spensierata".
Non mi chiedo perché, mentre pratico sport, penso alle declinazioni in russo piuttosto che al mio ritmo al km.
Forse studiare è come una droga, che ti porta a dipendenza, ad un accumulo che non finirà mai, perché ci sarà sempre qualcosa da imparare. Ecco, tutto questo mi rende ogni volta più ricca: forse lo sto facendo solo per me, per appagare una mia non completezza.
E da oggi non mi voglio più chiedere cosa abbia studiato a fare, perché studiare è parte di me, mi si prende con questa zavorra in testa.
Certo, mi piacerebbe "attaccare" questa passione, come se fosse un virus buono; mi piacerebbe attaccarla a chi mi legge.
Imparate a guardare, a prendere, ad apprendere, a fare di ciò che è osservato qualcosa di vostro: vi ritroverete inspiegabilmente migliori, forse più felici. Saprete rispondere da soli a molti Perché.
E se gli altri non capiranno la vostra fantasia, che importa? Continuate a volare, non vi prenderanno mai.



domenica 1 settembre 2024

Ostia!!

Un viaggio ricco di emozioni, questo appena trascorso. Tre giorni. Vivi.

Ed è bello come, pur compiendo un itinerario ormai ben noto e abitudinario, con andata e ritorno Forlì-Roma, possa ogni volta pitturare le mie emozioni con colori differenti. Niente è mai uguale a sè stesso, quando lo si rivive.

Ho dei ricordi, spalmati in questa città, troppo forti per poterli sotterrare. Cosa vuol dire rivivere anni di studio (6 in totale, tra lauree e master), tra le scalinate del Foro Italico, dove ho "costruito" la parte più evidente della mia professione? Cosa vuol dire riflettere lo sguardo nella pavimentazione di quell'area, tornare allo stadio dei Marmi dove mi sono allenata, ho seguito lezioni e ho pure lavorato per anni? Rivedere il parcheggio del Coni, dove lasciavo la moto alle 5 e iniziavo le ripetute, prima delle lezioni...che effetto può avere su di me? E ancora, il centrale del Tennis, dove, tanto per cambiare, ho lavorato, l'area dell'antico Pallacorda, dove facevo preparazione atletica per tanti, giovani tennisti. Cosa hanno lasciato in me questi dejavu?

E sedersi in Tribuna Montemario, quel quartiere dove ho abitato per anni...che flash potrebbe esercitare dentro la mia mente?
E poi c'è il presente in continuità con il passato: Appia Nuova, Appia Antica, Caffarella...allenamenti, passeggiate, palestre all'aperto, mattinate in corsa con aria frizzante su tutto il corpo, e la sensazione di avere quel parco tutto per me.
Perché Roma da me è stata vissuta un po' in tutto, prendendo le aree della Colombo, quell'Eur che tanto mi attraeva, dove pure ho lavorato (ma dai...), addentrandomi in circoli inimmaginabili: piccoli scrigni.

Ho stampato nei miei occhi i riflessi della sera, quando aspettavo l'autobus piuttosto che prendere la moto, per potermi ammirare la mia università illuminata.
E sulla corsa potrei scrivere tanto...lunghi sulla ciclabile, spesso con tratti in compagnia delle pecore, i Parioli, le ville, per poi citare la Cecchignola, nome che indosso ancora, con pieno orgoglio.
Una città, non mi stancherò mai di ripeterlo, che mi ha salvato più volte. Una città alla quale sarò sempre riconoscente, perché "salvarti" ha un significato che affonda nell'animo, e merita sempre memoria.
Ormai sono 10 anni che la frequento con continuità. Spesso mi chiama, a volte irrompo io di prepotenza tra le sue mura, e forse la disturbo un pò.
È dove ho i miei migliori amici, quelli che erano "la mia famiglia vicina": quegli affetti che non voglio lasciarmi scappare.
E oggi c'è stata Ostia. Carica di ricordi, anche questi di valore.
Si sono aperti quando sono arrivata alla Pineta di Castelfusano, grandissima. Ho pensato tanto, e a mente fredda ho riflettuto. Sì, ho tanti ricordi emotivi legati ad Ostia, ma non certo perché in quella provincia ho corso diverse gare.
A volte i ricordi emergono come vapori, ma per farli emergere occorre esercitare calore sulla superficie, e dunque bisogna recarsi nel luogo. E allora ecco che arrivano, e ti passano dentro la mente.
Ho corso 10km in una giornata dal prevedibile caldo (non possiamo lamentarci di una cosa che "ci andiamo a cercare") e ho scoperto un percorso bellissimo, dentro una natura che desiderava ardentemente farsi scoprire.
Ho ritrovato amici (nonostante, tra pettorali e scarpe, abbia creato solo del danno), ho corso ascoltando il mio respiro, e sono arrivata con quella gioia e quella sensazione di appagamento che solo una prova di fatica può donare.
Sono contenta di aver vissuto tutto questo.
Sono contenta per quando a volte mi impunto per qualcosa che voglio. È questa la chiave che mi fa aprire molte porte: quella chiave che vorrebbe aprire, e mai chiudere. Terrò sempre la porta aperta, per ciò che ne varrà la pena.



lunedì 26 agosto 2024

Livigno sempre nel cuore


Momenti di oblìo...come chiamarli?
Penso di essere una persona istintivamente portata a ricordare le cose belle. È incredibile come, in me, siano le emozioni a dare un colore ai ricordi che, altrimenti, vengono chiusi in un cassetto e rimossi. Ricordo ciò che mi suscita emozioni e mi attiva.
Reduce da 12 giorni meravigliosi a Livigno, riadattarsi all'ambiente del ritorno, questa volta, non è stato per nulla facile. Consapevole di avere sempre e comunque i miei veri affetti vicini, sarei rimasta una settimana ancora nel posto in cui, per come sono io, si rispecchia di più il mio stile di vita.
12 giorni basati su allenamento e, ogni pomeriggio, un trekking diverso, senza trascurare anche le uscite con gli amici.
Una giornata intera all'aria aperta, che iniziava con la vallata ancora buia, e si concludeva con il ritorno dell'oscurità, questa volta serale. Ho visitato posti incantevoli, alcuni li ho ripercorsi, riaccendendo in me anni di vita in quella vallata stupenda. Amo tutta la montagna, ma Livigno è il posto che più mi rispecchia: è vicinissimo al tetto del cielo.
Sono andata via a fatica e forse il mio corpo ha somatizzato il tutto, dandomi nausea per due giorni, perenne malinconia e sensazione di stanchezza, combattuta con la mia, chiamiamola così, energia mentale positiva.
Mi manca tutto di quel posto, e mi ripeto sempre che il mio sangue alpino fatica a circolare a livello del mare.
Prospetto già un 2025 fatto di una permanenza più lunga, con un warm up a luglio, chissà, in Val d'Aosta, sul Brennero o in Val Pusteria.
Tempo al tempo, ma ponendomi obiettivi mi illumino la retina.
Sono tornata a casa.
Ricordo due anni fa, quando corsi la bellissima 14km organizzata dagli Alpini di Ozzano nell'Emilia, dove il mio cuore malinconico trovò un pò di valori condivisi.
Quest'anno, nonostante la sensibilità all'evento, non ci sono potuta essere.
Mi stupì il fatto che non ricordassi nulla, ma proprio nulla di quel percorso, rimosso a causa di pensieri cupi che avevano causato il già citato oblìo nei miei ricordi.
 Un piccolo sforzo, e le finestrelle del "bello" che è dentro di noi possono aprirsi, e farci sorridere più a lungo.
Ecco...vorrei ricordare più a lungo, riscattando la luce anche da ciò che cerca di sottrarmela.
Il mio cassetto, che stento ad aprire, dentro ha unicamente luce.



 

domenica 28 luglio 2024

Cilento da aMare...


Sono una persona a cui piace incantarsi, che cerca sempre quel qualcosa che possa portare allo stupore, alla meraviglia.

Per questo viaggio spesso, per questo amo esplorare la storia dei luoghi in cui mi reco. Per questo amo studiare le lingue, amo fare trekking, amo recarmi in posti dove il contatto è esclusivamente tra la natura e me.
Il caldo in questo periodo fa preferire spostamenti in luoghi freschi e ventilati, ma io sono andata prima a Roma (calda ma sempre eterna), poi ad Agropoli e Castellabate, perché forte era il mio desiderio di reimmergermi in terre che amo, che mi accolgono con cuore.
Ho una particolare empatia con la gente signorile e ospitale e mi reputo un pò "all'antica" su certi aspetti legati ai rapporti umani. Per questo torno spesso in Campania...mi piace la gente. È colta, poetica, cordiale, comunicativa.
E così sono arrivata ad Agropoli, mossa dalla voglia di correre la Marcialonga di Castellabate, quasi 7 km di salita fino al borgo; una gara semplicemente spettacolare per il panorama, in cui conta prima di tutto "la testa" per riuscire a terminarla con passo costante, dato il forte caldo.


E, nonostante gli allenamenti in Vipiteno, ancora non sono al mio top...ho ceduto negli ultimi km, perdendo una posizione, arrivando quarta. Confesso che su questa gara, avendo la carica e la consapevolezza di potermi sfogare in salita, riponevo abbastanza fiducia. Buon risultato lo stesso, per me.
La mia testa era immersa nel paesaggio che cresceva passo dopo passo, nella vista di quel mare così profondo e limpido, nelle tracce di arte antica da raccogliere ad ogni terrazza visiva.




Soggiornavo in un albergo nel punto più alto della città, e la visione del porto mi illuminava al mattino e alla sera, con le sue luci di richiamo.
Ho conosciuto persone magnifiche e Luigi mi ha veramente fatto da Cicerone. Ho rivisto Giovanni e mi si è riaperta la viva accoglienza del cuore di Buccino, nascosto tra le montagne ma sempre con me; ho conosciuto Gerardo, con cui ho ripassato i miei bellissimi anni alla Lazio.
Mi è dispiaciuto che Gaetano, pur presentissimo con me per questa esperienza nella sua terra, non sia potuto esserci fisicamente. Ma era come se ci fosse stato.
Ho vissuto con la gioia della scoperta continua, e devo ammettere che non avevo questo entusiasmo da tempo, vuoi per la fretta degli incastri al lavoro, vuoi per alcuni periodi difficili che ogni tanto riscattano in me...E vuoi perché, grosso mio difetto, a volte mi interrogo troppo spesso, mentre dovrei pensare meno e godermi la vita a pieni polmoni. E come va va...
Ho un rapporto troppo bello con me stessa per rovinarlo caricandomi sulle spalle ciò che non dipende da me, e la vita spesso prende colore se siamo noi a cercare la profondità di un azzurro del mare o un velato celeste del cielo.
Io amo vivere a colori, ma in questa esperienza così bella, così inattesa, sono grata a chi mi ha bersagliato proprio di quei colori che andavo cercando.
Bellissimi.
Devo tornare. Mantengo sempre fede alle promesse. Prometto che tornerò.







Anna Giunchi la maratoneta

Benvenuto sul blog di Anna...la maratoneta