Anna Giunchi Blog Personale


venerdì 22 gennaio 2021

Day by day

Andiamo avanti giorno per giorno, consolidando le nostre abitudini, trovando il "nuovo" in ciò che già facevamo. La pandemia ci sta cambiando, ci ha cambiato, e forse torneremo alla normalità, ma non più come la avevamo in memoria. Ma torneremo alla normalità? Quale sarà il nostro concetto di normalità, da adesso in poi?

Quale è la convenzione che ci idealizza una non continuità tra un anno e un altro?

Ci piacerebbe che, da un momento deciso convenzionalmente, il 2021 voltasse le spalle al 2020, invertendone la rotta; eppure tutte le preoccupazioni, tutti i fantasmi lasciati dall'imminente passato abitano ancora in mezzo a noi. Interrompere, chiudere, è sempre così difficile...dobbiamo ammettere di esser stati plasmati da qualcosa più grande di noi. Ne siamo consapevoli?

Io sto continuando un percorso lavorativo che mi sta riempiendo di soddisfazioni: da una ventina di giovani allievi nella mia scuola di atletica leggera mi ritrovo a festeggiarne oltre settanta. Organizzo corsi per adulti, svolgo lezioni private e a scuola, per fortuna, faccio didattica in presenza. Certo, la mia concezione del contatto umano è del tutto cambiata, ma non ho perso affetto e stima per chi amo. Ho più tempo per allenarmi e posso scegliere come gestire la vita che...ho scelto.

Il 2021 ha lasciato alle spalle persone alle quali credevo, rapporti per i quali ho lottato. Ho deciso di non chiederne più un "perchè", ma bensì di accettare le decisioni altrui con serafica saggezza. Spesso ho creduto a qualcosa rivelatosi poi dannoso, sbagliato: voglio trovare una utilità e un buon fine in tutto quello che ho perso.

E mi piacerebbe risvegliare ricordi e parti di me in chi non mi ha voluto capire. Mi piacerebbe cambiare la testa di chi, permeato da un'ondata di cattiveria di massa, non ha mai creduto in me. Chissà perchè...ho sempre pensato che il pentimento fosse sempre la miglior punizione per chi mi ha fatto del male, ma l'umiltà nel chiedere scusa spesso si appella ad una mera formalità.

Chissà perchè continuo a dare importanza a persone per le quali ero nulla. In questo devo cambiare io, non loro.



Anna Giunchi la maratoneta

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