Anna Giunchi Blog Personale


domenica 17 novembre 2019

Tempo di Ritorno. Mezzolara di Budrio

Mi piace riportare gli stati d'animo che mi scorrono dentro le vene, quegli stati d'animo che butto fuori di getto, senza alcuna licenza poetica se non un lento e costante accarezzare i miei sentimenti, spesso folli e incostanti.
E' da una settimana che sono tornata a stare bene. E questo nonostante uno stato febbrile che perdura da 4 giorni, problemi al lavoro, nostalgia di casa e quant'altro possa rafforzare ulteriormente il mio Ego malinconico. Ebbene, nonostante tutto questo sto meglio: ho sempre meno dolori articolari, conditi da una maggior voglia di correre e, perchè no, da solidi e costanti progetti a lungo termine.
E chissà se domani starò ancora così bene...
Io so che oggi, domenica 17 novembre, sono stata come avrei voluto da tempo. Sono stata bene: eppure fino alla sera prima avevo pianificato una domenica a letto, in preda a pensieri e fastidiosi postumi influenzali...
Ma nella notte decido di gareggiare a Mezzolara, 14 km tra fango, freddo e pioggia: il mio Presidente trova un posto per me, e Daniele, gentilissimo, si mostra disponibile come sempre a caricarmi in macchina a Mezzano (in compagnia si va meglio).
Piove. E mi ritrovo a spingere, seppur chiudendo in 1'03.35...ma chiudo in progressione, faccio girare le gambe, oso. Sterrato e asfalto.
Non vi è nulla di quella che ero...o forse quella che sono adesso è il frutto di quello che sono stata, ma sono convinta che la gara di oggi sia stata una vittoria: una vittoria per le analisi andate bene, seppur debba proseguire una cura che forse mi accompagnerà per altri anni...Una vittoria su quella persona che, fino a 10 giorni fa, combatteva per alzarsi dal letto.
E invece, stamattina, ero a Mezzolara, Budrio di Bologna, a sfidare le intemperie, insieme ai miei compagni di società. Io, che inizio a metter quiete alla tempesta interiore, per sconfiggere quella che è fuori.
 Stamattina mi sono piaciuta: posso ripetermelo?


sabato 9 novembre 2019

Momentanea tregua


Non voglio illudermi, ma permettetemi di sognare un pò...
Mi sto allenando in maniera combinata tra corsa e bici: gareggio poco, come vi sarete accorti, studio tanto e ho deciso di ritagliare uno spazio importante alla mia vita privata: il lavoro occupa molto spazio, ma non è tutto nella vita, anzi... 
Pertanto dedico tempo e attenzione agli altri e al loro ascolto, ma presto me stessa anche ai miei hobbies e ai miei obiettivi, che ancora coltivo. Non lascio andare chi ha bisogno di me.
Questo week end di sole sulla riviera mi ha portato una sorpresa: analisi andate bene, seppur da monitorare come sempre e con valori non folli. Un piccolo indice che qualcosa di buono si sta muovendo.
Non continuerò a fare la vita che faccio, e sono seriamente convinta di impegnarmi ad uscire da questo tunnel che, a fasi alterne, mi rapisce e mi getta nell'oblio.
Io sono una viaggiatrice: so che in quel tunnel passa il treno ad alta velocità, diretto in chissà quale stazione: mica so quale sia la mia stazione giusta: sono ancora nel vortice dell'eterno ritorno. E invece vorrei proseguire dritto, e fermarmi prima o poi.

domenica 3 novembre 2019

"La Vallazza" un anno dopo...

E' difficile...E' difficile accettare una non capacità nella programmazione degli eventi. E' difficile vivere una incognita: "Oggi sto bene...e domani?".
Venivo da tre settimane inspiegabili fatte di benessere interiore, nelle quali mi svegliavo serena, senza disagi o scompigli vari, ma la quarta settimana si è fatta sentire con tutti i suoi interessi. Soffro i cambiamenti di clima, soffro tutto ciò che mi fa uscire da una routine di equilibrio. Mi impongo di fare le cose con una forza di volontà che neppure pensavo di avere: sono in mezzo ad un conflitto tra soma e mente.
E mi accorgo di fare fatica a prendere iniziative, in quanto prendere iniziative è il mio primo input all'azione, che poi viene da sè: cerco di essere severa con me stessa e mi sprono ad agire.
Dunque non correvo da diverse settimane, e ho ripreso a farlo a Molinella: 15,5 km in una gara che ormai corro da anni, molto sentita dal mio Gs Gabbi. Gara portata a termine con premio, con ritmi di 4'40 al km che un tempo non mi appartenevano...ho cercato di correre a ritmo costante, spostando l'obiettivo km dopo km; mi accorgo che correre mi fa stare bene, mi riempie di adrenalina, ma devo trovare la forza per farlo.
Sono iniziati i cross, appuntamenti ai quali non mancavo mai...per quest'anno forse non riuscirò a correrli, ma in me è viva la speranza di tornare a marciare con il ritmo giusto.
Oggi ho passato una bella giornata con i miei compagni di team e stasera sono qui a raccontarla. Questo voglio fare: continuare a stringere forte una mia passione, senza lasciarla andare, prendendo i momenti bui come insegnamenti e, perchè no, come lezione.


Anna Giunchi la maratoneta

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