Anna Giunchi Blog Personale


sabato 19 maggio 2018

StraBologna...

Maggio sta volgendo al termine e ho già fatto le mie scelte: ultimi giorni lavorativi a concludere un ciclo piacevolissimo, che mi ha ridonato respiro e serenità. Rimarrò a lavorare a Roma anche l'anno prossimo.
Esco da questa prima fase di esperienza romana con maggior bagaglio culturale e incremento di autostima, supportata da chi mi ha permesso di essere e rimanere in luoghi che già mi sono entrati nel cuore. Persone che sono ormai parte del mio presente e che mi hanno reso ancora più remoto tutto ciò che ho lasciato alle spalle. Voglio proseguire con loro, senza voltarmi  indietro. Senza pentirmi.
Domani correrò per le strade di Bologna la Stracittadina, convinta da volti noti, per la verità, e già mi ritrovo a pensare e ad organizzare ulteriori partenze. Mi divertirò, nel centro di una città che mi continua a dare tanto.
Settimana calda per quanto riguarda il mio lavoro con il Coni, con ben due eventi all'Olimpico da full immersion, e, non tanto distanti, i week end dedicati alle gare dei ragazzi e ad una presentazione di un libro, "Corri" di Roberto di Sante, sabato pomeriggio a Fiumicino.
Mi si sta aprendo un mondo e sto godendo di ogni attimo e respiro: ci provo ancora, a catturare gli attimi. Non mi riesce. Allora imparerò.


venerdì 11 maggio 2018

Il Periodar...

Confusion in the hair

Non è un periodo facile, ma mi piace non darmi delle risposte, bensì cercarle nel mio cammino quotidiano. Sto cercando, giorno dopo giorno, di capire perchè non sia per me un periodo soddisfacente.
In apparenza ho tutto quello che ho voluto: a breve sarò dall'altra parte del mondo, sono a contatto con una realtà che mi piace e mi fa sentire giovane, ma mi ritrovo alla sera al non aver tempo per pensare e riflettere sul quanto trascorso. Come se non riuscissi a godermelo: godermi quei famosi attimi dei quali parlo e scrivo spesso.
Ma vivo, vivo ogni giorno...e cerco.
Ho corso a Villa Pamphili, domenica, alla Bravetta Race: fatico ancora molto e arrivo stanca, ma sto ritrovando la voglia di correre insieme alla gente. Ho ritrovato Franco, la mia guida nei primi anni romani: con lui allenamenti, trasferte, chiacchierate a non finire. Sono stata bene e, dopo la gara, non ho cercato nessuno per raccontarmi. Tengo tutto per me, ormai.
Mi piace iniziare i sogni con le tempeste: rotte perse da ritrovare e turbini di sentimenti e malinconie. Forse è la vita che cerco, forse è la quiete che mi manca, quella quiete così paradisiaca dopo una notte di tempesta. Chissà se in fondo è la tempesta la mia quiete più profonda...


                                                       Franco. Bentornati

Anna Giunchi la maratoneta

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