Anna Giunchi Blog Personale


sabato 28 settembre 2019

Back Here...perhaps.

23 settembre: sono tornata a Roma.
Ad una settimana di stop dal lavoro estivo, terminato il 15 settembre, ho trascorso una settimana nella quale non ho rispettato alcun programma da me prefissato.
Volevo andare in vacanza 4-5 giorni: troppo stanca e con un iter di visite di controllo da seguire.
Volevo allenarmi a dovere due volte al giorno...pomeriggi passati in totale relax, tra lo spettacolo dell'Ironman a Cervia e relax in spiaggia.
Volevo suonare, leggere, studiare, programmare l'attività che sarebbe iniziata a breve...Non ho fatto nulla e, se lo ho fatto, lo ho fatto in modalità otium.
Volevo farmi un giro a Milano e una salita a San Luca, correre la 14,4 km a Castelbolognese: ero stanca.
Purtroppo non sono stata al top in questi 10 giorni che mi sono lasciata alle spalle ma oggi incomincio a stare bene. Finalmente.
Ho corso senza troppi dolori ai tendini (ho cambiato scarpe e sto utilizzando una pomata che sa di miracoloso), ho meno dolori muscolari e al pomeriggio, quando sto con i ragazzi e bambini che alleno, tutte le mie tensioni e malinconie passano via e mi sento felice.
A volte mi chiedo che ricordo di me rimarrà in loro quando saranno più grandi.
Io però so che ogni volta che li saluto al campo permane nel mio animo una sensazione di pace e serenità. Ogni volta torno bambina...poi cresco insieme a loro, che mi insegnano tanto senza pretenderlo, senza neppure saperlo.
Ho sempre amato la loro spontaneità. Mi rendono viva.


                                              My eyes never lie

martedì 17 settembre 2019

21 km tra Casalborsetti, Porto Corsini, Marina Romea

Ormai ci ho preso gusto.
Terminati i tre mesi e mezzo di lavoro estivo, mi sono concessa un'altra gara domenicale: 21 km di trail nel parco del Delta del Po, zona Ravenna-Ferrara.
Conosco poco i lidi Nord (nonostante la mia famiglia avesse una casa a Lido di spina, posto che ricordo con molto piacere), e mi sono presa una domenica mattina in totale contatto con la natura.
In settimana, causa indolenzimento post mezza di Bologna, ho svolto un solo lavoro sui 400, piuttosto soddisfacente. Per il resto ho effettuato esercizi di tonificazione e scarico. Sto bene, anche se ho sempre paura a dirlo. Oltre alla dose doppia di Tapazole prendo melissa, melatonina, zinco, selenio e, soprattutto, sto cercando di mangiare meglio. E anche le articolazioni vanno meglio perché, ne sono convinta, il movimento puo' solo aver effetti positivi. Al mattino mi impongo di uscire e ci riesco sempre. 
Ma veniamo alla gara…il percorso aveva la partenza a Casalborsetti, paese di 800 abitanti diviso dal litorale ferrarese dal fiume Reno. Numerosi capanni da pesca hanno delineato il tracciato di 21 km tra spiaggia, pineta, vallata lagunare e sentieri in ciottolato. Impegnativo, reso ancora più complicato dai 30 gradi umidi.
Sono stata contenta del mio 1h47, 7 posto assoluto e terzo di categoria. Mi accontento, perché vedo in positivo un po' tutto: fino a poco fa non riuscivo a prendere la macchina e a recarmi in un posto: troppo stanca, troppo caldo. Adesso lo sto facendo, sto correndo distanze più lunghe e, soprattutto, le sto concludendo in progressione. Sto ritornando ad aver voglia di stare insieme a gente che condivida la mia stessa passione. E poi il parco del delta del Po è stupendo, e ci abbiamo corso. Ero felice.
Felice, dunque, di come sia iniziato questo meraviglioso mese di settembre.
Ultima settimana a Cervia, dicevo, per poi ritornare a Roma, ai miei ritmi lavorativi e al "quieto"pendolarismo.
Sono pronta, sono carica. Non lascio alle spalle niente e nessuno, perché i luoghi e le persone che vorro' mi saranno sempre accanto.


domenica 8 settembre 2019

RTU 2019. Obiettivo: finirla.

E corro ancora…
Questa estate 2019 verra' da me ricordata con molta nostalgia. Un po' per i rapporti umani stabiliti, le soddisfazioni lavorative che mi hanno dato una visione più chiara del mio futuro, i brevi ma intensi momenti di “fuga" dal lavoro, un po' per la sensazione che sia veramente volata.
Farei la vita che sto facendo per tutto l'anno, senza problemi. E questo vuol dire molto di quella che sono diventata adesso.
Unico neo: ho trascurato molto la corsa, non concedendomi neppure una gara domenicale.
Mi sono si' allenata, ma senza spingere particolarmente, constatando pure il decesso definitivo del mio povero Garmin….correvo solo a tempo.
Mi sono goduta, però, un po'di giorni a La Villa, Val Badia, allenandomi prevalentemente in salita (leggendarie le mie ripetute sul Muro del Gatto, 19% di pendenza) con mattinata e pomeriggio di lunghe escursioni.
In montagna ritrovo me stessa, e in quei posti ho aperto gli occhi a quadri di paesaggi dolomitici mai visti prima: un massaggio per la vista...


E venne Settembre.
Settembre sarà per me un mese di controlli, alcuni già fatti, poi avrò il rientro a Roma e, forse, una settimana di respiro.
Ho fatto molta fatica ad allenarmi, a causa di dolori continui ai polpacci dovuti al farmaco che sto assumendo per la tiroide il cui dosaggio, tra l'altro, mi è stato raddoppiato causa esito analisi TSH piuttosto stazionarie.
Ma domenica, oggi, avevo promesso a me stessa che avrei corso la Run Tune Up. Come avrei fatto con così pochi km sulle gambe? Non lo sapevo...mi annebbiavo la mente con previsioni circa tempi intorno alle due ore o immediati ritiri. E invece sono riuscita a terminarla appena sotto l'1h40 (1h39.56)...del tutto inaspettato, vista la condizione di partenza.
Mi son ritrovata a sentire la voglia di far girare le gambe in frequenza, di ritrovare, dentro di me, quella voglia di combattere che mi ha contraddistinto negli anni. Soffro l'instabilità momentanea che mi dà questa tiroidite, e ogni tanto metto a nudo le mie fragilità. Forse è per questo che mi sono accorta di avere tanta gente vicino, cui sono grata perchè costituisce il mio piedistallo, il mio palco, il mio podio.
Sono arrivata al traguardo con fiato da spendere, limitata da questo intorpidimento muscolare che mi accompagna da mesi. Ero felice per aver compiuto una progressione, alla faccia dei polpacci...e ho ripetuto e mi ripeto ancora, che le malattie autoimmuni non sono niente di grave. Il problema è che ti mettono le redini, guidandoti spesso verso l'oblio. Devi esser tu ad esser tanto rapida e veloce da fuggire, correndo a rotta di collo verso una meritata libertà...So di essere forte, e forse lo sono davvero.






Anna Giunchi la maratoneta

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