Anna Giunchi Blog Personale


sabato 25 gennaio 2020

Io mi sto preparando...

Sono veramente soddisfatta di quanto sto facendo in ambito "preparazione-maratona", non tanto per i tempi, quanto per la mia costanza e voglia di correre.
In questo week end ho avuto la bella notizia: i miei valori ematici sono ottimi e il TSH sta iniziando ad avere parametri del tutto normali. Il mio medico mi ha messo tranquilla fino a fine marzo e oggi, per premiare questa novella, mi sono fatta un lungo di 3h03. Venivo da 10x1000 a Villa Borghese svolti giovedì scorso, nonchè da un martedì di salite.
Sono partita da Cervia fino al capanno di birdwatching verso il sentiero di Dante, che porta a Ravenna. E' stato bellissimo passare la foce del Bevano, vedere quegli splendidi volatili, essere "scortata" dagli aironi.
Bellissimo vederli "correre" sulla laguna, sentirli cantare, ammirarli nella loro libertà e maestosità...
Eravamo solo io e loro. Io, totalmente immersa nella natura, li ascoltavo messaggiare alla Natura: erano tantissimi.
Una giornata nebbiosa, suggestiva, dove ho attraversato pineta, Lido di Savio, Lido di classe, palude, pineta...Andata e ritorno.
E, al pomeriggio, mi sono concessa altre tre ore, in bici, da Cervia fino a Gatteo, sempre andata e ritorno. Allenamento combinato come piace a me.
Ed è bello. E' bello ritornare nella "mia pista di atletica" e apprendere che, dopo 4 anni, i ragazzini chiedono ancora di me. E' bello ritrovare nella bacheca della segreteria ancora i test che feci ai ragazzi, 5 anni fa...congelati, dopo la mia partenza. E' bello sapere che qualcosa ho lasciato, ed è bello sapere che sono pronta a raccogliere nuovamente quel "lasciato", per continuarlo in futuro.



domenica 19 gennaio 2020

Sapete che...

Sapete che oggi, domenica 19 gennaio, mi è tornata la voglia di correre?
Mi trovavo a Bologna, in via Einaudi, all'interno di una bellissima area verde adibita alla prima fase dei Cds regionali di cross. Partenza ore 12.10...e ci sarebbe da scrivere sul mio arrivo...
Ero emozionata e allo stesso tempo felice come non mi sentivo da tempo: il mio Presidente, Nerio Morotti, mi ha dato la possibilità di correre per la mia squadra, nonostante il mio calo fisico evidente, nonostante io stessa abbia trascurato la mia squadra causa i miei (troppi) impegni, nonostante tanti fattori che non hanno però scalfito la stima che lui ripone in me. Avevo bisogno di questo e lui lo ha capito. Che dire? Ringraziarlo ancora, ma so che non basterà. Io so che questa domenica dovevo correre per lui, per ripagare la Sua fiducia, e per la mia squadra, che è da anni per me come una bella famiglia. Ho provato a radicarmi in differenti realtà, lo ho scritto spesso, cercando di coltivare e rafforzare rapporti umani, forse anche solo per portarmeli sempre dentro al cuore, ma non sono mai riuscita a dare abbastanza...dunque neanche a ricevere. E io, da questo Gruppo Sportivo, sto ricevendo tanto, tantissimo.
Cross lungo, 6 km, Cds assoluti...non mi sembrava vero. C'ero. 3 giri da 2km all'interno di un parco bellissimo: un percorso completo, non a caso "firmato" da Tiziano Favaron, una delle persone più preparate e competenti che io conosca. In questo cross vi era tutto: fango, salite, curve strette, discese, punti da "far andare le gambe"...e mi sono divertita tantissimo.
Quando poi io, Samanta, Paola, Celeste (eravamo in quattro) abbiamo saputo di essere arrivate terze...Beh, non vi dico la gioia.
Erano mesi che mi "trascinavo": avevo perso obiettivi anche nella corsa, correvo come un criceto: tanto per fare.
Da stamattina no: punto già a Correggio, e mentre ci penso sorrido. Come un tempo.


domenica 12 gennaio 2020

1 marzo 2020: Maratona di Bologna

Il mio blog ha quasi 14 anni....Scrivo dal 2007, a distanza di un anno dal mio avvio alla corsa agonistica. Avevo 10.3 di emoglobina dopo 6 mesi di flebo da 5,3, con conseguente stop forzato da... tutto, persino dalla guida. Lo ricordo come se fosse ieri: facevo fatica a fare due gradini consecutivi, cercavo disperatamente il termosifone e lo abbracciavo per ore, andavo a dormire senza esser del tutto sicura di risvegliarmi al mattino, non mi ricordavo di nulla e vedevo nebbia. Nebbia ovunque, filtro tra me e il presente che stavo vivendo.
E ora sono qui: 13 anni fatti di alti e bassi, problemi alternati da periodi di gioia e soddisfazioni agonistiche. Oggi come ieri nascondo con una corazza tutte le percussioni dall'esterno, forse ora sono più forte, forse adesso sono a conoscenza di maggiori vie di "salvezza". Ma sono sensibile come ieri.
E mi accorgo di aver iniziato il 2020 guardando un pò troppo al passato, e quando si guarda al passato vi possono esser solo due motivazioni intrinseche: nostalgia o timore. Io quoto la prima: mi manca tutto quello che ho vissuto, mi mancano i luoghi, mi mancano le persone, mi manca chi non mi ha mai dimenticato e mi cerca ancora. E mi piacerebbe tanto poter trasmettere "empatia" alle persone che mi circondano senza volermi, poter fare immedesimare l'uno nei dolori dell'altro, poter far comprendere di quante tipologie di lame affilate siano in possesso dell'essere umano: lame pronte a trafiggere le anime più deboli.
Non so se in questi tre anni di Roma io sia riuscita a "donare", ma quel che è certo è che ho provato a farlo.
Nostalgia è pianificare il 1 marzo la Maratona di Bologna, alla quale sono iscritta: oggi ho corso 28 km, domenica scorsa 22. Bologna incamera una mia nostalgia: non è un caso abbia deciso di correrne la prima edizione della Maratona. Pensateci bene: non è un caso.
Voglio bene anche a voi, che mi seguite e affiancate da anni. Grazie.


venerdì 3 gennaio 2020

Buon 2020 a Tutti!

Ed eccoci al 2020...è un numero così semplice da scrivere. E poi, mi sono sempre piaciute le cifre tonde. Mi piacciono i pelouches tondi e cicciotti, mi piace da matti il gatto di Pallas, un felino in via di estinzione che mi ha colpito il cuore, mi piacciono le brioches belle piene, alle quali dedico le Recensioni.
Il 2019 si è concluso per me con una consapevolezza: ho bisogno, trascorso un certo periodo frenetico e "solitario seppur in mezzo alla gente (!!)", di ritrovare me stessa, di volermi bene, di ascoltare anche ciò che ho da dirmi.
Ad ascoltare unicamente gli altri si prosciuga se' stessi...Ma io ho bisogno di trovare le energie dentro di me per poterle poi donare all'esterno.
Avrei bisogno di raccontarmi, ma mi accorgo di non farlo più da tempo: mi accorgo di introiettare tutti i miei vissuti positivi, condividendoli sono con la parte più profonda del mio Ego, in un soliloquio di immagini. E questo, in fondo, non mi riempie di gioia in senso assoluto: tutto ciò che è bello, che illumina e risplende dai propri occhi, andrebbe condiviso, che si tratti di un tramonto velato di rosa sulle Dolomiti, o della scoperta di una cascata da un sentiero impervio di montagna, o ancora che si tratti della sensazione di gioia serena nel voltare le spalle e ritrovare nello sguardo una immensa vallata che neppure pensavi aver attraversato. Mi manca chi mi ascolta, mi manca chi potrebbe capirmi, ma vado avanti e mi rendo conto di essere forte. Molto forte.
Sono stata in montagna a Capodanno, e non mi sono mai allenata tanto...tra salite, snowboard, trekking, lunghi nella ciclabile di Cortina...ho assaporato quel piacere di vivere che solo la natura sa darmi. Ho ritrovato la quiete e forse ho trovato anche una parte di me.
Ho imparato, nel tempo, a non affezionarmi troppo alle persone, o ad accettare uno scomparire/riapparire delle stesse: forse lo faccio pure io. E da qui è nato il desiderio di volermi bene, perchè dentro me stessa dovrò stare per tutta la vita, e voglio starci comoda.
Il 2020 è partito benissimo per quanto riguarda la forma fisica: ripetute come 10x100 in salita x 2, 12x1000, lunghi di 1h30 ogni 2-3 giorni, seguiti da pomeriggi in bicicletta. La vita che voglio, all'insegna dello sport all'aria aperta, mera medicina per me.
E questo anno si aprirà con la concretizzazione di scelte definitive, già decise da tempo, partendo da una inspirazione e uno stato di apnea per 5 mesi ancora...saprò gestirli al meglio, spero...
Con il tempo si diventa più sensibili e fragili, ma dalla tempesta i Giunchi escono sempre a fronde alte, perchè si piegano e non si spezzano, pur non essendo maestosi come la Quercia. Ho vissuto momenti veramente difficili e di impatto emotivo forte, con sensazioni di abbandono e non accettazione di situazioni che chi non prova non può capire. Li rivivrò ancora e mi vien male, perchè non è ignorando che si risolve.
...Forse non mi hanno mai capito, eppure non ero così male...
So solo che da tutto questo trarrò insegnamento. A non ripetersi.
Ten bota, Anna...


Anna Giunchi la maratoneta

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