Anna Giunchi Blog Personale


domenica 24 novembre 2024

Tra le mura estensi


Ferrara...quanto sei bella.

Conosciuta e vissuta nei mie due anni di tirocinio per l'abilitazione alla professione di psicologo, quando mi ritrovavo a percorrere quella lunghissima tangenziale, che fa spingere sull'accelletore e porta ad andare, andare, andare...quante volte varcavo l'ingresso della città e mi sentivo al sicuro, protetta dalle tue mura, entro le quali ho corso pochi mesi fa proprio il Giro delle Mura, ritrovando la tua bellezza.

E oggi, al richiamo della 21km Memorial Cardinelli, sono arrivata entusiasta, con una gran voglia di riviverti tutta di corsa, nonostante i 100km e passa che ti rendono a stretto contatto con il Veneto, e così lontana dalla Romagna.

Pontelagoscuro: quanto ne parlai con la mia tutor, quando si denunciava l'aria chimica lasciata dalla Montedison. Eppure, anche quella nube bianca di fumo che scorgevo in lontananza mi è rimasta impressa e ha contibuito alla tua unicità; non mi si staccava lo sguardo da quel colosso chimico.

Ferrara: città delle biciclette, con il suo centro storico a bomboniera, il Castello, il Palazzo dei diamanti, quel pane che sembra stelle ninja e la tua gente, così ospitale e gentile.

È stato bellissimo correre 21 km dentro ettari di verde e strade secondarie tutte per noi, in un percorso velocissimo che mi ha dato la molla per fare una progressione da quel 48' della 10km, chiudendo in 1h38.29. Che non sono i miei tempi di allora, ma che ho conquistato con una gioia in itinere, nella quale vedo che miglioro ogni settimana, limando 4 minuti dalla mezza di Ravenna di due settimane fa.

La mia volontà, che anni fa era appiattita, sta ritrovando entusiasmo ed energia, e nei weekend ritrovo voglia di fare, dedicandomi alla cosa che amo di più.

Sono in un periodo in cui raccolgo briciole del Bello, tra lavoro (ragazzi che meritano il meglio di me), allenamento al campo (fattore gruppo decisamente positivo) e allenamenti miei, conditi con viaggi.

La fortuna cos'è, se non questo?

È questo.

domenica 17 novembre 2024

Taranto è entrata nel mio cuore


Taranto è da anni nei miei pensieri, insieme alla Basilicata, dalla quale speravo almeno questa volta di passare, per poterla almeno "toccare" sulle rotaie. Nulla, niente Basilicata: ho cambiato a Bari.

Questa volta, approfittando anche della manifestazione Joint Stars, organizzata dal vertice Interforze, non mi sono lasciata scappare una occasione unica per vederla, nonostante il viaggio, che realizzerò essere veramente Lungo, fosse da concentrare in solo due giorni. C'era la mezza maratona nazionale "Taranto nel cuore".
E dunque ci sono arrivata, dopo 9 ore di treno e qualche piccolo imprevisto logistico legato al b&b, situato nella bellissima Taranto Vecchia.
Ho visto in primo impatto l'incanto del Golfo sul calare della sera, accompagnato dalla "striscia" di una luna che da giorni risplende.
In mattinata vedo la città svegliarsi con il suo luccichio di colori e un sole alto e pieno e, nonostante l'aver dimenticato la mia canotta di società e il rimedio "ingegnato" con il comprare una maglietta mimetica militare in un negozio apposito a Taranto, imposto una buona gara, e finalmente scendo ufficialmente sotto quell'1h40 che ho un pò preso come target per riprendere a fare dei tempi migliori.
Il percorso permetteva di divertirsi, nonostante il classico inglobo iniziale...eravamo veramente tantissimi.
Il tracciato, da ripetere due volte, è stato splendido: dal porto, alla sede della Marina militare, alla visione dei sottomarini e, ancora, la salita verso il castello: questa città è veramente bellissima e può vantare un golfo di grosso impatto.
Mi è piaciuta veramente molto, anche se la nostra "conoscenza" è durata veramente poco.
Il viaggio, da me impostato in treno, sarebbe stato più semplice salendo su un aereo, ma quando ho pensato a questa soluzione mi trovavo già a pochi km dalla mia meta.
Che dire riguardo alle esperienze che sto facendo? Che mi fanno vivere, gioire...che mi mettono alla prova e mi aiutano a credere in me stessa ogni volta.
Bello partire, bello tornare, bello ritrovarsi cambiati ogni volta. In meglio, sempre in meglio.



domenica 10 novembre 2024

Qualcosa sta cambiando


Qualcosa in me sta cambiando, o forse sta semplicemente tornando...Quel sano agonismo, quella "tigna" che mi caratterizzava quando, anni fa, andavo molto più forte.

E dunque oggi mi è pesato non avere il mio real time, dovendomi accontentare di un tempo con 1'18 in più. Ho rosicato su me stessa.

Ma, a parte questo, mi sono proprio divertita, e sono contenta. Contenta di non arrivare più stremata alle gare, di riprendere forza giorno dopo giorno (nonostante una settimana difficile causata da un raffreddamento), di divertirmi mentre corro e, fattore non da poco, dell'infischiarmi se partecipa chi ha più anni di me, una volta andava molto più piano e ora fa dei tempi che sognavo anche 10 anni fa...chissà, forse esiste un elisir di lunga vita che ancora non conosco...

Sono sempre ottimista sul futuro e guardo il bicchiere mezzo pieno: ho avuto un grosso calo fisico dovuto a problemi di tiroide ora risolti, e chissà che cambiando gli allenamenti non torni anch'io a livelli accettabili, ma voglio farlo con onestà.

Questa manifestazione di oggi, la mezza Maratona di Ravenna, mi è proprio piaciuta...oltre 16000 persone dentro ad una macchina organizzativa del tutto eccellente (l'organizzatore Righini è veramente bravissimo), percorso vario e piacevole, per nulla monotono.

Partita intruppata e parecchio in retrovia, recupero il passo senza dovermi lamentare del risultato raggiunto, anche se so che posso ancora limare qualche minuto.

Il meteo di questa settimana è stato difficile, ma forse serve proprio a temprarmi per tornare "calda" tra una settimana, in cui ho scelto Taranto, 21 km.

Amo correre e viaggiare; i miei due vizi che ritengo siano i miei pregi. Guardo sempre avanti...Pechino?

domenica 3 novembre 2024

Life is what happen to you...

 



Due gare in tre giorni, e quanti lo abbiamo fatto...noi, dipendenti dall'adrenalina della corsa.

Arrivata a Roma giovedì sera, mi ritrovo venerdì mattina a correre una Corsa dei Santi che mi ha portato un 42'56, risultato più che soddisfacente per me, avendolo paragonato a quello del 2022, che portava 2 minuti in più sul groppone.
Ho corso stando bene, arrivando al traguardo con quella sana fatica da nodo in gola, che ho sempre amato provare.
In mezzo a tre giorni bellissimi fatti di amicizie, festa delle Forze Armate, corse nel centro di Roma scoprendo itinerari mai visti, mi riapproprio di quei dejavu di sensazioni che, chissà, a tratti ipotizzo rese latenti da un pezzo. Non è vero.
Sono pronta a rivivere tutto con la mia gioia di vivere, a volte pure eccessiva, anche non a ondate cicliche.
Penso che la gioia, in fondo, sia come una palla luminosa (a me piacciono gli oggetti sferici) che, balzando un pò ad impulsi, decide di impiantarsi per un pò nel corpo di chi è propenso ad accettarla, e lo illumina.
Come tutti, forse a causa anche di una sensibilità piuttosto personale, ho vissuto momenti difficili e di sconforto, ma spesso richiamo alla mente il fatto che essi servano ad apprezzare di più i momenti di gioia.
Lo sport per me ha una grossa valenza motivazionale e, ora che mi sta dando soddisfazioni, non nego che contribuisce a darmi una forza vitale in più.




Il mio ragionar sistemico mi fa pensare che, laddove i contesti che circondano l'individuo funzionano, egli finirà per trovarsi in un periodo di comfort.
E quindi, spinta da questa luce interiore, vinco il Trail del Celio, manifestazione organizzata con impegno, cuore e passione, alla quale abbiamo partecipato in sei membri della mia squadra. Abbiamo corso tra villa Celimontana e zone limitrofe per circa 6 km, attraversando orti silenziosi, prati racchiusi tra mura antiche, attivando la nostra vigilanza nei cambi di sentiero o nei punti sassosi.
Una gara unica, bellissima. Domenica 3 novembre.
E, nel mio egocentrismo, mi sono gonfiata di orgoglio a salire sul podio, perché, come tutte le persone rimaste in sosta in uno step di entusiasmo infantile, apprezzo l'aver calcato un palco e aver ricevuto applausi.
Una gara vinta porta con sè tanti fattori, tra i quali un allenamento fatto di sacrifici, la fiducia verso un allenatore (me medesima in questo caso), una squadra che ti supporta, un percorso adatto alle proprie caratteristiche, nonché la fortuna, che ti cerca se le va. Oggi la ruota ha permesso un intreccio di questi fili che armoniosamente mi hanno avvolto.




Nel mio feedback finale, rientro a casa con la pittura di 3 giorni bellissimi schizzati via, tra gli amici che ormai hanno preso una parte di me riservata in esclusiva come dono. Torno con quello che ho raccolto e immagino i frutti che mi aspetteranno al mio rientro.
Grazie ancora a chi mi cammina accanto, e a volte mi dà la cadenza del passo quando lo perdo un pò

Anna Giunchi la maratoneta

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