Sono tornata a Sabaudia dopo anni, e ne conservo un ricordo vivo ed entusiasta. Corsi una mezza una quindicina di anni fa, e ricordo bene che regalai la caciotta vinta al gestore dell'albergo.
Poi ci tornai per una 10km, e ancora per la Maratona, dove arrivai seconda con 3h12.
I posti mi piacciono moltissimo, e San Felice Circeo è veramente una bomboniera.
Tornarci per la 28km (30, in realta') è stato un rivivere tutto questo passato.
La Pontina, le varie località che passavano ai nostri occhi, e poi l'arrivo, riconoscendo la tipica architettura di Littoria...ricordi che prendevano corpo.
Un grazie ad Antonino, che mi ha permesso di trovare dei simpaticissimi compagni di viaggio, un grazie a Guido, che mi ha ritirato il pettorale, un grazie a Patrick, che mi ha riaccompagnato a Roma, un grazie a Saverio, che mi ha ritirato il premio.
Ogni volta che vado a Roma mi rendo conto che questa città è, per me, piena di Grazie.
E come molti partenti da Roma, arrivo a San Felice Circeo con un pò di stanchezza da viaggio e, partendo noi della 30km dietro la flotta della maratona, corro i primi 3km tranquilli, per poi chiudere ad una media di circa 4'40 al km.
Soffro il percorso, piuttosto vario e con tratti di vento, perfetto per allenarsi, ma provo gioia profonda nel correre ancora sul lungomare che dal Circeo porta a Sabaudia: indimenticabile.
La cosa più bella di questa esperienza è stata proprio l'aver corso in scenari unici, senza traffico e auto incarognite.
30 km di paesaggio e natura: un vero e proprio relax mentale e fisico.
Certo, la vescica al 21esimo km avrebbe potuto evitare di comparire, ma anche Loro, in fondo, fanno parte dello sport.
Concludo decima assoluta e prima di categoria, arricchendo la mia cantina di vino.
Ritorno ora da due giorni e mezzo di riscoperta di Roma, di un calendario lasciato in un internet point (troppi pensieri scolastici), di corse e passeggiate in Caffarella e di Appia Nuova.
Il mio cammino è sempre nuovo, ogni giorno.
Lo scopro facendo la cosa che amo.
Certo, la vescica al 21esimo km avrebbe potuto evitare di comparire, ma anche Loro, in fondo, fanno parte dello sport.
Concludo decima assoluta e prima di categoria, arricchendo la mia cantina di vino.
Ritorno ora da due giorni e mezzo di riscoperta di Roma, di un calendario lasciato in un internet point (troppi pensieri scolastici), di corse e passeggiate in Caffarella e di Appia Nuova.
Il mio cammino è sempre nuovo, ogni giorno.
Lo scopro facendo la cosa che amo.