Anna Giunchi Blog Personale


lunedì 14 luglio 2025

RE STELVIO CONQUISTATO!


Il Passo dello Stelvio.
Proprio lui.
Quel passo che si è presentato in svariate occasioni nei mie pensieri bramanti. Anni e anni fa avrei desiderato raggiungerne la vetta in bici, poi con il tempo mi sono dedicata ad altre salite, altri progetti.
Quando sono venuta a sapere dell'esistenza di una gara che permette di correrlo tutto (Re Stelvio Mapei, evento con organizzazione TOP), mi sono illuminata di gioia. Causa altri impegni, ho sempre rimandato questo "sogno" finché quest'anno, con la scusa dell'acclimatamento prima dei 2670 metri di Bogotà, ho deciso di partecipare, decidendo pochi mesi prima il mio soggiorno.


L'esperienza è stata unica, straordinaria.
Avevo corso 15 giorni prima la Pistoia-San Marcello, che si rivelerà un ottimo allenamento (qua era il triplo di dislivello, ma era una gara meno traumatica, mancando le discese), mentre un mese prima avevo riassaggiato la Cortina Dobbiaco, mia gara di apertura per la stagione in montagna.
Al mattino, nonostante la pioggia molto forte a Bormio, stavo bene, con voglia di correre e imposizione a me stessa di non camminare nemmeno un punto. Imposto la gara ad un passo costante, che calerà un pò quando oltrepasserò i 2000mt.
La gara prevede un dislivello di 1530mt, partendo da Bormio, fino a 2760mt.
Parto con una busta di plastica addosso, gentilmente datami da una negoziante a Bormio, che toglierò ai primi km, per me i più complicati, in quanto decretano il punto di rottura ventilatorio. Le salite permettono una corsa costante: correrò sempre.
Mi privo del panorama a causa di una fitta nebbia: vedrò qualcosa negli ultimi 3km, i più difficili. Bellissima la condivisione della fatica con tanti ciclisti, tra ebikers e non. Molta solidarietà tra noi e molto dialogo, soprattutto alla fine della nostra scalata. L'emozione nel raggiungere la vetta ha superato ogni limite: per il 2026, considerando il tracciato, spero di migliorare il mio crono, che è stato di 2h38.
Esperienza veramente stupenda, che mi ha dato una carica e una autostima che non sempre porto per me stessa. Invece, dopo questa fatica, ho rivalutato la mia determinazione e, perché no, la forza fisica che la accompagna.
Concludo questi tre giorni con un allenamento lunedì mattina sulla ciclabile della Valtellina, partendo da Tirano, scoprendo e riscoprendo questi posti che mi vedono ospite ormai da anni.
Il rientro verso casa è sempre un pò malinconico, ma necessario.
Adesso mi mancano 10 giorni per la partenza per la Colombia, e sono sicura che la 21km a Bogotà sarà il culmine di un periodo veramente bello. Grazie alla corsa, che mi riempie di emozioni e tante esperienze nuove...

Anna Giunchi la maratoneta

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