Controllori: se non ci foste voi..
Ci ho provato, stamattina, ad allenarmi: nulla, la crisi fisica persiste. La voglia c'è, per carità, ma le gambe...no.
Ho provato a correre, ma dopo i primi minuti sentivo stanchezza: stanchezza da calo di ferro.
Così, domattina, farò un'emocromo, tanto per cambiare, e testerò la situazione. Ieri, a Roma, ho fatto 1h e 30, dal Foro Italico fino a Villa Ada, passando per viale Parioli: gambe stanche, sì, ma ritmo molto moderato, che sono riuscita a tenere. La preparazione, che lunedì prevede un 2x10000 a 4.28, ho paura che slitterà per un pò...
Sono proprio stufa di questo maledetto problema, che si ripresenta ormai ogni tre mesi...
Ma parliamo di cose belle, come i CONTROLLORI.
VI DEVO LE MIE SCUSE, CONTROLLORI
Giovedì 24 luglio, ore 19.18, appena arrivata a Roma, mi IMBARCO sul solito autobus, il 910, che da Termini mi porterà a piazza Mancini. Un viaggio tranquillo, senza controllori, parlando con un ingegnere pugliese che si è trasferito a Stoccolma, città dove, con ogni probabilità, andrò a settembre. E' però proprio dopo l'ultima fermata, a pochi metri da piazza Mancini, che come ladri, nascosti dietro un albero, ne spuntano TRE: passo veloce, aria esperta..."E' finita", mi son detta. Io, che mi ero scostata dalla obliteratrice, convinta di aver vinto anche stavolta, e mi ero diretta verso l'uscita, me li rivedo, lì, proprio nel mio momento di massimo godimento. Molti pensieri mi sono balenati in quel momento, ma il primo, istintivo, che ho fatto, è stato: "Troppo tardi timbrare il biglietto ora, giochiamo di psicologia: esibisco il mio biglietto, tranquilla, serena, e se notano che non è timbrato invento una scusa lì per lì". E così mi sfiora il primo controllore: troppo occupato ad andare verso il fondo dell'autobus, nel vedere la sicurezza con la quale ho estratto il biglietto dalla tasca, alza un braccio in segno amichevole, come a dire: "Non si preoccupi, so che è timbrato, piuttosto vado a ispezionare quei cialtroni giù in fondo..". E così la mia tachicardia si riduce e mi spunta il sorriso:"Salva!", penso, scendo dall'autobus e prendo il 48, senza problemi e senza controllori fino al capolinea.
Il fantasma controllore, però, è ricomparso nel pomeriggio del giorno dopo, precisamente dentro il negozio "Footworks"dove, impegnata a comprare le mie Asics Speedstar, me ne vedo entrare 3. Proprio così, ancora tre controllori.
Lì per lì tremo, poi penso che:
1-non possono ispezionare biglietti dentro ad un negozio;
2-mi ero recata nel negozio in scooter, pertanto non avevo colpe, in quella circostanza.
Serena, esco dal negozio, e noto con piacere che la giunta Alemanno sta ripulendo la Capitale da abusivi e truffatori.
Grazie, Roma!
4 commenti:
Se la giunta Alemanno ripulisce Roma dai truffatori, dovrà anche eliminare chi non paga o non oblitera il biglietto in tram...
Ciao Maratoneta. Se ti interessa ho visitato Stoccolma durante il mio viaggio estivo e posso raccontarti qualcosa.
"Ne vuole ancora, signorina?" "No, grazie, stoccolma..."
Batman
Me la ricordo magari, quella battuta, ma era più hard!!!Quando ci vediamo me la racconti bene, la città, e anche le abitudini delle tue belle svedesi!
Una curiosità, in gara o in allenamento ti prende mai di girarti indietro? Se si attenzione è l'incubo dei controllori!!
Ciao Anna sono tornato dall'isola di Rodi,uno spettacolo,bella selvaggia ed affascinante, a presto.
Bentornatooo!!!
Grande, allora, quando vengo a Viterbo, possiamo fare un mordi e fuggi a Rodi, alla velocità del suono, così seminiamo pure i controllori!
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