Essì, perchè è da due mesi che rompo le balle a TUTTI i bolognesi familiari all'Appennino con domande inerenti il percorso, l'altimetria, gli strappi...
Le domande: "E' molto dura?", "Ma è vero che ci sono molti pezzi che si fanno in prima?". E via dicendo...
L'organizzatore, Claudio Bernagozzi, un mese fa, alla gara a Lizzano, che per me fu massacrante, mi avvisò: "Da Lizzano (tappa intermedia di 15,5 km) diventa una selezione...e gli ultimi 3 km sono pazzeschi".
Mi sono ricordata per molto tempo queste parole, parole che si sono amplificate nei giorni precedenti la gara, parole che rimbombavano nei miei timpani pure alla notte. Eppure, sapevo che ce l'avrei comunque fatta, lo sapevo perchè mi conosco; al massimo avrei camminato sul finale....
Sapevo che dovevo trovare un pretesto per fare il lungo prima di Cagliari, sapevo e volevo...
E così, domenica mattina, eccomi ai nastri di partenza. Venivo da un week end molto bello, ma anche lavorativo: due giorni a Bologna ad allestire, insieme ad i miei amici-colleghi, il palco per la festa del partito, sistemare sedie, tavoli, pulire la piazza dell'Unità di Bologna, sede dell'evento...il tutto condito da un bel sole umido e da un'attività intensa generale, fino a tarda sera. Il palco, in particolare, costituito da 9 blocchi di 75 kg l'uno, ha risvegliato i miei muscoli dell'avambraccio, oltrechè bicipiti e quadrati dei lombi. E ha risvegliato pure le falangi del piede di qualcheduno...
Il lagoooo!!C'Entro???
Ma tutte queste fatiche, peraltro molto piacevoli, sono andate a buon fine...
Motivo per il quale, domenica mattina, con alle spalle la festa finita e la soddisfazione nel vedere riconosciuto l'impegno dei miei colleghi, avevo la testa proiettata verso questo "lungo". Testa solo verso la gara.
Accompagnatore, nonchè rifornitore ufficiale, il mio general manager Ercolessi, che mi ha pure dato dimora per questi tre giorni emiliani... Al 20esimo km, al 25esimo e negli ultimi tratti, mi ha incitato e fornito l'integratore di maltodestrine. Da qui ho capito ancora una volta l'importanza del mantenimento delle scorte di glicogeno. Saran stati i cannelloni, le piade, i gelati delle sere prima, ma, finalmente, mi sentivo proprio bene, con SANE scorte energetiche addosso.
Allo start, situato a Porretta Terme (300 mt slm) imposto la gara sottosoglia, al punto che, in prossimità della prima tappa a Lizzano in Belvedere, 15,5 km (600 mt), nella quale "perderemo" circa 200 partecipanti (altri 200 circa, invece, completeranno la gara), sento di avere ancora tanta potenziale energia. Intorno al 20esimo km l'aria inizia un pò a cambiare, le pendenze si fanno più ripide, i tornanti non scherzano e creano vortici...Siamo a Rio, e si sale ancora...si dovrà arrivare a 1460 metri, a ridosso del Corno alle Scale. Non c'è più sole, ma tira vento. La gamba va, sto bene...parto terza e al 20esimo recupero una posizione...27esimo km...siamo a 1100 metri. Brutto presagio: vuol dire che ci aspetta un dislivello di 300 metri in poco più di 3 km. Dal 28esimo in poi si soffre di brutto e molti iniziano a camminare...siamo a Madonna dell'Acero; il punto critico è a pochi metri: una rampa assurda. Giancarlo mi aspetta proprio lì, per incitarmi. Inizio ad innervosirmi dalla fatica; arriva il 30esimo, continuo a correre...Camminare MAI. Discesa, arrivo, è là...
Rimango senza fiato per qualche secondo, e poi realizzo: sono arrivata lassù, ce l'ho fatta!!! Seconda assoluta, dietro la mitica Zanardi!!!!
Alla luce di questo ennesimo week end meraviglioso....le dovute considerazioni....
YUPPIIII! E' festa!
Certo, importante un corretto stile alimentare, un regime di vita sano, la passione, l'impegno, una corretta periodizzazione dell'allenamento... Ma in questi giorni sto attribuendo sempre più valore alla vita sociale che è alle spalle di ognuno di noi: la gente giusta, gli stimoli giusti; persone che ti apprezzano e che ti vogliono bene.
Ecco, sono felice, e non cambierei quel che ho con nessuno. Lo ripeto spesso, fino alla monotonìa: amo la vita e mi ritengo veramente fortunata, per tutto. C'è tanta gente che mi vuole bene (e io a lei) che mi fa sentire in una "botte di ferro": non sarò mai sola. Essa mi conosce e non dubiterebbe mai di me, qualora ce ne fosse il rischio.
Ripenso con nostalgia ad ogni giornata che vivo, al momento della sua conclusione, perchè ogni giorno ricevo qualcosa. Ma il bello è che, quella dopo, è sempre migliore, così non sono mai pessimista...
Ciao a tutti, domani è lunedì, e io riparto per Roma!
11 commenti:
Marina Zanardi??? wowwww.. ma brava Anna!!! eri dietro ad un treno!!!!!! ho ancora gli incubi per quando mi ha fatto il vento all'Abetone!!! sono sicuro delle tue conclusioni.. se abbiamo una bella vita da vivere tutto è amplificato!! anche le prestazioni sportive!! sono veramente felice di sentirti così... e mi piace molto il tuo discorso e il tuo post!!! P.S. questa gara è splendida!!! :)
Grazie a te, Davide....pensa a quante ne abbiamo davanti... Te la consiglio proprio, questa gara. Han detto che è molto più dura della 30 dell'Abetone. Certo, se poi si parla della 50...
Bel post... trasuda di entusiasmo nonostante la fatica...!!
Son contento per te Anna.
Comunque un consiglio se mai ti dovesse passar per la testa visto che si fa li' vicino : non ti far coinvolgere mai nella Pistoia-Abetone.
Le gare in salita non dovrebbero mai superare i 10 km altrimenti producono piu' danni che benefici.
Io ancora mi porto condseguenze dal 2004 di quella gara che ti ho sconsigliato.
Ciao un abbraccione ragazzola...!!
Grande Anna, come sempre e giusta decisione quella di cercare gli stimoli giusti ;-)))
Gran bella scalata Anna! Sei proprio in un periodo di gran forma, in bocca al lupo per la maratona di Cagliari. E anche per l'impegno politico, anche se io tifo per un'altra squadra ;)
Ma l'importante è non stare con il nano di Arcore XD
complimenti anna , grande gara e seconda assoluta .....sei troppo forte....
Marcoooo!!! Spero che la mia gioia ti trascini!!! Quanto alla Pistia-Abetone...no, troppo. Vorrei solo fare la tappa a 30 km: mi han detto che è molto più soft della Porretta...
Ciao, Patty, grazie!!! E' un buon periodo...Speriamo che duri, perchè ho entusiasmo da vendere!
Ciao, Grezzo!!!Dunque tu non ci sarai a Cagliari? Dai, pensaci su...stanno puntando a farele cose alla grande, e son proprio vogliosa di tornare in terra sarda!
LELLOOOOOOO!!!!
Grazie dei compliments, troppo buono...mi è andata bene, tutto qui...Pronto, tu, al decollo???
E, fosse solo per la voglia di correre ci sarei sicuramente a Cagliari, anche perché hanno annullato la maratona di Olbia. Purtroppo però sono alle prese con un infortunio al tallone. Alla prossima!
nooooooo...il tallone, nooooo!!! Inizio di fascite plantare? Con le scarpe giuste e le superifici giuste, si supera...
La Porretta Terme Corno alle Scale veniva dopo una tre giorni ndedicata alla fatica di organizzare un evento a cui l'Anna ci teneva molto. Tutto questo però non l'ha distratta da una gara massacrante e molto desiderata al punto che Lei stessa ha saputo organizzare i suoi passaggi in un modo talmente egregio che nei punti desiderati vi erano persone che la supportavano sia fisicamente,con maltodestrine, sia moralmente con incitamenti da stadio. Il percorso duro e molto difficile, per le salite di una pendenza oltre l'umano, l'ha affrontato già dai primi metri con quella volontà di arrivare sino in fondo tanto che a Vidiciatico gridava: io lassù ci arrivo!!! Una forza di volontà sovrumana che l'ha vista affrontare il percorso in scioltezza tanto da superare uomini che sino al giorno prima erano dati per concorrenti in grado di arrivare tra i primi. Una vera prestazione che pone Anna Giunchi tra le nuove sorprese della corsa a lunga distanza. Altre prestazioni la consacreranno ai vertici della maratona in vista della tanto agognata corsa che la vedrà ai vertici dei campionati italiani di Torino. Ormai non la ferma più nessuno!!!Giancarlo Ercolessi
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