Mi piace riportare gli stati d'animo che mi scorrono dentro le vene, quegli stati d'animo che butto fuori di getto, senza alcuna licenza poetica se non un lento e costante accarezzare i miei sentimenti, spesso folli e incostanti.
E' da una settimana che sono tornata a stare bene. E questo nonostante uno stato febbrile che perdura da 4 giorni, problemi al lavoro, nostalgia di casa e quant'altro possa rafforzare ulteriormente il mio Ego malinconico. Ebbene, nonostante tutto questo sto meglio: ho sempre meno dolori articolari, conditi da una maggior voglia di correre e, perchè no, da solidi e costanti progetti a lungo termine.
E chissà se domani starò ancora così bene...
Io so che oggi, domenica 17 novembre, sono stata come avrei voluto da tempo. Sono stata bene: eppure fino alla sera prima avevo pianificato una domenica a letto, in preda a pensieri e fastidiosi postumi influenzali...
Ma nella notte decido di gareggiare a Mezzolara, 14 km tra fango, freddo e pioggia: il mio Presidente trova un posto per me, e Daniele, gentilissimo, si mostra disponibile come sempre a caricarmi in macchina a Mezzano (in compagnia si va meglio).
Piove. E mi ritrovo a spingere, seppur chiudendo in 1'03.35...ma chiudo in progressione, faccio girare le gambe, oso. Sterrato e asfalto.
Non vi è nulla di quella che ero...o forse quella che sono adesso è il frutto di quello che sono stata, ma sono convinta che la gara di oggi sia stata una vittoria: una vittoria per le analisi andate bene, seppur debba proseguire una cura che forse mi accompagnerà per altri anni...Una vittoria su quella persona che, fino a 10 giorni fa, combatteva per alzarsi dal letto.
E invece, stamattina, ero a Mezzolara, Budrio di Bologna, a sfidare le intemperie, insieme ai miei compagni di società. Io, che inizio a metter quiete alla tempesta interiore, per sconfiggere quella che è fuori.
Stamattina mi sono piaciuta: posso ripetermelo?
Nessun commento:
Posta un commento