Correvo la Maratona di Barcellona. Anni fa mi organizzai per
andare a visitare questa città della quale tutti mi avevano sempre parlato
bene: prenotai tutto, dal volo all'hotel, ma mi saltò il pacchetto perchè in
uno dei miei giorni di vacanza pensarono bene di mettere un test d’ingresso per
psicologi nell'Esercito (test che, ovviamente, non passai).
4 giorni, ricordo che sognai di aver fatto 4 giorni...volo Ryanair
con imbarco prioritario tanta era la voglia di arrivare...c'era tanta gente di
Bologna e non solo, ricordo anche l'atletica Scandiano, oltre a noi della Gabbi.
Appena atterrammo, cercai subito di trovare fattori in comune con
l'Italia, ma l'aeroporto era già molto curato rispetto ai nostri, seppur meno
moderno di quello di Madrid.
Alloggiavo in zona Poblenou, a Saint Martì, ma non ebbi difficoltà
a raggiungere la zona perchè Romana, milanese in gambissima, in Spagna da 10
anni, “scoperta” tramite web, mi aveva inviato una mail con tutte le
indicazioni (treno con cambio a Saints, metro linea gialla (Barceloneta) da
Estaciò de Fraca, direzione Llacuna). Albergo trovato con straordinaria
offerta, nuovissmo e pieno di gente, anche di corridori (anche di gente che, al
mattino, voleva la colazione in camera presto, non volendosi riposare).
La zona, non centrale, aveva anch’essa una Rambla, che nella
mattina del sabato mi portò direttamente su un lungomare da capogiro, con
spiaggia libera e larga, sabbiosa, e attrezzi ginnici all’aperto. Tanti,
tantissimi corridori, mattinieri e non.
Ricordo, anche che passai un pò di ore all'expò, ove vi era di
tutto...2000 metri quadri, se ricordo bene. Gente di tutto il mondo, 88 donne
italiane iscritte, tra cui Efisia (che mi saluterà ad un passaggio) e me stessa…Romana
mi avrebbe aspettato al 14esimo km, per incitarmi.
Si mangiava bene, e a poco…brioches fresche e gustose a 3x1,5 euro…rotolini
di crema deliziosi che venivano sistemati su “regge di carta” qualora volessi
asportarli. Si mangiava di tutto, e bene, soprattutto a livello di frutta e
ortaggi.
E domenica mattina, grazie al clima delizioso, la piazza di
Espana, splendida con il suo colonnato che indirizza verso il maestoso
promontorio di Montujic stracolma di gente, stavo davvero bene. Ero contenta e
vogliosa di correre per vedere da vicino le opere del Gaudì, la Barceloneta, il
lungomare, il “bussolotto” che alla notte e’ tutto illuminato e che prende il
nome di Torre Agbar…30.000 metri quadri di uffici e 4500 dispositivi luminosi a
LED.
Ho corso bene, come so fare io se mi ci metto con la testa…1h34 in
passaggio alla mezza senza sentire fatica, progressione finale, 3h07 malgrado
il vento, il caldo e gli ultimi 7 km in salita. Arrivo glorioso e soddisfazione
per aver visto i frutti di mesi di allenamenti: un’altra medaglia al collo, ove
farò incidere il mio nome.
Organizzazione eccelente, con ristori ogni 2 km dal 25esimo. E
tanto, tanto tifo, in puro e sincero calore catalano.
Al risveglio era tutto come avevo sognato…tranne la Maratona…mal
di gola e tosse due giorni prima e calo totale nella seconda parte: 3h21.
Peccato. Fabrizio, uno dei migliori italiani, farà 2h49, arrivando nei primi 140.
Ma lunedì mattina già correvo sul lungomare, prima di tornare
nella realtà nebbiosa della mia città. Nella quale, comunque, torno sempre.
Bello viaggiare e sognare: peccato che, al rientro, la realtà sia
molto più dura e meno paradisiaca. L’importante è avere gioia nel ritorno, per
poi ripartire…
10 commenti:
bravissima!!!!!!
Sei stata bravissima! Complimenti ancora x la tua maratona, spero ke tu guarisca presto!
Nessun riferimento al tempo, alla progressione, alla gestione, solo un pensiero al tuo bagaglio d'esperienze che ogni settimana accresce sempre più e questa forse la tua forza!
@Fausto...tutto vero...amo correre e divertirmi. Negli ultimi mesi, però, speravo un attimo di essere un po' più vicina ai miei tempi di tre anni fa. Ma e' ancora presto. Grazie!
prendi e porta a casa ... per me sei sempre forte!
Sei sempre troppo buono, Tosto...niente a che vedere con la tua versatilità che ti fa andare benissimo sia in bici che a correre...
E quando torni sei sempre più di quando sei partita. Come dice il saggio: "nella vita come nel viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino". Interiore, motivatore. Da ricordare. O da sognare... Bravissima!
Grazie, Mariano. Si viaggia sempre prima con la mente, poi con il corpo. E ad ogni passo si cresce e si cambia!
@Nino, grazie...ma potevo fare meglio, sai.l.
@fabrizio...speriamo passi per Assemini!!
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