Accantonati altri 4 giorni di "evasione", tra Lazio, Molise, Abruzzo, mi ritrovo in viaggio di ritorno, e penso. Penso che la vita di bello abbia proprio questo: allacciare le cinture, per poi andare alla ricerca di emozioni, di amicizie e di esperienze che poi saranno indimenticabili.
A volte si va anche alla ricerca di guai, dato che ho dimenticato parecchie cose nei vari alberghi in cui ho sostato.
Così è stato...4 giorni caldissimi, tra treni, autobus, passaggi, paesaggi e nuove amicizie che, ne sono convinta, rimarranno nel tempo.
L'accoglienza avuta da Antonio Liberatore, organizzatore fatto di cuore e passione, che mi ha ricevuto come fossi a casa nella splendida terra di Roccaraso, mi ha fatto tornare a casa con il sorriso. Ho gli occhi illuminati dalla bellezza dei posti attraversati correndo, e il cuore gonfio di gioia per aver trovato così tanta disponibilità ad accogliermi.
Ho fatto di tutto per esserci e per ricambiare un sentimento di stima e apprezzamento che ancora porto dentro, e che mi farà sentire più forte nei momenti difficili.
Penso che arrivare a Roma, prendere un treno lento come la messa cantata, un autobus sostitutivo, aspettare 2 ore a Isernia, prendere un altro bus, per poi farmi venire a prendere in auto da Antonio, sia stata una botta di vita, un ingegnarsi su come muoversi, una "fatica" ampiamente ripagata.
Ho corso i 15,5km della Tre Comuni, gara ottimamente organizzata, toccando i tre comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo; penso che questo itinerario agonistico sia ampiamente valso la fatica dei viaggi con i mezzi, tra prima e dopo. Una gara paesaggisticamente veramente suggestiva, con scorci del bellissimo Appennino, corsa nei centri storici, passando i 400 gradini, dopo 3km di ciclabile.
Certo, il caldo c'era, ma, ripeto, rifarei tutto. Forse con più calma, per godermi più questo dono del poter viaggiare.
Il giorno prima avevo sostato in una Roma caldissima, meta poi del mio rientro di domenica sera, senza perdermi due allenamenti in Caffarella pur, a causa del caldo, concedendomi ben poco della città.
Sono stata contenta di conoscere meglio il Molise e la sua gente, sempre disponibile e cordiale, nonchè di ritoccare la meta di Castel di Sangro, per poi ritrovare il calore umano del sempre splendido Abruzzo. Certo, ho dimenticato il caricabatterie e un top da corsa in un albergo, poi stavo per lasciare la valigia a Isernia e un portafoglio a Roma...ma la dimenticanza fa parte del lato sconclusionato di me. Spero che qualcuno mi voglia bene anche per questo.
Nessun commento:
Posta un commento