A poche ore dal mio atterraggio in terra italica, avevo in testa ancora molta confusione. Era questo il mio ultimo giorno di scuola: 31 agosto 2023. Ho sempre pensato di essere un personaggio atipico, o forse me lo sono imposto senza esserlo davvero, perché nessuno mi ha mai fatto sentire come tale.
E così i miei colleghi erano i compagni di volo che avevano condiviso con me un viaggio bellissimo. E in parte era vero, anche se non erano atterrati con me dal Perù. Pensavo ancora in spagnolo, poi in inglese, ma quella che sentivo in quel momento era chiaramente la mia lingua.
Sul destino di ognuno di noi, ho sempre ascoltato differenti teorie, senza sapere bene quale sposare. So che ho sempre pensato ci fosse un libero arbitrio, ma non so tuttora dire se ognuno di noi scelga liberamente il proprio destino, o se sia piuttosto il destino che decida di frullarci e di fare di noi quello che gli pare. Come quando scopri che il tuo volo è andato bene, mentre poche ore prima la stessa tratta è stata investita da una forte turbolenza: forse anche questo è destino, ma lo hai scelto tu senza saperlo o lo ha deciso "lui"?
Penso che il mio destino, scelto o no, sia quello di viaggiare ancora; è l'unica spiegazione che do ad un bellissimo percorso interrotto, che ho vissuto sorvolando nei luoghi più belli che i rapporti umani, coinvolgenti colleghi, dirigenti, collaboratori e ragazzi possano visitare.
Penso che il "destino" deciderà quando fermarmi, ma per ora devo liberarmi un attimo dalle scaglie del jet lag, per realizzare che ieri è stato veramente il mio ultimo giorno di scuola.
Ne porto la medaglia al collo, e dietro una medaglia ci sono sempre delle conquiste, dei doni dati, dei doni ricevuti e tanto, tantissimo allenamento.
Mi mancherà tutto questo, ma dopo ogni viaggio prometto sempre a me stessa che tornerò. E so che sarà un destino che avrò fortemente voluto io.
Penso che il mio destino, scelto o no, sia quello di viaggiare ancora; è l'unica spiegazione che do ad un bellissimo percorso interrotto, che ho vissuto sorvolando nei luoghi più belli che i rapporti umani, coinvolgenti colleghi, dirigenti, collaboratori e ragazzi possano visitare.
Penso che il "destino" deciderà quando fermarmi, ma per ora devo liberarmi un attimo dalle scaglie del jet lag, per realizzare che ieri è stato veramente il mio ultimo giorno di scuola.
Ne porto la medaglia al collo, e dietro una medaglia ci sono sempre delle conquiste, dei doni dati, dei doni ricevuti e tanto, tantissimo allenamento.
Mi mancherà tutto questo, ma dopo ogni viaggio prometto sempre a me stessa che tornerò. E so che sarà un destino che avrò fortemente voluto io.
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