Anna Giunchi Blog Personale


domenica 24 settembre 2023

Race. Solidarietà e sprint


Foglietti di emozioni e ricordi messi insieme, per crearmi un libro da sfogliare.

La Race for the Cure, manifestazione alla quale partecipai fin dalla prima edizione, a Roma, per poi distribuirmi tra Roma e Bologna. Dietro di essa l'impronta sociale e di sensibilizzazione, vero e proprio motore dell'evento. Tornare per me vuol dire richiamare alla mente tutto ciò che mi hanno trasmesso le varie edizioni, con ogni volta la giunzione di qualcosa di nuovo. Esserci è sempre bello.
Un evento, questo, in cui al colore rosa è sempre associata una profonda riflessione.
E poi, Bologna, città alla quale sarò sempre legatissima, ricca per me di significato, di valore legato ai miei studi, di quella rosa di incanto che la rende sempre una piccola perla tra i portici e le sue porte.
Un nubifragio sabato pomeriggio ha un po' preoccupato i tanti volontari ma, e qualcuno lo ha scritto prima di me, dopo la pioggia viene sempre il sereno, e domenica il sole ha scaldato i giardini Margherita.
Ho corso con in testa un mantra: dare tutto, perché "tanto è breve".

E finalmente ho raggiunto un crono che mi ha soddisfatto: 20'33 (real time) sui 5km, quasi tutti nel centro di Bologna, e per premio (prima di categoria), ho vinto una mortadella enorme. In una cornice di un evento con priorità di sensibilità sociale, verso la prevenzione, un pensiero sprizzato via durante questa corsa a rotta di collo (almeno per me). Un pensiero sulla Forza. Ho smesso di basarmi esclusivamente sulla forza mentale, prevaricando il "soma". È necessario che il fisico possa seguire la severità e l'imposizione mentale; mi ci sono voluti anni per riprendere a stare come avrei voluto da tempo. Ma tutto questo è stato possibile solo grazie ad un "piano di intervento" per mantenere, recuperare e incrementare la forza fisica, che se carente può influire anche su quella mentale. Il tutto sempre tenendo alla base un ideale di sport e di vita leale, con gli altri e con me stessa. La testa può fare tanto, ma il corpo spesso ha bisogno di aiuto. Un abbraccio a chi lotta per cose più serie delle mie; il mio pensiero spesso è camuffato, ma è sempre con voi. 

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Anna Giunchi la maratoneta

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