Anna Giunchi Blog Personale


domenica 28 luglio 2024

Cilento da aMare...


Sono una persona a cui piace incantarsi, che cerca sempre quel qualcosa che possa portare allo stupore, alla meraviglia.

Per questo viaggio spesso, per questo amo esplorare la storia dei luoghi in cui mi reco. Per questo amo studiare le lingue, amo fare trekking, amo recarmi in posti dove il contatto è esclusivamente tra la natura e me.
Il caldo in questo periodo fa preferire spostamenti in luoghi freschi e ventilati, ma io sono andata prima a Roma (calda ma sempre eterna), poi ad Agropoli e Castellabate, perché forte era il mio desiderio di reimmergermi in terre che amo, che mi accolgono con cuore.
Ho una particolare empatia con la gente signorile e ospitale e mi reputo un pò "all'antica" su certi aspetti legati ai rapporti umani. Per questo torno spesso in Campania...mi piace la gente. È colta, poetica, cordiale, comunicativa.
E così sono arrivata ad Agropoli, mossa dalla voglia di correre la Marcialonga di Castellabate, quasi 7 km di salita fino al borgo; una gara semplicemente spettacolare per il panorama, in cui conta prima di tutto "la testa" per riuscire a terminarla con passo costante, dato il forte caldo.


E, nonostante gli allenamenti in Vipiteno, ancora non sono al mio top...ho ceduto negli ultimi km, perdendo una posizione, arrivando quarta. Confesso che su questa gara, avendo la carica e la consapevolezza di potermi sfogare in salita, riponevo abbastanza fiducia. Buon risultato lo stesso, per me.
La mia testa era immersa nel paesaggio che cresceva passo dopo passo, nella vista di quel mare così profondo e limpido, nelle tracce di arte antica da raccogliere ad ogni terrazza visiva.




Soggiornavo in un albergo nel punto più alto della città, e la visione del porto mi illuminava al mattino e alla sera, con le sue luci di richiamo.
Ho conosciuto persone magnifiche e Luigi mi ha veramente fatto da Cicerone. Ho rivisto Giovanni e mi si è riaperta la viva accoglienza del cuore di Buccino, nascosto tra le montagne ma sempre con me; ho conosciuto Gerardo, con cui ho ripassato i miei bellissimi anni alla Lazio.
Mi è dispiaciuto che Gaetano, pur presentissimo con me per questa esperienza nella sua terra, non sia potuto esserci fisicamente. Ma era come se ci fosse stato.
Ho vissuto con la gioia della scoperta continua, e devo ammettere che non avevo questo entusiasmo da tempo, vuoi per la fretta degli incastri al lavoro, vuoi per alcuni periodi difficili che ogni tanto riscattano in me...E vuoi perché, grosso mio difetto, a volte mi interrogo troppo spesso, mentre dovrei pensare meno e godermi la vita a pieni polmoni. E come va va...
Ho un rapporto troppo bello con me stessa per rovinarlo caricandomi sulle spalle ciò che non dipende da me, e la vita spesso prende colore se siamo noi a cercare la profondità di un azzurro del mare o un velato celeste del cielo.
Io amo vivere a colori, ma in questa esperienza così bella, così inattesa, sono grata a chi mi ha bersagliato proprio di quei colori che andavo cercando.
Bellissimi.
Devo tornare. Mantengo sempre fede alle promesse. Prometto che tornerò.







sabato 20 luglio 2024

Un vivo Luglio Sudtirolese

 




Le esperienze belle scorrono come un torrente. Continuamente camminano, e dopo una boccata di ossigeno ridiscendono a valle.
Ma poi, tempo al tempo, risalgono e ritornano a scorrere, come i pensieri. A volte è necessaria anche la pioggia per farle andare di buon passo.
Sono stata una settimana in Vipiteno e Colle Isarco, luoghi da me scoperti per caso, due anni fa, grazie a quella splendida possibilità di poter utilizzare tutti i mezzi pubblici durante la permanenza in Sudtirolo. Ricordo che durante il mio agosto 2022 in val Gardena, mi venne vivamente consigliato di visitare Vipiteno, e così feci, ma in una giornata vidi poco, giusto il tempo di qualche tornante in salita.



L'anno scorso, in 4 giorni a Campo di Trens, prima del mio viaggio in Perù, presi ancora più familiarità con il Sudtirolo e non nego che la comodità del treno ha contribuito molto alla mia possibilità di raggiungere le zone.

Quest'anno mi sono data obiettivi di ispezione del confine austriaco, ma devo dire che le vallate che ho conosciuto sono state talmente belle da non avermi fatto spostare più di tanto.
Colle Isarco poi, ultimo paese prima del Brennero, è stata per me la sorpresa più bella, un pò per la carattizzante tipicità del posto, un pò per le splendide montagne che lo sorvegliano...e un pò per il viadotto del Brennero, così ben visibile e così imponente dalle montagne. Opera unica.
Da Vipiteno ho corso diverse volte, scollinando non poco, per raggiungere il paese (imparerò alla mia partenza che vi era un sentiero più semplice) e ogni volta quel tragitto, che accompagnava la ferrovia e arrivava proprio sotto a quella opera magnifica, si fotograva nella mia memoria emotiva.
Ho scoperto un paese con una sua unicità e identità, dove si respira la vera montagna, dove le campane della chiesa scandiscono le giornate e i sogni notturni, come dolce culla circadiana.
Ho visitato la val di Fleres e raggiunto una delle malghe tipiche sudtirolesi, ho conosciuto rispetto, gratitudine e ospitalità. Ho vissuto intensamente la maniera di vivere la montagna che più mi rispecchia: allenamenti nelle ciclabili, osservando tutto ciò che cambia nel tragitto, salite panoramiche, fiumi che cantano, pulizia, educazione, silenzio.
Ho ricevuto molto, e quel che è stampato forte nella mia mente è fatto di panorami, visioni a 2000 slm dalla croce di Monte Cavallo, paesaggi conquistati e voglia di raggiungere altre vette.
Territori scoperti per caso, che si sono a poco a poco aperti a me, per farsi amare, voler bene.
So bene che lasciare le montagne inscena sempre una gran malinconia, ma so anche come i ricordi possano prendere forma, fare compagnia, per poi essere ricaricati al ritorno, quando ci si sente chiamati da un posto.
Ho ancora tanto da scoprire di questi luoghi e vorrei lambire ancora di più le zone di confine, dove due nazioni si danno la mano.
La mia vita è fatta di questi momenti, e vorrei che tutto quello che provo sia un massaggio all'animo anche per chi mi legge: a volte, per sentirsi in un posto, non è necessaria la presenza fisica. Basta calarsi nel cuore di chi racconta.


domenica 7 luglio 2024

Volcei (Buccino), il paese dell'ospitalità

 


Amici di pelle

Catapultata ancora su un treno, dopo 3 giorni incantati.

Potrei coprirli di tanti altri aggettivi, unicamente per fare capire che ho ritrovato il vero concetto di vacanza, in senso di scoperta, riscoperta, amicizia, divertimento, malinconia e nostalgia.

Accolta già a Napoli da Giovanni, piacevolissima amicizia "di sempre", ospitale e accogliente, raggiungo il borgo di Buccino attraversando posti ricchi di storia, paesaggi meravigliosi, tra Dolomiti del Sud, visioni della Costa Amalfitana, spettacolari pale eoliche, attrazioni energetiche che a me piacciono tantissimo.

Mi sistemano in una location nel cuore del paese, una bellissima struttura nuova di zecca, che si affaccia proprio sul corso più vivo del borgo, nonché punto di partenza della gara.

Ceniamo con Angelo, organizzatore instancabile, con una pizza squisita (aspettavo anche questa, ricordandomela dall'anno scorso) e, in notturna, assisto ad un vero e proprio tour all'aperto di Buccino, dove ne scopro la città sotterranea, illustrata e recante suggestivi mosaici e aree termali. Mi godo il panorama luccicante da quel castello che ne richiama la forza e l'identità, scopro case edificate sopra animi di strutture antiche, mi fermo su un angolo rupestre incantevole che ricorda la stessa Matera. E imparo dai miei amici che, dalla strada che porta a San Gregorio Magno, Buccino appare come una grande nave.

Ne rimango affascinata. Passiamo una nottata tra arte greca e romana.

Mi innamorai del paese già dall'anno scorso, ma con quella sera ho realizzato di averlo precedentemente conosciuto solo in minima parte.

In occasione della Festa della Madonna ci sono tantissimi eventi, dai concerti, le bancarelle, gli spettacoli, la banda cittadina, e la stessa gara di 10km.

Un percorso mozzafiato, come piace a me, con alto livello agonistico e perfetta organizzazione. Bello tutto, soprattutto la corsa a ridosso della splendida vallata che circonda questo paese, con un punto di ritorno in cui, in bella vista, il castello riaccoglie i corridori.

Pur affaticata (ero partita forte) mi accorgo di aver confermato il mio tempo del 2023. E ho ricalcato la gioia dell'arrivo nel paese in festa. Che bello!

Passo la serata in un borgo vivo e pieno di calore, per poi allenarmi, il mattino dopo, sulla strada che porta a San Gregorio Magno, scoprendo un altro bellissimo luogo.

Ho raccolto tutto quello che mi ha lasciato addosso questa bellissima esperienza...sicuramente ho rinforzato amicizie che non conosceranno confini, confermando la tesi che dalla gentilezza si impara sempre.

E prenderò questa accoglienza come esempio e insegnamento, per essere una persona migliore. Ho ricevuto tanto, troppo, molto di più di quello che ho dato, e il pensiero di come mi sono sentita mi scalda ancora il cuore. 

Mi mancherà tutto questo, mi manca già da ora. E so che questo vorrà dire che per completare questa mancanza dovrò tornare a Buccino molto, molto più spesso. Un Grazie di cuore a chi mi ha fatto sentire la principessa del Castello.

A presto...le amicizie, come i castelli, non verranno mai distrutte...resisteranno anche ai sismi.



Anna Giunchi la maratoneta

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