Settimana di scarico, solo un lavoro svolto mercoledì: 5x1500 cross. Venivo da una settimana di lavoro muscolare intenso, tra snowboard e allenamenti in montagna, e ho "ingranato" un pò a fatica, in questa prima settimana di gennaio. Nessuna gara svolta nel giorno dell'Epifania, ma preparazione fisica e mentale per un trail molto conosciuto, il trail del Poggiolo, Casola Valsenio (RA), nel magnifico scenario dell'appennino tosco-emiliano. Le voci di chi, negli anni passati, lo aveva svolto, risuonavano ben chiare nelle mie orecchie: "E' una gara durissima". Ho pensato ad una tipologia di gara simile alla Porretta-Corno alle Scale, dato che si parlava di un dislivello di 1200 metri...
Era una gara che mi incuriosiva: 21 km in mezzo alla natura, nei sentieri della provincia di Casola-Valsenio, perchè no?
Sabato, a mio rischio e pericolo-vesciche, compro le mie prime scarpe da trail, delle solide Asics, nonchè, visto che c'ero, il mio cambio scarpe A3 da lungo, sempre Asics. Le avrei usate il giorno dopo...
Nuovi acquisti...
Il calcetto "scacciacrisi" svolto 3 settimane fa, mi ha lasciato una piccola noia al tunnel tarsale, ma niente di grave, solo paranoie...Tuttavia, niente di meglio di un trail per risvegliarla un pò...
Naturalmente prendo sottogamba la localizzazione del posto di partenza...anzichè 45 minuti ci metto 1h e 15 di macchina, arrivando a pelo per la partenza, in quanto gli ultimi 7 km di tragitto costeggiavano allegramente tutto il crinale della vallata, la Val Fusa, fra neve e ghiaccio. A dir la verità, un piccolo avvertimento inerente la tipologia della gara, mi era stato dato da un simpatico ciclista, al quale, durante il mio viaggio, avevo posto la domanda inerente il fatto se il tragitto fosse duro: "Rivedrai tutta la tua vita..." mi aveva detto. Non male...
La partenza si trovava all'agriturismo "Il Poggiolo", unica struttura "animata da umani" della zona, zona completamente selvaggia e affascinante. Incredibile l'atmosfera che mi ha lasciato quel posto....unica, indescrivibile. Si percepisce l'isolamento ma, allo stesso tempo, si presta rispetto e silenzio per il totale dominio della natura, concretizzato anche dalle splendide creste appenniniche fatte di terre di argilla. Giornata splendida di sole, ma freddissima, almeno in partenza... Parto carica e vogliosa di correre, in testa e ad un buon ritmo. Primi km su ghiaia...mi immagino una bella gara su sterrato ma, al primo sentiero che imbocchiamo, incomincio a capire che da lì in avanti sarebbe stata...sopravvivenza! Incominciano le famose discese tecniche e, lì, vado in crisi...metto male le gambe, prendo le buche, mi innervosisco...Ho paura di farmi male, di scendere e ruzzolare. Fatto sta che mentalmente mi perdo, mi superano 6 donne e, in molti, molti punti, mi rassegno a camminare. Se non fosse stato per un mio compagno di squadra, iscritto come non competitivo, che mi ha fatto da vero e proprio scudo nelle discese io, lo garantisco, sarei rimasta ancora lassù. Panorami mozzafiato, a ridosso del crinale, salendo per tre monti, TRE (mentre Giancarlo, invece, scendeva dalla Tre3!!!)! Negli ultimi km il fango invade le mie scarpe nuove e in una discesa terrificante guardo in basso, mi spavento e mi attacco di forza al mio amico, ex guida alpina, che mi porta giù, trascinandomi. Negli ultimi 3 km rimbambisco la testa di ogni atleta che mi supera con la solita, fastidiosa frase: "Ma, secondo te, quanto manca?". C'è fantasia, a quel punto: chi mi dice 3 km, chi 2 km, chi 400 metri: i Garmin paiono impazziti e il mio, tanto per cambiare, si spegne. "Quanto manca, ragazzi?", lo chiedo persino a due escursionisti. "15 minuti". "Troppi, ma non erano 400 metri??". No, non ne potevo più. Ero stanca, impaurita e non so cosa...
Arrivo in fondo, sono 7ima, ma sinceramente non so come sia riuscita a non ritirarmi. Solamente in seguito realizzo in che razza di scenario sono stata, e nella mia mente riappaiono fotografie di attimi. Quelle colline altissime che vedevo da Riolo terme... Beh...ce le siamo fatte tutte, a piedi. Il Trail è una filosofia e, forse, ho corso con lo spirito della strada, godendomelo ben poco. Sono un disastro, su questi percorsi, è vero, non sono fatti per me. Eppure, se fossi rimasta lassù, avrei memorizzato meglio quei panorami spettacolari. Imparerò, poi...tornerò.
10 commenti:
'è una filosofia' che s'apprezza con le gambe, prendilo come un allenamento extra-ordinario! ;D troppe conseguenze, per questo mi limito a quelli più corti...
sempre belle esperienze ;)
Ehehe sei nata vicino alla sabbia... la neve e' u'altra cosa ragazzola...
Mannaggia se vieni a Roma il 29 per la 3 Comuni non ci si vede, che io ho una gara di Judo a Torino...
Vabbeh sara' per un'altra volta, perche', per rimanere in materia, solo le montagne non si incontrano mai... ^__^
Ciaoooooooo
certo che non ti tiri mai indietro. complimenti
Ciao, Yogi!!! Bellissima esperienza ma, ad esempio, rispetto al trail di CasteFusano, è un'altra storia....Massacrante!
Ciao, Ale!!! Sì, ne è comunque valsa la pena...no, nn sono pentita affatto...
Ciao, Marco!!! Ma come a Torino, no, daiiii!!! Io voglio vederti con quella maglia meravigliosa, ma dal vivo!!!
Ciao, Nino!!!! Non mi tiro indietro no, e ci mancherebbe....come facevo a ritirarmi lassù, dopotutto???
I trail sarebbero il mio pane :) troppo belli, peccato che or ora sono proprio rotto!
PS. a proposito buona befana :) eh he he
ciao befanotta..... un'altra bella esperienza da mettere nel tuo fantastico curriculum
Tosto, ma quando guarisci? Dai, tanti trail ti aspettano...
Ciao, Lello!!!!Massì, dai, nn mi lamento...spero di salire su in zona Milano per metà febbraio...Stai bene?
TUTTO OK FAMMI SAPERE PRIMA CHE ORGANIZZIAMO...
Ad esempio...ci sono gare belle il week end del 12 febbraio?
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