Ieri sera, a cena, si parlava di memoria cellulare e di comunicazione intracellulare: il corpo ricorda, rivive, rimodella le sensazioni e i vissuti trascorsi. E si adatta, inconsciamente.
L'anno scorso corsi questa gara ad una settimana dalla sedici miglia dell'Alzheimer: ricordo che rimasi delusa della mia prestazione, comunque migliore di 46 secondo rispetto a quest'anno: mi trovavo a disagio lungo lo sterrato, ma sentivo anche di spingere molto meno rispetto alla settimana precedente. Quest'anno l'ho corsa a sette giorni dalla 30 km: nonostante tutto ho sentito le stesse sensazioni del 2014. Certo, sono calata per un discorso mentale legato a questioni di lavoro, ma sentivo, mentre correvo, che il mio corpo si "ricordava" delle emozioni, positive e negative, vissute nell'anno precedente. Non è andata come speravo, ma non fa nulla: rivelocizzarsi sarà un obiettivo imminente.
Un calo di velocità generale che mi fa rendere conto dell'inutilità del mio allenamento in altura: mi avevano dato molti più benefici i 4 giorni di Dobbiaco a giugno: probabilmente trovo maggiori vantaggi quando corro a 1200-1300 metri, chissà...
Sabato tornerò a dedicarmi alla mia specialità: la corsa in salita, anche se correrò solo 2 km di Cronoscalata a San Luca. Non ho mai corso una cronoscalata: attendo con ansia...
2 commenti:
In bocca al lupo per questo esordio allora 👍
Grazie...vedremo anche questa. Tu come stai?
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