Mancano due settimane a quello che per me è un evento: una maratona su strada, dopo oltre un anno. Corsi infatti l'ultima a Orlando, Florida, il 4 gennaio 2017: ora tocca a Marrakesh, 28 gennaio. Mai stata in Marocco.
Il meteo dà temperature freddine, ma quelle non mi preoccupano più di tanto: mi sto allenando a dovere ai fini di una conclusione della gara senza strascichi futuri... I ritmi danno una proiezione decente, ma non da personale. Aimè.
Vengo da un Campaccio corso come chiunque non finalizzi i cross: ottimo comunque per la potenza aerobica. E stavo lì davanti, per cui va bene.
Dopo Orlando, nel 2017 ho privilegiato le Ecomaratone: ne ho vinte tre e in una sono arrivata seconda, seppur riconosco che siano gare con tipologie di corsa e approccio mentale del tutto differenti rispetto alla corsa su strada: mi sono divertita a dovere anche in quelle occasioni.
Domani mi attendono i 4x5000 più rimandati nella storia della atletica: lo scrivo per incentivare me stessa nel decidersi a correrli...rimandati di giorno in giorno dopo settimane piuttosto intense, se le riferisco alla "sopravvivenza" urbana.
E sto sopravvivendo più che bene dentro questa Metropoli: domani cambierò casa spostandomi al quartiere Prati, e sarà una occasione per calpestare spazi nuovi, dato che amo tutto ciò che è nuovo...per poi ritrovare in quel "nuovo" tutto ciò che è vecchio, vissuto, parte di me, volente o nolente. Passato, presente, futuro, tutti insieme...in ogni attimo che vivo.
E di "quel" passato non ho perso nulla: il Futuro mi attende a braccia aperte.
Sorriso da Campaccio
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