Anna Giunchi Blog Personale


venerdì 21 settembre 2018

Il bilancio

E ti ritrovi a fare un bilancio, ogni tanto. Sei stata abituata ad analizzare dati in laboratorio, chiusa in un'aula bunker con metabolimetro, giornoPomeriggioSeraEPausaPranzo, e vuoi quantificare, esaminare, rivoltare, riimpastare dati che tanto oggettivi non sono.
E giungi ad una attenta conclusione, dopo esserti scapicollata a 360° tra cima e fondo con ragionamenti che toccano un picco e si sfracellano al suolo...ne raccogli i frammenti, li guardi sciogliersi dalle tue mani e capisci che...No, non vi è una stretta correlazione tra cause e conseguenze. Forse, è persino più redditizio esaminare le conseguenze conficcate nella tua pelle e pulsanti, per poi risalire ad aggiustare un pò di cause...le vedi da lontano...ci sono. Forse le senti.
E non occorre chiedersi i Perchè, condividere ciò che in fondo è soggettivo, dunque tuo, ciò che ti scorre e ti batte dentro, ti percuote nelle viscere. Quel vissuto è dentro di te, ma forse c'è pure chi potrebbe rispondere alle tue domande brucianti rabbia, stanche di percorrere ancora quegli Iter che temevi, che rifiutavi, che negavi a te stessa, e non raccontavi. Nella tua vita hai trovato persino chi riusciva a rispondere alle Tue domande prima che Tu le ponessi, e quel qualcuno potrebbe esserti ancora di aiuto, nel caso lo decidessi.
E trascuri quello che è il tuo passato, e in un momento di rabbia mista a orgoglio ripeti a te stessa: "Ancora una volta, nonostante tutto, ho fatto".
Prendi in mano i fogli che hai in mano, fogli che parlano per te, e vomiti una fuggitiva autoanalisi...autoanalisi...e in un attimo ti scorre un tracciato semantico di causeConseguenzeConclusioniIpotesi: una SuperNova di emozioni. Esplosiva.
E poco importa se c'è chi schermisce e minimizza le tue folli ipotesi. A te piace progettare, veder crescere i Tuoi ragazzi sul campo di atletica...vederti crescere insieme a loro. Progettare a lungo termine. Odi il Caso, Odi ciò che non riesci a spiegarti.
Ti chiedi se la chimica ti possa aiutare e per un attimo la temi. Ma poi pensi che l'alchimia, gli affetti, il voler bene, il desiderio di entrare dentro un'opera d'arte per assaggiarla, il prendere al volo parole rimbalzanti, altro non sono che un recipiente di chimica. Recettori, neurotrasmettitori, vescicole sinaptiche. Quanto le hai studiate: ce le hai dentro anche tu.
Anche correre è chimica. E in un Flash di un nanosecondo rivivi quei cross invernali corsi con il cuore in gola, le notti insonni, il mal di testa, l'umore che si impennava e sprofondava, un sudore misto a lacrime, un rifiuto per il caldo che amavi...e trovi una risposta. Sorridi al pensiero che presto tornerai a correre divorando podi. Hai voglia di spingere ancora più forte.
La risposta era dentro di te. La stavi cercando.

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Anna Giunchi la maratoneta

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