Anna Giunchi Blog Personale


domenica 7 ottobre 2018

Carletta 2018...Il ritorno

Prendi in mano le classifiche del 2007...correvi per l'Edera Forlì...iniziasti a correre un anno prima, per scommessa...
 Era una giornata fredda e umida in un soppalco riminese che si apriva a stormi di ulivi che si aggrappavano contorti alle amate e fertili colline prosperose, in un passionale abbraccio senza fine... La gara era La Carletta, una saliscendi storica con partenza e arrivo dall'ex discoteca Bandiera Gialla, nonchè sede della Galvanina, fonte sorgiva sulla quale non si è mai posato fango. Arrivasti seconda: stavi bene, stavi uscendo da una forte anemia. Vincesti un quadro, e ami ancora l'arte, anche quella che non si dipinge.
Dopo 11 anni ti ritrovi ai nastri di partenza di una gara che ami particolarmente, sennò non ci saresti...sarà per le salite e le discese...un pattern nervoso e altalenante, un pò come sei tu. In 11 anni hai superato molte persone e ancora più persone ti hanno superato, nel lavoro come nella vita, ma oggi no, non vuoi fare un bilancio: vuoi sentire il tuo corpo che, giorno dopo giorno, si rigenera e ricresce. E forse, in partenza, senti ancora quel principio chimico che ti accompagna da ormai 20 giorni...ma non ci pensi, perchè sai che serve a farti tornare in equilibrio...riallineare gli appoggi, ricalcolare i meridiani, tracciarli nella mente...e via. Dannata tiroide.

E ti butti a perdifiato sull'asfalto levigato da una pioggia già passata...sali, scendi, risali, riscendi...in rettilineo spingi pure, calando verso l'8'km...poi riprendi ancora...salita finale, arrivo, gente che ti saluta e ti chiama al microfono...e tu che, incredula, guardi l'orologio, Garmin generosamente prestato, dato che il tuo non ha più voglia di segnare il tempo, e vedi che visualizza solo 10 secondi in più di "quegli" 11 anni fa.
Ti accarezzi il collo: niente gozzo...senti di volerti bene, o meglio, senti di volerti come non mai, e percepisci un sollievo adrenalinico che ti spinge fin su da stomaco, esofago, trachea...tiroide...dapprima ti circonda la testa, poi si espande. E ti senti libera, in mezzo alla gente..."Brush away the tears of freedom". Ti hanno premiato con una piantina...con i fiori ti conquistano...hai vinto anche un orologio che funziona.
Non ti sei mai voluta bene così tanto...parole che circondavano un paesaggio irreale quanto mistico...ulivi, ulivi, sparsi, ma in un ordine quasi irreale...e tu che pensavi a quelle parole...a Volerti Bene.
Per una volta, hai creduto in te stessa. Hai creduto di essere bella e forte...e così ha fatto il resto del mondo.

1 commento:

Unknown ha detto...

ANNA IO DI TE RICORDO UN AMICA SEMPRE SORRIDENTE E FORTE NON SO SE TI RICORDI DI ME È PASSATO TANTO TEMPO MA IO NON TI HO DIMENTICATA.
ROBERTO EUSEPI

Anna Giunchi la maratoneta

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