Il mio blog ha quasi 14 anni....Scrivo dal 2007, a distanza di un anno dal mio avvio alla corsa agonistica. Avevo 10.3 di emoglobina dopo 6 mesi di flebo da 5,3, con conseguente stop forzato da... tutto, persino dalla guida. Lo ricordo come se fosse ieri: facevo fatica a fare due gradini consecutivi, cercavo disperatamente il termosifone e lo abbracciavo per ore, andavo a dormire senza esser del tutto sicura di risvegliarmi al mattino, non mi ricordavo di nulla e vedevo nebbia. Nebbia ovunque, filtro tra me e il presente che stavo vivendo.
E ora sono qui: 13 anni fatti di alti e bassi, problemi alternati da periodi di gioia e soddisfazioni agonistiche. Oggi come ieri nascondo con una corazza tutte le percussioni dall'esterno, forse ora sono più forte, forse adesso sono a conoscenza di maggiori vie di "salvezza". Ma sono sensibile come ieri.
E mi accorgo di aver iniziato il 2020 guardando un pò troppo al passato, e quando si guarda al passato vi possono esser solo due motivazioni intrinseche: nostalgia o timore. Io quoto la prima: mi manca tutto quello che ho vissuto, mi mancano i luoghi, mi mancano le persone, mi manca chi non mi ha mai dimenticato e mi cerca ancora. E mi piacerebbe tanto poter trasmettere "empatia" alle persone che mi circondano senza volermi, poter fare immedesimare l'uno nei dolori dell'altro, poter far comprendere di quante tipologie di lame affilate siano in possesso dell'essere umano: lame pronte a trafiggere le anime più deboli.
Non so se in questi tre anni di Roma io sia riuscita a "donare", ma quel che è certo è che ho provato a farlo.
Nostalgia è pianificare il 1 marzo la Maratona di Bologna, alla quale sono iscritta: oggi ho corso 28 km, domenica scorsa 22. Bologna incamera una mia nostalgia: non è un caso abbia deciso di correrne la prima edizione della Maratona. Pensateci bene: non è un caso.
Voglio bene anche a voi, che mi seguite e affiancate da anni. Grazie.
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