Ed eccoci al 2020...è un numero così semplice da scrivere. E poi, mi sono sempre piaciute le cifre tonde. Mi piacciono i pelouches tondi e cicciotti, mi piace da matti il gatto di Pallas, un felino in via di estinzione che mi ha colpito il cuore, mi piacciono le brioches belle piene, alle quali dedico le Recensioni.
Il 2019 si è concluso per me con una consapevolezza: ho bisogno, trascorso un certo periodo frenetico e "solitario seppur in mezzo alla gente (!!)", di ritrovare me stessa, di volermi bene, di ascoltare anche ciò che ho da dirmi.
Ad ascoltare unicamente gli altri si prosciuga se' stessi...Ma io ho bisogno di trovare le energie dentro di me per poterle poi donare all'esterno.
Avrei bisogno di raccontarmi, ma mi accorgo di non farlo più da tempo: mi accorgo di introiettare tutti i miei vissuti positivi, condividendoli sono con la parte più profonda del mio Ego, in un soliloquio di immagini. E questo, in fondo, non mi riempie di gioia in senso assoluto: tutto ciò che è bello, che illumina e risplende dai propri occhi, andrebbe condiviso, che si tratti di un tramonto velato di rosa sulle Dolomiti, o della scoperta di una cascata da un sentiero impervio di montagna, o ancora che si tratti della sensazione di gioia serena nel voltare le spalle e ritrovare nello sguardo una immensa vallata che neppure pensavi aver attraversato. Mi manca chi mi ascolta, mi manca chi potrebbe capirmi, ma vado avanti e mi rendo conto di essere forte. Molto forte.
Sono stata in montagna a Capodanno, e non mi sono mai allenata tanto...tra salite, snowboard, trekking, lunghi nella ciclabile di Cortina...ho assaporato quel piacere di vivere che solo la natura sa darmi. Ho ritrovato la quiete e forse ho trovato anche una parte di me.
Ho imparato, nel tempo, a non affezionarmi troppo alle persone, o ad accettare uno scomparire/riapparire delle stesse: forse lo faccio pure io. E da qui è nato il desiderio di volermi bene, perchè dentro me stessa dovrò stare per tutta la vita, e voglio starci comoda.
Il 2020 è partito benissimo per quanto riguarda la forma fisica: ripetute come 10x100 in salita x 2, 12x1000, lunghi di 1h30 ogni 2-3 giorni, seguiti da pomeriggi in bicicletta. La vita che voglio, all'insegna dello sport all'aria aperta, mera medicina per me.
E questo anno si aprirà con la concretizzazione di scelte definitive, già decise da tempo, partendo da una inspirazione e uno stato di apnea per 5 mesi ancora...saprò gestirli al meglio, spero...
Con il tempo si diventa più sensibili e fragili, ma dalla tempesta i Giunchi escono sempre a fronde alte, perchè si piegano e non si spezzano, pur non essendo maestosi come la Quercia. Ho vissuto momenti veramente difficili e di impatto emotivo forte, con sensazioni di abbandono e non accettazione di situazioni che chi non prova non può capire. Li rivivrò ancora e mi vien male, perchè non è ignorando che si risolve.
...Forse non mi hanno mai capito, eppure non ero così male...
So solo che da tutto questo trarrò insegnamento. A non ripetersi.
Ten bota, Anna...
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