Clinicamente parlando sono "borderline", a detta del mio medico. Ovviamente non in riferimento ad aspetti psicologici, quanto all'esito delle mie analisi. I valori della mia tiroide, infatti, stanno virando verso un leggero ipotiroidismo ma, essendo ancora in fase iniziale, si rimanda una diagnosi certa fra tre mesi.
Tempo al tempo, ora come ora mi sto divertendo con l'atletica. Gli ostacoli, come ho già affermato in più riprese, non rappresentano solo un incentivo "fisico" al loro superamento, ma se ne può pure trarre una simbologia. In allenamento ne sto superando molti, e porto dentro di me una piccola fierezza. Certo, in università qualcosa feci, ma in questo ultimo mese e mezzo mi ci sono messa con impegno e, dagli ostacolini di 60cm, sono passata a quelli da 76cm, 84cm e pure 91cm, questi ultimi neppure presenti alle gare femminili. E ho provato i 100hs, le ripetute da 10x80hs, i 6x400hs, al punto che ipotizzo di correre le mie prime gare alle siepi.
Mi piace cambiare e dare uno sprint "nuovo" alle cose che faccio e, del resto, la corsa su strada mi ha un pò stancato, se non altro per la presenza di molte prestazioni "dubbie" e di amatori esaltati che danno solo la nausea a chi corre con umiltà. Degli ostacoli mi piace l'appagamento che segue ogni superamento, mi piace lo studiare i numerosi margini di miglioramento durante le sedute di allenamento, nonchè le varietà di esercitazioni che si possono fare con essi. E, non ultimo aspetto, servono molto per migliorare nella tecnica di corsa.
Non nascondo che, per un certo periodo, ho avuto con "loro" un aspetto ambivalente: vi erano giorni in cui inspiegabilmente mi bloccavo e non riuscivo a passarli; giorni in cui mi saliva un groppo in gola e una gran rabbia perchè non riuscivo a giustificare il mio "arrendermi", pur sapendo di riuscirli a passare con ampio margine. Ho proiettato su di loro problemi che non riuscivo a superare; ora sono convinta che, avendo con "loro" un rapporto di fiducia, mi aiutino maggioramente a gestire "blocchi" che fatico a risolvere.
E poi, che dire...dopo che li passi e li guardi indietro, appaiono ancora più belli: aspetti della vita, il passato alle spalle.
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