Si realizza il peso di un responso medico solo all'atto della guarigione. E mi rendo conto che, in certe circostanze, faccia molto la differenza tra ottimisti e pessimisti. Mi conosco assai bene, e so che, molto spesso, mi lascio sopraffare dalla razionalità. Ma, benché essa possa a volte essere dura alla vita e portare a raffreddare il mio calore emotivo, devo ammettere di essere una persona speranzosa ed ottimista. Non do mai nulla per perso e irrimediabile, e, seppur creda molto nella scienza, credo anche nei miracoli. Tutto questo per dire che, dopo due risonanze e differenti consulti medici, realizzo l'entità dell'infortunio occorsomi a fine settembre. La lesione osteocondrale, che pareva di 7mm, invece era di quasi 1cm, ed era di terzo grado, "alto grado", come si menziona. E dunque, tutt'altro che una passeggiata, ma il dolore era un chiaro segnale.
L'edema della spongiosa ossea, prima causa del mio menzionato dolore, ora si è considerevolmente ridotto e le sfumature in risonanza non lasciano inganni, ma a suo tempo era veramente esteso, a un passo da una brutta frattura dei capi ossei di tibia e femore.
Devo dire che il centro specialistico di ortopedia di Ravenna, al quale ho lasciato il mio adorato smartwatch, mi sta seguendo veramente molto bene.
Ho ripreso a correre e ho da perseguire una cura a base di infiltrazioni di acido clodronico e lidocaina, per aiutare il condilo femorale e il piatto tibiale a rigenerarsi, nonchè un ciclo di magnetoterapia e una cura annuale di acido ialuronico ad alto peso molecolare, vera e propria manna per le cartilagini e articolazioni. Il tutto affiancato da una integrazione a base di glucosammina, manganese fosfato e condritina.
Per il resto, continuo a fare esercizi specifici per il vasto mediale, per aiutare una piccola condropatia rotulea a sfiammarsi, dovuta anche ad una iperplessita' rotulea...niente di preoccupante.
Tra tre mesi, con una ulteriore risonanza, sapremo se potrò persino continuare a saltare.
L'attività motoria riprenderà esattamente come prima, forse pure meglio, dato che vestiro' una nuova maglia.
Per il resto...ho preso coscienza del non poter esser fedele a certi impegni prospettati, ma non mi sono preclusa la volontà a seguire il più possibile i miei ragazzi.
Festeggerò il ritorno gaudente del funzionamento della mia tiroide a Roma, dove già si apre avanti ai miei occhi un viale alberato di Villa Borghese.
Perché non celebrare la vita, in fondo?
Devo dire che il centro specialistico di ortopedia di Ravenna, al quale ho lasciato il mio adorato smartwatch, mi sta seguendo veramente molto bene.
Ho ripreso a correre e ho da perseguire una cura a base di infiltrazioni di acido clodronico e lidocaina, per aiutare il condilo femorale e il piatto tibiale a rigenerarsi, nonchè un ciclo di magnetoterapia e una cura annuale di acido ialuronico ad alto peso molecolare, vera e propria manna per le cartilagini e articolazioni. Il tutto affiancato da una integrazione a base di glucosammina, manganese fosfato e condritina.
Per il resto, continuo a fare esercizi specifici per il vasto mediale, per aiutare una piccola condropatia rotulea a sfiammarsi, dovuta anche ad una iperplessita' rotulea...niente di preoccupante.
Tra tre mesi, con una ulteriore risonanza, sapremo se potrò persino continuare a saltare.
L'attività motoria riprenderà esattamente come prima, forse pure meglio, dato che vestiro' una nuova maglia.
Per il resto...ho preso coscienza del non poter esser fedele a certi impegni prospettati, ma non mi sono preclusa la volontà a seguire il più possibile i miei ragazzi.
Festeggerò il ritorno gaudente del funzionamento della mia tiroide a Roma, dove già si apre avanti ai miei occhi un viale alberato di Villa Borghese.
Perché non celebrare la vita, in fondo?
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