Non so quante volte il mio rientro dopo un periodo non facile sia coinciso con La corsa di Miguel. Non lo ho controllato, ma posso garantire che questa gara per me ha un corollario di significati.
Corsa dai miei tempi universitari, quando tutta la zona del Foro Italico, che ho vissuto profondamente, ne richiamava la corsa.
Ogni tanto mi guardo alle spalle, e mi scatta alla mente come siano volati quei 5 anni, tra lavoro al circolo Tennis del Foro Italico e al Canottieri Roma, il tunnel dell'Olimpica, la mia casa a Montemario alta, gli allenamenti al palazzo H, quando ancora era buio e parcheggiavo la moto allo stadio dei Marmi, le lezioni e, appunto, il lavoro al pomeriggio. Periodi di uscita alla mattina e rientro alla sera, con la rugiada, in un ambiente che è stato la mia casa romana per 5, veloci anni.Le mie strade hanno poi seguito un altro anello, ma il richiamo di questi vissuti è sempre molto forte. Spesso li cerco io.
Sono convinta che non si possa, nè si debba mai tornare indietro nelle proprie scelte...mai lo ho fatto...ma penso che il passato non vada mai rimosso, perché esso è la struttura portante di quello che si è oggi.
Dopo 2 mesi di influenza batterica, cosa che mi ha letteralmente usurato, tra ricoveri al pronto soccorso, due cicli di antibiotici e cortisone, sentivo che oggi era il momento giusto per ripartire. "Sentivo" la gara.
Un nulla di che, ma tutto questo mi porta a scrivere.
E mi fa pensare che, a volte, doversi allontanare per cause di forza maggiore faccia persino bene, perché poi ti fa stringere ancora più forte tra le mani ciò che hai dovuto lasciare un pò andare.
Mi è mancato tutto.
Amo talmente tanto tutto questo da farmelo mancare persino quando ce l'ho.
Tutto ciò che è ritorno mi vibra dentro e mi scalpita nell'animo. Lo sento battere i piedi per l'emozione. Ne sento la musica.
E avrei preso con gioia persino l'inizio di quel periodo difficile, chiamiamolo "di prova", iniziato oltre due mesi fa, se avessi saputo che mi avrebbe poi distribuito questa voglia di rientro, questa gioia di ricominciare.
Fatto sta che sono ancora tra voi che correte, e trattengo il respiro fin d'ora.
Di fiato adesso ne ho, e ho tantissima voglia di correre...
Ho chiuso la mia gara in una media di 4'20, quando avevo ipotizzato a me stessa un 4'40, ad andare bene...sono contenta.
Sono contenta perché a volte Anna riesce ancora a stupirmi...e correre, fare sport, incastrare impegni e mantenerli, mi ha reso una persona con maggior autostima.
Ho passato un weekend bellissimo, con la mia società, della quale sono fiera, composta da persone stupende, amichevoli e sempre gentili. Mi sono depurata da un periodo difficile, in cui mi ero anche un pò avvilita per la battaglia batterica in atto. Ma ho vinto.
Ora so che posso vincere ancora, posso pormi obiettivi, ipotizzare impegni e lottare per perseguirli.
Dopo 2 mesi di influenza batterica, cosa che mi ha letteralmente usurato, tra ricoveri al pronto soccorso, due cicli di antibiotici e cortisone, sentivo che oggi era il momento giusto per ripartire. "Sentivo" la gara.
Un nulla di che, ma tutto questo mi porta a scrivere.
E mi fa pensare che, a volte, doversi allontanare per cause di forza maggiore faccia persino bene, perché poi ti fa stringere ancora più forte tra le mani ciò che hai dovuto lasciare un pò andare.
Mi è mancato tutto.
Amo talmente tanto tutto questo da farmelo mancare persino quando ce l'ho.
Tutto ciò che è ritorno mi vibra dentro e mi scalpita nell'animo. Lo sento battere i piedi per l'emozione. Ne sento la musica.
E avrei preso con gioia persino l'inizio di quel periodo difficile, chiamiamolo "di prova", iniziato oltre due mesi fa, se avessi saputo che mi avrebbe poi distribuito questa voglia di rientro, questa gioia di ricominciare.
Fatto sta che sono ancora tra voi che correte, e trattengo il respiro fin d'ora.
Di fiato adesso ne ho, e ho tantissima voglia di correre...
Ho chiuso la mia gara in una media di 4'20, quando avevo ipotizzato a me stessa un 4'40, ad andare bene...sono contenta.
Sono contenta perché a volte Anna riesce ancora a stupirmi...e correre, fare sport, incastrare impegni e mantenerli, mi ha reso una persona con maggior autostima.
Ho passato un weekend bellissimo, con la mia società, della quale sono fiera, composta da persone stupende, amichevoli e sempre gentili. Mi sono depurata da un periodo difficile, in cui mi ero anche un pò avvilita per la battaglia batterica in atto. Ma ho vinto.
Ora so che posso vincere ancora, posso pormi obiettivi, ipotizzare impegni e lottare per perseguirli.
In fondo cosa posso insegnare a chi mi legge? Che messaggio posso trasmettere?
Vorrei invitarvi a non mollare mai, perché è proprio nei momenti più difficili che ci si impara a rispettare e a voler bene. Si impara a pensarci. Ad ascoltarci.
Io sono fiera del mio sangue alpino: mi porta alla conquista di me stessa ogni volta.
È grazie a questo antidoto che mi scorre dentro le vene che non mollo mai.
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