Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo: se se sani di mente o pazzi, se eroi o vittime, lasciando che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi. Possiamo lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro. Oppure possiamo scegliere da noi, e forse inventarci qualcosa di meglio è proprio il nostro compito...
Oggi vorrei scegliere quella che sarò domani, e vorrei farlo valutando e valorizzando gli ambienti che periodicamente mi circondano. Vorrei scegliere le persone che mi saranno accanto nel futuro, che mi accompagneranno nei prossimi passi, nelle prossime corse. Vorrei costruirmi degli affetti. Nuovi.
Sono chiamata a farlo.
Argomento corsa: preparazione Maratona di Roma. Martedì, dopo 10 giorni, il mio primo lavoretto serio: 10x900 in salita, ai Colli della Farnesina. Mi piace, tra la notte e le prime luci dell'alba, attraversare la ciclabile del Tevere, percepire l'impotenza della mia università che si erige a fianco, rivivere quegli infiniti attimi nei quali mi allenavo, facevo canottaggio, stavo seduta a guardare quel fiume che, calmo o agitato, non si fermava mai...
Mi sono fermata io, invece, giovedì: scaletta piuttosto dura: 5000-4000-4000-3000-2000-2000, interrotta al primo 4000. Ho ascoltato il mio corpo, esigente di riposarsi, e ho dato via libera alla mia mente, che necessitava, per un attimo, di meno concentrazione.
Domani correrò 3 km di cross a Rieti, su quel rivale dal quale sormonta il Terminillo. Amo questi luoghi: li ho impressi nella mente, ormai.
2 commenti:
Brava Anna, sempre avanti!
Grazie, Enrico!!!!!
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