Anna Giunchi Blog Personale


venerdì 8 ottobre 2021

La pazienza e l'attesa

Il periodo di infortunio continua: l'impingement motorio sta calando a poco a poco. 

Riesco a flettere il ginocchio con sempre più rapidità, limitando il più possibile i movimenti a rischio. In verità ho ancora qualche timore. Lavoro il doppio per la parte superiore e...mi manca il non arrivare a quella piacevole sensazione di stanchezza. Corro sottosoglia, per meno tempo, su superfici morbide. Inizierò a farlo come piace a me quando sarò sicura del non avere dolore all'arto.

Sto lavorando a Ravenna all'Istituto tecnico per Geometri, mentre al pomeriggio mi dedico ai miei ragazzi di atletica, che stanno aumentando in maniera quasi esponenziale, trascinando di volta in volta i propri compagni di classe. Di questo sono veramente contenta: la potenza del passaparola è veramente incredibile. Poi, che dire...con loro sto proprio bene.

E per le gare da correre (ne ho già saltate tre) io aspetto. Aspetto tassello per tassello le piccole conquiste giornaliere di un fisico che ha voglia di tornare com'era prima, che brama una corsa spensierata, come faceva un mese fa.

Aspettare, in fondo, è un'arte, e so di saperlo fare. Nell'attesa si possono scoprire tante cose che prima erano trascurate; nell'attesa ci si può preparare al Bello che si apre davanti a noi.

Nell'attesa del Desiderato si può studiare per imparare altro, o si può ripassare cio' che si è studiato in passato. Mi piacerebbe tornare a studiare. Non vi è un'età per non farlo.

Anche aspettare qualcuno è bello, perchè ci si prepara per un incontro, perchè si immagina come sarà il reincrociare gli sguardi, il parlarsi. Attendere è dedicare un ulteriore tempo a chi si aspetta, pur senza averlo vicino: lo si immagina.

Ho sempre amato attendere, ancor più che catturare il piacere, pur essendo io un'istintiva pura.

Beh, poi ho sempre amato attendere un viaggio, un premio, una gara, un treno, perchè tutto torna a chi sa aspettare, e il futuro gli apre sempre la porta.




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Anna Giunchi la maratoneta

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