Anna Giunchi Blog Personale


domenica 29 giugno 2025

Splendida Toscana, tra Pistoia e un pò più su


Era un mese che non facevo gare, e devo dire che, prima di questo appuntamento, ero un pò agitata.
Purtroppo la brutta notizia della scomparsa di Nerio, Presidente con cui ho condiviso tantissimi momenti di sport e sincera amicizia, mi ha scosso moltissimo.
Mi è dispiaciuto perdere i contatti negli anni, ma sono sempre dell'idea che i ricordi legati a momenti belli e di condivisione debbano essere conservati come un piccolo tesoro in una teca. Le nostre chiacchierate a casa, i pranzi insieme, le telefonate e le trasferte in giro per l'Italia saranno sempre nel mio cuore. Nerio mi mancherà.


Oggi ho corso, e sono arrivata in cima con la presenza del suo pensiero.

In prospettiva Bormio-Stelvio e Mezza di Bogotà, ho deciso di ripresentarmi alla Pistoia-San Marcello dopo 12 anni. 30km ben noti, con 8km che ti portano a 770 di dislivello, per poi scendere e risalire. Un lavoro mentale che mi sarebbe servito per i 21 in totale salita del Passo dello Stelvio.
In primo luogo temevo le alte temperature e mi immaginavo a camminare gli ultimi km, dal momento che non corro più di 18km a seduta di allenamento.
E invece è andata bene, sopratutto la salita fino alle Piastre: ho corso mantenendo il mio passo, imponendomi di stare sempre sottosoglia. Ho iniziato a "soffrire" dal 22esimo, quando ho corso in un tratto di sterrato e ho terminato con i 5km di discesa fino a San Marcello.
L'arrivo dopo una fatica è sempre emozionante: il caldo c'era e siamo partiti con 27 gradi a Pistoia...penso che la temperatura media sia stata oltre i 32 gradi, durante tutta la gara.
Beh, quando si ha un obiettivo, i km si fanno, e prendo questa prova come un piccolo traguardo personale.
La Toscana è bellissima e l'organizzazione è stata impeccabile.
Ho incontrato tante belle persone, ed è questa la più bella medaglia che attacco al cuore.





 

venerdì 20 giugno 2025

Estate in direzione Montagna


Un mese di stop dalle gare era assolutamente necessario, anche perchè dovevo recuperare un lieve fastidio ai femorali, che sta piano piano rientrando.

Così, dopo la Cortina-Dobbiaco e un pò di allenamento in Vipiteno, mi sono programmata una bella preparazione con allenamenti specifici in pista, ripetute in salita e tonificazione generale.

Il programma estivo prevede delle gare molto allietanti, tutte in montagna: 

-Pistoia-San Marcello; gara da me corsa nel 2013. Sono 30 km non facili, che ricordo con molto piacere, seppur sotto una calura non da poco. Pistoia è una bellissima città e partirò proprio dal centro storico. 

So che fino alle Piastre si faceva una gran fatica, poi si riscendeva e si risaliva...insomma, una avventura faticosa, come piace a me.

Due settimane dopo, finalmente, correrò una gara da me molto bramata: la Re Stelvio Mapei, con 21km di salita da Bormio, seguendo tutto il passo dello Stelvio. Il dislivello è di oltre 1800 mt e il difficile, penso, sarà il cambiamento di quota per quando si salirà a 2757 metri. Penso che il panorama sarà fantastico.

L'ultima mia tappa sarà la Media Maratona di Bogotà, con vacanza colombiana annessa. Anche in questa occasione avrò una quota di 2670 metri slm.

Ad agosto tornerò a prepararmi senza gareggiare, con soggiorno a Livigno.

Un programma che mette in primo piano l'ambiente e il legame con esso, con una interruzione dai miei frequenti itinerari romani, nonostante la bella amicizia che si è sempre mantenuta con gli amici della mia bellissima società dell'Esercito e il gruppo di Lbm, che hanno trovato ogni volta prezioso tempo per me. Tornerò anche da voi. 

Mi godo anche la mia Cervia, che in estate esplode di vita: sto anche frequentando un ciclo di cure termali, per sistemare problemi bronchiali, e per correre meglio.

Che dire...sto mettendo in primo piano me stessa, e forse non è poi così sbagliato. Si parte per le vacanze sportive: è la mia maniera per rilassarmi. Di vie migliori non ne ho.

martedì 3 giugno 2025

Cortina, Dobbiaco e Vipiteno!


La Cortina Dobbiaco è una gara unica.

Ultimamente non ne azzecco più una edizione, perché arrivo a giugno satura di gare mirate più verso la qualità e quando mi ritrovo a riprendere con la quantità sono ancora un pò sottotono.
Diciamo che sono lontani i tempi in cui la chiudevo in 2h15, aprendo una stagione di "gloriose" gare in montagna.
Tuttavia è un appuntamento al quale non voglio mai mancare, perché è unico.
Unico perché mi apre ad una estate montanara, buttandomi in un percorso del tutto meraviglioso, a detta di tutti coloro che vi partecipano.
Certo, soffro sempre la differenza di altitudine rispetto al mare, ma mi organizzo ovviando ad essa con un calo di ritmo.
La gara, negli ultimi anni, è resa più dura dalle temperature (26 gradi quest'anno) ma si affronta, perché rivedere il lago di misurina, le Tre Cime di Lavaredo, il lago di Dobbiaco e il tifo all'arrivo fa passare alle spalle ogni insicurezza.
Sto combattendo con una contrattura da circa due mesi, zona Ischio crurali, e purtroppo mi ha impedito una buona ampiezza del passo. Doleva sopratutto in discesa, al momento dell'appoggio.
Ora mi metto in testa di recuperare, con calma, aspettando che passi per via naturale.
Dopo questa bellissima esperienza, con un crono uguale a quello del 2024, ho trascorso tre giorni in Vipiteno, tra passeggiate, corse (lente) sulla ciclabile verso Colle Isarco e riflessioni...


Cos'è l'adattamento, tanto amato da noi psicologi?
È una forma di intelligenza molto produttiva, qualora sia maturata da consapevolezza. 
Ci si può adattare a livello fisiologico alla quota, ad esempio, ma adattarsi ad usi e costumi di un posto è una forma consapevole di intelligenza.
Adattarsi spesso vuol dire accettare, sopportare, convivere, senza lasciarsi andare a giudizi e critiche.
Chi viaggia si adatta e sa cosa vuol dire rispettare usanze, contesti e dignità.
Adattarsi vuol dire prendere i rapporti umani con la dovuta consapevolezza, sapendo che spesso sono dettati da circostanze quali: lavoro, interessi e comunanza. Si sa che i contesti potrebbero chiuderli o metterli in stand bye, quando i piani non vanno proprio nell'incastro dovuto.
Io sono pronta ad un nuovo adattamento perché ogni vero atleta, ogni viaggiatore del mondo deve sapersi adattare.
Tutto ciò che lascio, tutto ciò che ho preso, mi fa essere presente in ogni luogo, nella gente del posto.
Chi mi conosce sa.



Anna Giunchi la maratoneta

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