Anna Giunchi Blog Personale


lunedì 3 aprile 2023

Io, tra le montagne ed altro


Mi sto riavvicinando alla montagna, un passo alla volta, iniziando da un percorso trail di 23km da Porto Fuori, fino a Classe e Lido di Dante (zone del tutto prive di montagna, ma non di sterrato), per poi passare ad una seria escursione di 14km in zona Bagno di Romagna, passo dei Mandrioli, e per chiudere, ieri, con 22km di trail decisamente tosto, seppur bellissimo, in zona Sogliano, Monte Codruzzo. 1000 mt di dislivello.

L'obiettivo è la Cortina-Dobbiaco, 30km a me ben noti, che non percorro da due anni.
Mi rendo conto di essere meno allenata alla resistenza e cerco di colmare questo "problema" correndo più km alla domenica.
Il ginocchio mi da sempre meno noia, seppur si necessiti ancora di un lavoro di forza specifica per compensare la differenza con il destro.
Sono contenta di molte cose, tra le quali aver ripreso a fare trekking in montagna e, soprattutto, a correre un trail. La paura verso qualche dolore improvviso è rimasta in me per molto tempo, reduce da quell'infortunio di settembre 2021.
Beh, penso che si possa aver paura solo di ciò che non si conosce. Sto riprendendo a correre con regolarità, nonostante fastidiosi problemi tendinei, mi rimetto in gioco, pianifico, spero.
Continuo ad alimentare quella che è la mia vera passione e mi rendo conto che mi rende viva, completa.
L'emozione nel correre ancora un trail, pur lamentandomi per il guadare, per qualche discesa noiosa e altre dinamiche scomode ad una regolarista come me, è stata accecante. Ho conosciuto gente durante il percorso, cosa che mai avrei voluto fare fino a poco tempo fa, troppo presa dal competere con un cronometro.
Ora ho bisogno di riposo e recupero da tutto ciò che mi incastra in una routine: ho bisogno dei miei weekend sportivi per dare una svolta a tutto cio' che ormai mi annoia e mi circola attorno in moto perpetuo. Forse ho dato anche valore alla gente sbagliata.


Tante cose sono cambiate in me.
Ascolto tutti e parlo con pochi. Non scelgo le persone, mi faccio scegliere. Fatico a dare fiducia.
Mi prendo i miei tempi ed i miei spazi. Non calcolo nulla, neppure prevedo. Mi lascio cullare dall'ascolto della natura, dal ritmo della corsa, dai panorami che mi circondano. E mi va bene così.

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Anna Giunchi la maratoneta

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