Anna Giunchi Blog Personale


mercoledì 3 marzo 2021

Arancione scuro e il Cross mai fatto...

La situazione pandemica non è affatto rassicurante e fa un forte effetto pensare che sia già passato un anno. Eppure le tensioni, i timori non sono affatto diminuiti e, del resto, non si è ancora riusciti ad abituarsi ad essi. Non siamo usciti da questo incubo.

Il nostro sfogo quotidiano, lo sport, ci permette di vivere dei momenti di parentesi serena...e guai se esso non ci fosse. Io corro tutti i giorni, mi diverto come non mai e ricomincio, piano piano, a stare bene. Ho sofferto un pò il freddo invernale dopo tre anni di miti inverni romani, ma ormai, o almeno così pare, ci siamo lasciati alle spalle anche l'inverno di nebbia e gelo, durato ben poco.

Mi sono allenata per un cross rinviato tre volte, Ippodromo di Ravenna, un pò amareggiata per i miei giovani allievi che aspettavano con ansia questa esperienza. A tutto c'è rimedio e nessuno toglierà loro i propri sogni. Il lavoro per me è fonte di continua scoperta: sia a scuola, dove ogni giorno ricevo qualcosa, sia al campo di atletica. Il campo mi ha portato una grossa sorpresa: ottanta iscritti nel settore giovanile, mai successo nella storia del Comune di Cervia. E sono veramente soddisfatta del fatto che molti allievi vengano ad "assaggiare" l'atletica spinti dai compagni che già si allenano e che decidano non solo di iscriversi al corso, ma di partecipare agli allenamenti anche sotto pioggia e vento. Non solo ragazzi, ma anche adulti: un gruppo che è una squadra.

Mi rivedo un anno fa, mi vedo oggi. Vedo la fiducia attorno a me, vedo bambini felici e genitori collaborativi. Vedo un campo di atletica che posso abbellire creando circuiti, percorsi di cross...un campo in cui i ragazzi stanno provando tutte le discipline. Vedo una iscrizione alla Fidal ripresa dopo il mio allontanamento, con una volontà nel far crescere una realtà in un territorio che aspetta solamente di essere scoperto. Mi vedo allo specchio e mi vedo rinata.

E ci pensavo questa mattina, dopo 22 km "felici"...forse ho sconfitto una malattia autoimmune, o forse l'ho solo messa a tacere, insieme a quelle poche voci stonate che non hanno mai creduto in me.

Io credo in me stessa e, come è ben chiaro, credere è un bel passo per raggiungere la meta.



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Anna Giunchi la maratoneta

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