Anna Giunchi Blog Personale


domenica 29 giugno 2025

Splendida Toscana, tra Pistoia e un pò più su


Era un mese che non facevo gare, e devo dire che, prima di questo appuntamento, ero un pò agitata.
Purtroppo la brutta notizia della scomparsa di Nerio, Presidente con cui ho condiviso tantissimi momenti di sport e sincera amicizia, mi ha scosso moltissimo.
Mi è dispiaciuto perdere i contatti negli anni, ma sono sempre dell'idea che i ricordi legati a momenti belli e di condivisione debbano essere conservati come un piccolo tesoro in una teca. Le nostre chiacchierate a casa, i pranzi insieme, le telefonate e le trasferte in giro per l'Italia saranno sempre nel mio cuore. Nerio mi mancherà.


Oggi ho corso, e sono arrivata in cima con la presenza del suo pensiero.

In prospettiva Bormio-Stelvio e Mezza di Bogotà, ho deciso di ripresentarmi alla Pistoia-San Marcello dopo 12 anni. 30km ben noti, con 8km che ti portano a 770 di dislivello, per poi scendere e risalire. Un lavoro mentale che mi sarebbe servito per i 21 in totale salita del Passo dello Stelvio.
In primo luogo temevo le alte temperature e mi immaginavo a camminare gli ultimi km, dal momento che non corro più di 18km a seduta di allenamento.
E invece è andata bene, sopratutto la salita fino alle Piastre: ho corso mantenendo il mio passo, imponendomi di stare sempre sottosoglia. Ho iniziato a "soffrire" dal 22esimo, quando ho corso in un tratto di sterrato e ho terminato con i 5km di discesa fino a San Marcello.
L'arrivo dopo una fatica è sempre emozionante: il caldo c'era e siamo partiti con 27 gradi a Pistoia...penso che la temperatura media sia stata oltre i 32 gradi, durante tutta la gara.
Beh, quando si ha un obiettivo, i km si fanno, e prendo questa prova come un piccolo traguardo personale.
La Toscana è bellissima e l'organizzazione è stata impeccabile.
Ho incontrato tante belle persone, ed è questa la più bella medaglia che attacco al cuore.





 

venerdì 20 giugno 2025

Estate in direzione Montagna


Un mese di stop dalle gare era assolutamente necessario, anche perchè dovevo recuperare un lieve fastidio ai femorali, che sta piano piano rientrando.

Così, dopo la Cortina-Dobbiaco e un pò di allenamento in Vipiteno, mi sono programmata una bella preparazione con allenamenti specifici in pista, ripetute in salita e tonificazione generale.

Il programma estivo prevede delle gare molto allietanti, tutte in montagna: 

-Pistoia-San Marcello; gara da me corsa nel 2013. Sono 30 km non facili, che ricordo con molto piacere, seppur sotto una calura non da poco. Pistoia è una bellissima città e partirò proprio dal centro storico. 

So che fino alle Piastre si faceva una gran fatica, poi si riscendeva e si risaliva...insomma, una avventura faticosa, come piace a me.

Due settimane dopo, finalmente, correrò una gara da me molto bramata: la Re Stelvio Mapei, con 21km di salita da Bormio, seguendo tutto il passo dello Stelvio. Il dislivello è di oltre 1800 mt e il difficile, penso, sarà il cambiamento di quota per quando si salirà a 2757 metri. Penso che il panorama sarà fantastico.

L'ultima mia tappa sarà la Media Maratona di Bogotà, con vacanza colombiana annessa. Anche in questa occasione avrò una quota di 2670 metri slm.

Ad agosto tornerò a prepararmi senza gareggiare, con soggiorno a Livigno.

Un programma che mette in primo piano l'ambiente e il legame con esso, con una interruzione dai miei frequenti itinerari romani, nonostante la bella amicizia che si è sempre mantenuta con gli amici della mia bellissima società dell'Esercito e il gruppo di Lbm, che hanno trovato ogni volta prezioso tempo per me. Tornerò anche da voi. 

Mi godo anche la mia Cervia, che in estate esplode di vita: sto anche frequentando un ciclo di cure termali, per sistemare problemi bronchiali, e per correre meglio.

Che dire...sto mettendo in primo piano me stessa, e forse non è poi così sbagliato. Si parte per le vacanze sportive: è la mia maniera per rilassarmi. Di vie migliori non ne ho.

martedì 3 giugno 2025

Cortina, Dobbiaco e Vipiteno!


La Cortina Dobbiaco è una gara unica.

Ultimamente non ne azzecco più una edizione, perché arrivo a giugno satura di gare mirate più verso la qualità e quando mi ritrovo a riprendere con la quantità sono ancora un pò sottotono.
Diciamo che sono lontani i tempi in cui la chiudevo in 2h15, aprendo una stagione di "gloriose" gare in montagna.
Tuttavia è un appuntamento al quale non voglio mai mancare, perché è unico.
Unico perché mi apre ad una estate montanara, buttandomi in un percorso del tutto meraviglioso, a detta di tutti coloro che vi partecipano.
Certo, soffro sempre la differenza di altitudine rispetto al mare, ma mi organizzo ovviando ad essa con un calo di ritmo.
La gara, negli ultimi anni, è resa più dura dalle temperature (26 gradi quest'anno) ma si affronta, perché rivedere il lago di misurina, le Tre Cime di Lavaredo, il lago di Dobbiaco e il tifo all'arrivo fa passare alle spalle ogni insicurezza.
Sto combattendo con una contrattura da circa due mesi, zona Ischio crurali, e purtroppo mi ha impedito una buona ampiezza del passo. Doleva sopratutto in discesa, al momento dell'appoggio.
Ora mi metto in testa di recuperare, con calma, aspettando che passi per via naturale.
Dopo questa bellissima esperienza, con un crono uguale a quello del 2024, ho trascorso tre giorni in Vipiteno, tra passeggiate, corse (lente) sulla ciclabile verso Colle Isarco e riflessioni...


Cos'è l'adattamento, tanto amato da noi psicologi?
È una forma di intelligenza molto produttiva, qualora sia maturata da consapevolezza. 
Ci si può adattare a livello fisiologico alla quota, ad esempio, ma adattarsi ad usi e costumi di un posto è una forma consapevole di intelligenza.
Adattarsi spesso vuol dire accettare, sopportare, convivere, senza lasciarsi andare a giudizi e critiche.
Chi viaggia si adatta e sa cosa vuol dire rispettare usanze, contesti e dignità.
Adattarsi vuol dire prendere i rapporti umani con la dovuta consapevolezza, sapendo che spesso sono dettati da circostanze quali: lavoro, interessi e comunanza. Si sa che i contesti potrebbero chiuderli o metterli in stand bye, quando i piani non vanno proprio nell'incastro dovuto.
Io sono pronta ad un nuovo adattamento perché ogni vero atleta, ogni viaggiatore del mondo deve sapersi adattare.
Tutto ciò che lascio, tutto ciò che ho preso, mi fa essere presente in ogni luogo, nella gente del posto.
Chi mi conosce sa.



domenica 18 maggio 2025

(En)Joy Run!




È da un paio di settimane in cui mi sento "in rimonta" e mi appresto a fare il solito bilancio annuale sul mio fisico.

Ho due picchi di forma: uno che inizia da metà ottobre fino a novembre e un altro che prende slancio da marzo, fino a metà aprile.

Diciamo che poi "sopravvivo" fino a giugno, ma per la verità sento che la qualità e la forza di spinta rende particolarmente in quei periodi, che alleno appositamente con sedute specifiche.

Con giugno riparte il mio lavoro di fondo, con diverse sedute di forza, per beneficiarne ad ottobre, quando ho le gare più importanti.

A giugno ricorrero' la Cortina Dobbiaco, per poi mantenere la preparazione montanara, che avrà il culmine con la mezza Maratona di Bogotà, a 2650 mt sul livello del mare.

Ho avuto un unico intoppo, da metà aprile fino a questi giorni, caratterizzato da una bronchite e conseguente indebolimento.

Tutt'ora le mie gambe risentono dei lavori di forza fatti nei 4 giorni a Buccino, che daranno riscontro positivo a breve.

Sono contenta di come è andato questo anno agonistico.

Oggi, dopo una Race for the Cure assai sofferta, tolto quasi due minuti sulla 10km e corro a CastelRomano, in un percorso saliscendi ottimamente organizzato.

Certo, chiudo la gara ad un ritmo che fino a qualche mese fa era un mio passaggio in mezza, ma prendo come scusante il percorso e una temperatura già piuttosto calda.

Sono comunque molto soddisfatta della mia gara: ricordo a me stessa che l'anno scorso, in questo periodo, andavo peggio.

Ho passato una bellissima giornata con la mia società, che non frequentavo da molto tempo, e mi sono divertita anche a visitare l'outlet di Castel Romano.

La gara, joy Run, omologata fidal, è stata ottimamente organizzata dagli amici di LBM, e ha potuto contare sulla presenza di Andy Diaz, campione mondiale indoor di salto triplo, e l'allenatore Fabrizio Donato, anch'esso grandissimo triplista.

Mi aspetta ora un periodo di pausa romana, con non poca nostalgia.

Mi dedicherò ora al riposo e alla montagna, privilegiando allenamenti al fresco.

So che la Capitale aspetterà che le corra ancora incontro...e tornerò.







domenica 11 maggio 2025

Keep Running for Hope






Non so il motivo per cui abbia corso concludendo con una prestazione pessima sui 10km.
Al mattino, nonostante un weekend alquanto trafelato (soggiornavo in un albergo a Mostacciano, non del tutto comodo da raggiungere, considerando che si partiva da Bocca della verità), avevo voglia di correre.
Certo, correre in mezzo a 6000 persone non è come farlo in mezzo a 200, ma non posso imputare la mia prestazione ad altri fattori se non ad un periodo di calo fisico, in seguito alla mia influenza di tempo fa, seguita ad un allenamento fatto di 4 giorni di salite e collinari. Gambe pesanti.
Potevo farci ben poco, ahimè, quando sentivo che non spingevo a modo e che il fastidio al gluteo, accentuatosi con la gara di Lugo, continuava a tediarmi.
Sapevo che il percorso non era facile, con il tracciato sui sampietrini, tre salite, tra cui quella di Colle Oppio, ma non lo ho reputato tanto diverso da quello della We Run Rome, in cui ho fatto un minuto meglio.
Sicuramente le 10 non sono un mio orario di corsa, abituata a correre alle 6, ma ho tempo per recuperare e per tirare un sospiro da qui alla Cortina-Dobbiaco.
Ci sono voluta essere, per ricordi e valori che questa gara porta con sé.
La vidi nascere, quando me ne parlava la piccola Flaminia, mia allieva al Tennis del Foro Italico, invitandomi a correre la gara organizzata dal padre.
Da allora questa manifestazione ne ha fatta di strada, portandosi a vera e propria promotrice delle attività volte alla tutela della salute.
Moltissimi stand con attività di screening, diverse conferenze a tema salute pubblica, nonché attività sportive per ragazzi (e adulti) organizzate dalle Federazioni, promozione e conoscenza del ruolo delle forze armate e tanto di meglio ci possa essere.
Visitare il Villaggio della Salute è stato un enorme piacere.
L'evento ha coinvolto tantissime persone e a fine gara, mi sono sdraiata a Circo Massimo per osservare questa bellissima festa.
La prossima settimana correrò l'ultima gara a Roma, per poi concentrarmi esclusivamente sugli allenamenti in montagna, con obiettivo acclimatamento prima di andare in Colombia per la mezza di Bogotà.
Ho tanti obiettivi avanti a me, e non nascondo di avere riflettuto sulla mia condizione dell'anno scorso.
Ora sono molto, molto più serena.
La più bella vittoria è proprio questa: lasciarsi alle spalle periodi difficili, senza rimuoverli, ma tenendoli in richiamo qualora ci si lasciasse andare a pensieri troppo superficiali...
Sono fortunata, e me lo ripeto spesso...
 

domenica 4 maggio 2025

Lugo: scoperta di 21km




Ho riscoperto Lugo, la sua piazza, il suo centro storico e i suoi bellissimi parchi.

Ed è stata una piacevolissima scoperta: spesso mi trovo a non perlustrare abbastanza il mio bellissimo territorio, e grazie alle gare, ogni volta trovo sempre qualche elemento che mi arricchisce. La Romagna è bella, e non me lo ripeto spesso.

La gara di 21 km, Lugo Run, è stata organizzata benissimo, con una piazza abbellita in maniera impeccabile, la musica di radio Bruno, tantissimi partecipanti tra la stracittadina e la competitiva. Immancabile il personale della Protezione civile, sempre sul pezzo, con cui abbiamo spesso collaborato anche noi della sezione di Cervia.

Volontari gentilissimi ai ristori, amici che ho rivisto con piacere, come Paola e Tamara.

Bello rivedere la mia terra gioiosa e con voglia di accogliere, soprattutto in questi territori che hanno ancora qualche segno di sofferenza sulla pelle.

Oggi, con i primi caldi primaverili, abbiamo goduto di una splendida giornata di festa. Correre per me è sempre sinonimo di socializzazione e festa, anche se tendo ad essere parecchio taciturna, prima degli eventi.

Ho corso in 1h39, arrivando ottava, soddisfatta comunque di una forma che sta tornando, con i suoi tempi fisiologici.

Ho messo in cantiere 21 km prima della Cortina-Dobbiaco e di qualche giorno in SudTirolo, come puro relax prima della mia meta colombiana: Bogotà. 

La prossima settimana tornerò a Roma per la Race for The Cure. Appuntamento immancabile, prima delle ultime gare della stagione. L'estate è alle porte, e le aprirò presto le braccia.

venerdì 2 maggio 2025

Dal castello di Volcei alle Mura di Ferrara



Dopo una 5 giorni di completo relax a Buccino, sono tornata in gara a Ferrara, 11.2km, giro delle Mura.

Venivo quindi da un periodo dedicato agli allenamenti in salita, fatto anche della riscoperta di amici a 700km di distanza, che mi hanno accolto e fatto stare bene.
Bellissimo iniziare la giornata con lo scorcio panoramico che offre la strada che porta a Romagnano al Monte: vedevo quelle meravigliose colline lucane, che richiamavano alla mia mente un desiderio di pace con la natura.
Ho visto, grazie ad i miei amici, la pista di atletica di San Gregorio Magno, il paese fantasma di Romagnano al Monte, il bellissimo ponte che collega la Basilicata alla Campania, le grotte di Pertosa. E, soprattutto, ho mangiato insieme a persone che ormai sono conoscenze di sempre.
Dopo questo itineriario campano, che ha toccato anche Salerno e Napoli, sono rientrata con un pò di malinconia, portandomi a casa una fastidiosa bronchite.
Dopo circa tre settimane, quindi, ho gareggiato a Ferrara per una gara bellissima, adiacente a quelle mura storiche che rendono Ferrara un capolavoro medievale.
Non del tutto soddisfatta della mia gara, noto però di essermi migliorata di 8 secondi al km rispetto al 2024, per un totale di oltre 1 minuto e mezzo di gara. Rifletto su come stessi nel 2024, al punto da dire a me stessa che corsi bene.
Avevo superato delle preoccupazioni che per me sarebbero state determinanti e, ora che quel periodo nero è alle spalle, mi stupisce l'esser completamente assorta nella "prestazione agonistica" pur sapendo che, senza la serenità di base per le cose che veramente contano, tutto il resto è nulla.
Ed è per questo che, in questo momento, apprezzo ancora di più la splendida giornata di ieri.
Sono in ripresa fisica e mi darò del tempo.
Il tempo va aspettato, mai sprecato...è prezioso ed è cucito su misura per noi: sta proprio a noi stessi decidere cosa farne..




 

domenica 13 aprile 2025

Appia Run 2025: Spettacolo Puro


Ogni volta dico a me stessa: "Faccio l'ultima gara, poi recupero e riparto!"

E della Appia Run avevo detto che, per qualche settimana, sarebbe stata l'ultima gara, soprattutto perché il lavoro, tra scuola e campo, mi sta stancando molto, pur piacendomi.
E invece, dopo aver visto il risultato di oggi, mi mordo un pò la lingua. Come riscontro cronometrico avevo l' 1h01 dei 13 km del 2024. Quest'anno, con 4, o poco meno km in più, ho concluso in 1h14.51, in un percorso più complesso, caratterizzato da maggiori pendenze. Sono quindi contentissima del mio piazzamento assoluto e del primo di categoria, in una delle gare più belle che esista, su 5 pavimentazioni differenti.
Una organizzazione eccellente che ha gestito ben 8000 atleti, ai quali vanno aggiunti i non competitivi della 16 e della 9 km.
Malgrado un raffreddamento, stavo decisamente bene e sono arrivata in progressione, con una gran carica.
Mi sono tenuta il passaggio di 22'10 sui 5 km, caratterizzati già dai sampietrini.
Una gara, scrivevo, impegnativa, unica, bellissima, che quest'anno ci ha permesso, allo stesso prezzo, di correre addirittura 4km in più.
Una sorpresa graditissima, soprattutto per me, che amo correre tanti km.
Weekend Romano in occasione del mio compleanno, nel quale ho ritrovato la mia città, chi avrò sempre al mio fianco, i miei luoghi di sempre. Con il tempo si sceglie, si ragiona, si diviene più razionali.
La mia squadra era presente con tantissimi atleti e per me è stata una occasione unica per ritrovare delle bellissime persone, che mi valorizzano, mi portano rispetto e, spero, mi vogliono bene.
Ogni volta che torno da una esperienza di Fatica mi sento più fiera, più forte, più serena.
Appia Run 2025 andata: abbiamo ancora tante edizioni da lasciarci alle spalle.





domenica 6 aprile 2025

Su e giù per i Colli...



Bologna per me è sempre significata tanto.

Associata a studi, amicizie, conoscenze, legami affettivi...diciamo che la vedo dentro al concetto espanso di "casa", un pò per la vicinanza kilometrica, un pò per tutti i rapporti che ancora coltivo in questa città.
In mattinata la Freccia mi ha portato in città in 35 minuti e, grazie a Katia, Rachel, Ketty sono riuscita ad arrivare in zona partenza di una gara che corsi ben 12 anni fa...e grazie a loro sono anche riuscita a tornare a casa.
Partenza Parco Cavaioni, 23 km e 400mt tra i colli in zona Casaglia.
Discesa di 7km, poi risalita da via del Genio, e ancora interminabili corse panoramiche nelle quali non si assaggia un solo cm di pianura.
Al di là del risultato più che positivo, ho pagato l'essere assolutamente a corto di collinari, che in verità sono gli allenamenti che più amo in assoluto...assaggio qualche salita quando mi reco a Roma, ma non ho più alcuna continuità con gli allenamenti che facevo anni fa.
Metto in cantiere un allenamento utilissimo in vista della Cortina Dobbiaco, immersa in una location veramente spettacolare.
La giornata, minacciata da tempo orribile, ci ha permesso di goderci un discreto caldo primaverile...il brutto è venuto molto dopo.
A questa città devo molto, perché è sempre stata per me un punto di partenza, e mai di arrivo, una amica da andare spesso a trovare.


Bologna è quel punto di congiunzione con cui mi affronto sempre quando sono in giro per l'Italia ed il mondo.
Bologna, dicevo, è mia amica: mi ha visto in diversi stadi nei miei passaggi di crescita.
È il riferimento che annoto a tutti coloro che mi chiedono da dove io venga, perché Bologna è conosciuta da tutti.
È dotta, allegra, artistica,simpatica.
Tornerò a dedicarle il tempo che merita, e sarà lì ad aspettarmi.

domenica 30 marzo 2025

Tra Cervia e Latina, Adriatico e Tirreno





Non mi lascio sfuggire una mezza, seppur avverta che il picco di forma fosse stato nel periodo della Roma-Ostia.

Ho corso a Forlì, ritrovando un buon 1h34.31.

A Cervia, una settimana dopo la Maratona di Roma, avevo l'intenzione di migliorare un pò, consapevole del rischio causato dal vento e di alcuni cambi di direzione...concludo in 1h34.24, con quarta posizione assoluta e prima di categoria. Dalla mia parte ho avuto di sicuro la comodità della location e la "carica emotiva" data dal correre in casa.

Mi accorgo di esser partita un pò forte, ma questi azzardi fanno parte del gioco...

La settimana dopo mi avrebbe aspettato Latina...e il cambio dell'ora...30 marzo 2025.

Avevo previsto una giornata piuttosto impegnativa, e lo diceva anche il Garmin di Domenico, in una simpatica schermata...eppure, è venuta fuori un'ottima prestazione sui 21km, in un percorso più impegnativo di quelli di Cervia e Forlì. 1h35.42.

A Latina, infatti, abbiamo corso su un tracciato che non ci ha risparmiato quei falsopiani che spezzano un pò il ritmo. Siamo partiti dalla città, per poi correre sul lungomare: bellissimo percorso. 




Avevo capito dal passaggio alle 10km (44'40) che avrei fatto una gara ad un ritmo leggermente più alto, tenendo conto che dal 16esimo ci sarebbe toccata una salita piuttosto antipatica. È da dire, però, che il clima è più secco che su da me.
Sinceramente, considerando la settimana molto impegnativa dal punto di vista lavorativo e soprattutto, le ore di sonno assai ridotte a causa del cambio orario, tutto avrei pensato meno che ad un risultato del genere.
Arrivo ancora una volta prima di categoria e sesta assoluta, in una delle mezze più partecipate d'Italia, ottimamente organizzata.
La giornata, grazie ai miei compagni di squadra, è stata molto piacevole e divertente, a partire dal viaggio, dal rientro in Cecchignola e dai prossimi appuntamenti che ci siamo dati, che sono alle porte.


Apprezzo le gare, come questa e le mie due precedenti mezze corse a Cervia e a Forlì, che risparmiano sugli ingaggi e investono sulle commissioni antidoping...egoisticamente preferisco proprio che i personaggi sospetti diano la fuga, lasciando il podio a me.
Concludo due giorni un pò troppo ristretti, che mi hanno fatto godere parzialmente della "mia" Roma e del tempo con i miei amici, ma torno a casa contenta e del tutto rilassata.
Sinceramente ci sto un pò prendendo gusto e devo un attimo pianificare qualche allenamento per aumentare il ritmo...la voglia di gareggiare è forte e ho in obiettivo la Cortina-Dobbiaco.
Saluto Latina, che mi ha visto correre diverse volte, dove ho assaggiato qualcosa di familiare e amichevole.
Sono stata bene anche oggi. È una fortuna.

mercoledì 19 marzo 2025

Maratona di Roma 2025: tra il dare e darsi...


Non ho scritto a caldo nulla sulla mia mancata conclusione della Maratona di Roma. Aspettavo di ascoltare le mie sensazioni...a freddo.

Diciamo che l'elemento positivo è stato dato dalla programmazione della settimana di scarico generata dalla vicinanza all'evento, in cui avevo ripreso un buon passo dopo la mezza di Forlì. Questa settimana mi ha consentito di svolgere allenamenti molto positivi in termini di ritmo, con l'obiettivo di portare a casa un'altra bella mezza certificata tra tre giorni.
Cosa fosse successo nella mia testa lo sapevo: convinzione di non aver terminato la gara con le mie aspettative, per cui mi sono ritirata al 16esimo km.


Partita imponendomi un ritmo lento, non sentivo quel passo su misura per me. E davanti ai miei pensieri lineari avevo posto pensieri inversi, quelli di un countdown, legato a quanti km mancassero...perché mi stavo annoiando e non mi sentivo pienamente padrona del mio corpo.
E ho ragionato di logica agonistica, fresca di memoria delle mie 3h02, chiedendomi che senso avesse soffrire per concludere una gara con tempo mediocre.
Avevo sbagliato spirito.
Perché a Roma non si corre unicamente per fare il tempo.
Si corre per ritrovare amici lungo il percorso, per godersi una città transennata solo per noi e per gli altri 29000 atleti. Si corre per aiutare chi non può, per fare una staffetta benefica con la propria squadra. Si corre tanto per fare, cercando di arrivare al traguardo mettendosi al collo una medaglia stupenda.
Che mi serva da lezione, perché io invece volevo correre pretendendo di fare un buon tempo, battagliando con il cronometro, immaginando poi di arrivare fresca al traguardo.
Nulla sarebbe stato possibile. Non avevo i lunghi, non avevo la "testa".


E dunque compio un passo indietro, proseguendo un mio percorso di velocizzazione in mezza maratona, con allenamenti più brevi e più brillanti.
Perché forse non sono ancora pronta per una Maratona, e nel mio processo di ricostruzione devo inserire ancora qualche mattonella.
Beh, non ho concluso nulla nello scorso weekend, ma sento che ho un insegnamento da trarre.
A volte si può prendere una pausa dalla ricerca della propria "perfezione", provando un divertimento fine a se stesso, e non proiettato verso un buon risultato.
La mia severa dolcezza spesso fa a pugni con due concetti divergenti.
Mi ritrovo a tratti in differenti aspetti: ora sto chiedendo, ma so che sono anche in grado di darmi.

domenica 9 marzo 2025

FORLIVESE trapiantata a Roma


Io corro con i sentimenti, me ne rendo conto: essi mi spingono come un vento a favore, come scarpe superleggere, come il caffè del primo mattino.

Nella mia città, Forlì, non sarebbe potuto essere diversamente: ho corso come non mai.
Avevo dentro di me una voglia di riscatto dalla Roma-Ostia, andata male causa infortunio da sovraccarico e, pur scombussolando un pò i miei programmi preMaratona di Roma, ho deciso di correre 21 km a buon ritmo, per svegliarmi anche in vista della 42km, che mi sta distante a solo una settimana. Ero guarita definitivamente mercoledì scorso, trattata dal bravissimo Ramilli.



Così mi sono impostata un allenamento-test giovedì, dal quale sarebbe uscita una gara a 4'30 al km, con qualche possibilità di progressione.
Il percorso, perfettamente omologato, non era dei più semplici, ma mi ha permesso di prendermi 1h34.31, tempo che non vedevo da quasi 10 anni di gara.
Arrivo 4 assoluta, sotto gli occhi dei miei genitori, che della mia vita ne hanno viste di ogni.
Siamo partiti da piazza Saffi, e già al 1 km mi sono trovata davanti alla mia parrocchia di Santa Maria del Fiore...dopo poco ero già nella mia via di casa, per poi percorrere un tratto in cui mi ero allenata proprio il giorno prima; passiamo poi per via Pelacano, davanti alla casa dei miei nonni, al loro forno, e non potevo, a questo punto, non fare vedere loro il meglio di me: la mia parte sportiva, frutto di allenamento e (tanto) sacrificio.
Passiamo per lo Scientifico, la scuola di mio fratello Daniele, ora stabilmente a Londra, e ancora passo per via Decio Raggi, che mi portava al mio circolo di tennis (strada percorsa infinite volte), per poi passare in via Campo di Marte, dove ho giocato per 6 anni a calcio nell'Olimpia Forlì, che vanta anche una stagione in B (io ero la più scarsa della squadra, ma correvo...).
Gli ultimi 2 km sono stati un pò impegnativi, tra la Orsi e Mangelli, zona Fornaci, dove lavoro' mia nonna, per poi salutare quella stazione dei treni che mi vede quasi ogni weekend...parte finale su viale Bolognesi dopo aver passato il mio Liceo, e a questo punto, da Corso Diaz, l'arrivo era quasi ad un pugno.



Leggere quel tempo, sentire la cronaca del simpaticissimo Gianni Lacerenza, che mi descrive come una "Forlivese trapiantata a Roma e in giro per l'Italia", mi rende colma di gioia.
Mi fa crescere l'autostima, quella qualità che ti spinge ad andare oltre e a non mollare, neanche quando si sta imboccando un tunnel. 
Sì, lo sport che faccio è la copia di quella che sono: uno sport che non perdona, che richiede tempo, rigore e che non ammette momenti di non devozione.
Avrei tanto da narrare su quella che sono e quella che ero, e so che ogni volta che taglio un traguardo "Quella che sono" vince.
Sì, vince su "Quella che ero", la persona che alla partenza non sa come andrà la gara e si isola da tutti, quella che non vorrebbe partire, che sa che fatichera' per arrivare al traguardo.
Io vorrei insegnare questo ai miei allievi: lo sport è divertimento, ma per divertirsi occorre la serietà, la correttezza, la lealtà, l'impegno, e non sempre è necessario il gruppo: ad un certo punto occorre fare i conti da soli.
Per divertirsi bisogna rispettare tutto quello che circonda e caratterizza un campo di gara: il pubblico, i giudici, gli avversari, il percorso, noi stessi, il nostro allenatore.
"Quella che sono" oggi ha tagliato il traguardo e si è rivista su un podio nazionale, dopo aver passato in 21km le tappe della sua vita.
Ringrazio Forlì e la corsa, per avermi donato questo stupendo spettacolo, nella mia città.
Lo spettacolo per me continua: devo crescere e divertirmi ancora.

Anna Giunchi la maratoneta

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