Anna Giunchi Blog Personale


domenica 30 settembre 2007

QUARTA ASSOLUTA ASCOLI-SAN BENEDETTO

un bel lungo, questo...

Un altro di quei week end spettacolari, a parte il risultato alla gara nella quale, peraltro, non mi sono piaciuta (avevo letteralmente il rigurgito per le salite, e mi son lamentata dal 10 km in poi, malgrado la PARADISIACA pazienza di Nicola di Latina, che mi dava il passo e mi incitava, oltre a rifornirmi (sono una Ferrari, io)).
Soggiorno in un residence che definire uno spettacolo era poco: camere cosiddette singole nelle quali poteva comodamente starci una nidiata di bambini, camere cosiddette DOPPIE entro le quali potevano starci intere squadre di calcio; colazione nel leggendario Meletti di Ascoli, che alle ore 7 e 20 era ancora rigidamente serrato (mi sono incollata alla porta come una viandante), e che mi ha costretto all'inusuale, almeno per me, colazione a base di cornetto, mancando le fette biscottate, colazione per me vitale (esso era buono, però).
Forse stamattina non andavo sciolta perchè la cena a base di spaghetti al nero di seppia e il gelato con 4 gusti cremosi alle 23 e 30 di sera non erano proprio l'alimentazione ad hoc per chi la mattina dopo avrebbe dovuto affrontare 33,250 chilometri, ma son riuscita comunque a coprirmi le spese del viaggio con 125 euro vinti...anzi, qualcosa mi è pure rimasto (GRAZIE A CENA E GELATO OFFERTI DA QUEL DI LATINA!).
La gara?Beh, diciamo che non ho proprio marciato da chi vuol fare un 3 ore in maratona, grossomodo tenevo un ritmo da 3 ore e 12, ma ho potuto vivere un'esperienza veramente suggestiva, con un percorso bellissimo, in mezzo al verde, con poche macchine e, soprattutto, in una giornata che dire SOLARE è dir poco. Non avevo tanta benzina in corpo e ho corso con delle scarpe distrutte (ho avuto un ripensamento la mattina causato dalla fascite e non ho messo le leggere; non mi ero portata dietro le scarpe da lungo, bensì solo un paio di Mizuno che comprai 2 anni fa, destinate attualmente a qualche camminata nei centri commerciali), che per di più mi hanno fatto venire la bellezza di tre vesciche, TRE, che hanno colorato di sangue i miei poveri calzini, a partire dal terzo km. Ho sofferto, e ad ogni km che mi tiravo alle spalle mi chiedevo quanti strati di pelle avrei consumato e proprio stasera mi rendo conto che ne ho consumati parecchi. Ho dei piedi che fan proprio schifo.
Domani provo a vendere ad EZIO delle tagliatelle e del vino, così tiro su qualche altro spicciolo.
E ancora una volta i Runners Latina, Claudio e Nicola, hanno incrementato le loro performance e sono andati lisci come l'olio (2h 15 e 2h 29, son già pronti per New York) : un grazie per avermi sostenuto e, soprattutto, per avermi fatto divertire. Correre vuol dire anche questo ed io, troppo spesso, me lo dimentico.

4 commenti:

Mauro ha detto...

Ciao, scusa se approfitto del tuo spazio ma ho già letto su maratoneti.com che hai sofferto di fascite e l'hai curata praticando 2 fori nel piede. Ora nel tuo ultimo post fai ancora accenno alla fascite. Ne soffri ancora? Siccome anch'io ne soffro ormai da Aprile vorrei avere qualche consiglio. Sono stato fermo per un pò, ho messo il ghiaccio, e la situazione è migliorata nel senso che adesso anche se con un pò di fastidio riesco a correre. Ma dopo la corsa il dolore si ripresenta puntuale. Cosa posso fare? Qualcuno consiglia le talloniere in silicone. Secondo te possono servire? Grazie x l'attenzione e complimenti x le tue gare. Ciao Mauro.

Anna LA MARATONETA ha detto...

Purtroppo ne soffro ancora, soprattutto quando uso le scarpe leggere. Ho tratto molto beneficio da due sedute di fisioterapia a Roma: in una mi hanno letteralmente forato alcuni punti del piede con una matita, facendomi passare il dolore quasi all'istante, in un'altra mi hanno siringato nel piede dell'ossigeno. Adesso vado benino, ma evito di correre in pista, cambio scarpe ogni 2 mesi e, soprattutto, faccio tantissimo stretching per la pianta del piede (sedendomi sulla punta dei piedi, ad esempio, e appoggiandomi al muro).
Ho usato anch'io, per un pò, le talloniere al silicone ma, più che per la fascite, servono per la spina calcaneare, la tallonite, insomma. La nostra infiammazione, invece, riguarda fasci muscolari.
Ogni sera, comunque, metto il ghiaccio, così come dopo ogni gara.
So bene che ci vorrebbe il riposo, ma io non mi posso fermare!!

Mauro ha detto...

Grazie dei preziosi consigli: continuerò con il ghiaccio e farò un pò di stretching, anche se ho l'impressione che dovrò imparare a conviverci con questa fascite perchè come dicevi giustamente tu non possiamo assolutamente fermarci.

Anna LA MARATONETA ha detto...

altro consiglio: correre a piedi scalzi sulla sabbia, e sullo sterrato, piuttosto che sempre sull'asfalto

Anna Giunchi la maratoneta

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