Anna Giunchi Blog Personale


martedì 11 settembre 2007

UNA DOMENICA COSI'..NON LA POTRO' DIMENTICARE

A tutti sarà capitato di trovarsi un pò in crisi riguardo al modo di organizzarsi il week-end: cosa posso fare?Si può fare tanto, eppure il più delle volte si è talmente confusi dalle numerose possibilità che si arriva a domenica sera senza aver concluso un bel niente...

Io, domenica 5 agosto 2007, ho deciso di arrivare in cima al Monte Carpegna (provincia di Pesaro e Urbino). Per chi non lo conosce, è un monte che arriva a 1400 metri di altezza,insomma, proprio basso non è. Cosa ci sia di vero non lo so, ma la gara in questione prevedeva 15,5 km su un dislivello di circa 1300 metri.

Arrivo sul posto in anticipo (sveglia alle 6 e mezzo), dopo aver assaporato una coda di esodo estivo in autostrada, e inizio a scaldarmi. "Chi vuoi che arrivi fin quassù per correre?"...Non lo avessi mai pensato!Eravamo veramente in tanti, accolti dalla piazzetta del paese, dove volontari e organizzatori si son dati un bel da fare per rendere la manifestazione il più piacevole possibile, e così è stato. Ma veniamo alla gara! Premetto che le maglie dei partecipanti mi mettevano un pò paura, dato che riportavano scritte quali "100 km del passatore", "Rimini 100 km extreme", e robe simili. Insomma, la mia canotta Edera atletica Forlì faceva subito pensare al che ci facevo io, uscita da tre mesi di pista tra 1500, 3000 e 5000, in mezzo a tutti quegli stakanovisti?!

E la gara ha dunque inizio: dopo 300 metri ecco la prima salita (la gara prevedeva 7,5 km in salita e 7,5km in una discesa SPARATA), con le prime persone che mollavano e iniziavano a camminare. Imposto la mia corsa regolare, spingendo molto sugli avampiedi come mi sta insegnando il tecnico Derris e a poco a poco inizio a salire. Mi corre a fianco gente che ansima, a volte arrivano ciclisti che dalla pendenza si alzano sui pedali e barcollano...si supera un tornante, poi ne arriva un altro più duro, poi un altro ancora più duro, vien meno l'ossigeno...Non so a cosa pensavo, mi ricordo però che al 4 km mi son chiesta come sarebbero stati gli altri 3...duri, molto duri!E sali, e sali, mi sentivo un pò come Pantani, finchè si incomincia a vedere una vetta, finchè non passo sotto quell'insegna, bellissima, con scritto "Gran premio della montagna", atta a segnalare che LA SALITA ERA FINITA!

Inizia una discesa assurda, in picchiata, dove ho provato il piacere di raggiungere i 3 e 30 al km, che per me erano solo utopia, che meraviglia, ho messo il turbo!

Raggiungo la quarta donna e la passo, pochi metri e sono di nuovo in piazzetta: quarta, 1h e 17, e scusate se è poco, perchè per me è stato tantissimo, troppo felice, anche questa è andata!

Il 2 settembre mi aspetta la marcialonga a Moena, e la prossima settimana mi butto nell'appennino bolognese.

Comunque la corsa in montagna è bella: quando raggiungi la cima ti sembra di aver conquistato un territorio, e avresti voglia di piazzare la bandiera, peccato che hai ben poco tempo per gustarti un panorama e della vallate meravigliose.

Ah, a proposito...Ho vinto un prosciutto di Carpegna e del vino, qualcuno li vuole?

Anna

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