Non ho la testa libera per lasciarmi andare a quello che più amo: i pensieri ci sono e, seppure la corsa debba esser vista come un diversivo, come uno scarico, non sempre rappresenta per me una valvola di sfogo. Vorrei correre, ma faccio fatica a fare anche quello: sono contratta, stanca, e questo è uno stato che ho acquisito pur limitando molto le sedute di allenamento.
Domenica 21 maggio ho corso la 10 km di Castenaso: altra gara a circuito, con tentativo forte di ritirarsi. Arrivata fino in fondo unicamente grazie ad Augusto, che mi ha spinto fino alla fine. Non ho voglia di arrivare a soglia, preferisco correre e fare esercizi di tecnica e potenziamento. Null'altro.
Domenica 28 maggio ho invece corso la 12 km non competitiva organizzata dalla podistica Cervese con bronchite in atto: sono andata avanti grazie al gruppo del Seven, con cui ho riso e chiacchierato.
Ora, grazie all'aiuto di Sante, sto provando a ripartire con il piede giusto, lasciandomi alle spalle il passato. Chi non lotta ha già perso, e io non ho mai smesso di farlo.
