Anna Giunchi Blog Personale


domenica 18 giugno 2023

Battipaglia ed emozioni


 Conservo dei ricordi bellissimi di Salerno.

Città incantata, viva e in ordine, dalla quale mancavo da almeno 10 anni.

Corsi la Salerno-Paestum e ricordo come fosse ieri quando vi soggiornai, in pieno centro storico, bellissimo.
Ricordo quanto fosse particolare assaporarne tradizioni e sapori alla sera. Città unica.
Fu veramente tutto molto bello.
E ci sono tornata oggi, anche se ho soggiornato a Battipaglia (ringrazio anche la struttura "Dal Gallo"), per correre una 10km cittadina.
Volevo, in occasione del mio stop scolastico, tornare in Campania, per rivivermela da cima a fondo, anche se come regione è bella grande...
E così ho deciso di fare questa trasferta, con sosta itinerante a Roma, per buttarmi a capofitto nelle emozioni del grande Sud.


Tutto questo mi ha fatto proprio bene.
Rivedere luoghi ancora scalpitanti nella mia memoria, riprovare le sensazioni di calore umano e amore per le tradizioni del territorio che solo certi borghi tipici sanno donarti è stato, e lo ripeto spesso, terapeutico.


Ritoccare a piedi questi territori è stato rigenerante.
Ricordo quella 42 km sotto il sole...la strada statale Battipaglia-Eboli, quel cartello urbano, che mi ha ricordato un po' la via Emilia.
Ho corso oggi una 10km ottimamente organizzata. Confesso che l'ospitalità di queste persone mi è di grosso supporto...sempre.
Sergio, l'organizzatore, mi è passato a prendere dalla struttura e mi ha consentito il deposito borse e l'uso della doccia e, non da ultimo, tutte le persone che ho conosciuto sono state veramente accoglienti con me.
Francesco, purtroppo infortunato, è stato gentilissimo e mi ha aiutato in maniera cruciale nel gestire la gara, descrivendomi bene i vari punti difficili e facendomi da supporto in bici.
Il percorso prevedeva due giri di 5km ed era misto, con diversi punti di pendenza. Il caldo, inevitabile, si è fatto sentire, ma la partenza alle 8.30 è stata un'ottima scelta da parte dello staff organizzativo.
Particolarmente sentito da parte degli abitanti è il valore delle forze dell'ordine, e mi ha fatto veramente effetto la quantità di persone che desiderava farsi una foto con noi.
Con Gaetano e Francesco ho trovato lo spirito del team, e non dimenticherò mai di dire e scrivere che la mia squadra è la migliore di tutte.
Rientro a Roma per due giorni, ospite di Nati per Correre, trasmissione di lunedì sera, e poi inizierò a pensare ad una programmazione estiva di allenamenti.
Oggi è andata bene: 42'22 per me è un inizio di un ottimo percorso, sicuramente caratterizzato da questa voglia di "fuga" che mi porto ancora nelle ossa.
Nella mia terra c'è ancora lo scheletro di quello che è successo. Le cose vanno meglio, le strade sono ripulite, ma qualcosa che spinge c'è ancora.
E quindi ringrazio anche Battipaglia, perché mi ha permesso di correre 10km pensando unicamente alla gara, a chi mi avrebbe potuto superare, alla progressione finale che sono riuscita a fare.
In ogni tappa della vita vorrei chiudere in progressione, e chissà che non mi riesca, prima o poi...ci proverò.






domenica 11 giugno 2023

Casalmonastero e ricordi...

 

Sentimenti contrastanti oggi, a Casal Monastero.

Un weekend fortemente voluto, con spostamenti di treni, sensi di colpa e incastri scolastici...che volete che vi dica...se mi metto in testa che una cosa va fatta, la faccio.
E sono partita, arrivando nel primo pomeriggio. Roma, ancora tu.

Il weekend prevedeva una gara a Matera...meta del tutto difficile da raggiungere, avendo a disposizione così poco tempo.
La gara scelta è stata poi quella di Casalmonastero, 10.100km impegnativi, con un percorso veramente divertente, tra salite, un po' di sterrato e momenti in cui lasciare andare le gambe. Ho corso bene, non secondo le mie aspettative, ma addirittura meglio, dato che mi ero scaldata pochissimo.
Temevo il caldo, ma mi sono accorta subito che il caldo romano non è il caldo umido padano, che a quanto pare mi aiuta a modo a gestire spostamenti territoriali.
Mi manca un pò di continuità nel ritmo, ma sento che sto ricominciando a divertirmi. Tutto bello...amici, piacevolissima compagnia, fino all'aver appreso da Daniela, venuta apposta a salutarmi, una triste notizia riguardante Franco, che posso tranquillamente definire la prima persona che mi ha avviato alla corsa e che mi ha fatto entrare nel mondo del podismo romano.
2007...A quel tempo vivevo e mi allenavo a Montemario e ogni mattina mi incontravo con il gruppo dei podisti che avevano sede sociale al campo di Santa Maria della Pietà. Beh, tutti conoscevano Franco.
Abbiamo fatto tantissimi allenamenti insieme, trasferte a Rieti, Castelli, Viterbo, San Benedetto del Tronto...dove non dimenticherò mai le sue lacrime di rabbia perché non vinsi la 42km sulla Sabbia. Lui, che la sera prima mi studio' la tattica per gestire una gara del genere.
Mi aveva a cuore, Franco, e io avevo a cuore lui.
Lo rividi nel 2018, nella Roma Ostia, e lo abbracciai, in un abbraccio che mi fece ritrovare i miei primi, lunghi anni di vita agonistica nella meravigliosa città di Roma.
Mi sono contenuta emotivamente, quando ho guardato negli occhi Daniela.
C'era Saverio, per fortuna.
Mi conosco, so che nei miei momenti di solitudine gestiro' e lascerò andare questa botta di dolore che mi ha spiazzato.
Certe persone, me lo ripeto spesso, ci appaiono pressoche' immortali, perché non si può immaginare l'ipotesi che vengano a mancare. Franco, anche quando si dovette fermare dalla corsa per problematiche cardiache, rimaneva sempre nell'ambiente che più amava, dispensando consigli, allenando e spesso accompagnando nei suoi percorsi chi condivideva con lui questa sana passione.
La sua vita era la corsa e, forse, ci ha lasciati nella maniera per lui meno dolorosa...Beh, era sempre comunque troppo presto, e avrei avuto, e ho tuttora, una dannata voglia di rivederlo e di abbracciarlo.
Sono convinta che nessuna persona prenderà mai il posto di un'altra, perché ogni persona è unica, soprattutto per le percezioni di vita di ognuno di noi.
Non credo a più amori della propria vita, a due mamme o a due padri. Non credo a due migliori amici, e non credo alle sostituzioni nei legami...
Le esperienze che ho vissuto con Franco nei miei primi periodi di vita romana saranno sempre e solo mie e sue.
E alla frase di Daniela: "Almeno, se siamo qui, e' perché ci ha lasciato qualcosa di buono" non so come abbia fatto a rimanere bloccata come il marmo che porto dentro, in difesa dal mostrare chissà quale parte viva di me.
La vita va avanti, scorre, forse corre pure lei, e si porta via molti pezzi, anche di noi, come una alluvione che irrompe e fagocita di prepotenza molti ricordi, mattoncini che ci costruiscono.
Ho un collage di immagini di Franco pitturate in vari momenti della mia vita, cosi' come ho la sua risata che mi fa eco nelle orecchie. La sua voce.
E posso sollevare dal mio coperchio tutti i ricordi che voglio, ma non potrò più viverne di nuovi, e anche la mia immaginazione, in questo momento, si è trovata frantumata in mille pezzi contro ad un muro.
Non lo vedevo da tempo e avrei preferito non sapere nulla, perché almeno avrei coltivato la speranza nel rivederlo. Forse la vita è proprio questo: una continua difesa contro il dolore, cercando di non sapere.



giovedì 8 giugno 2023

Cortina 4 anni dopo...


Mancavo a questa gara dal 2019 e ricordo bene quando la corsi. Partii con la mia considerazione abituale: "Non la ricordavo così difficile". Ogni volta, a fine gara, anche durante, ripeto questa frase, del tutto reale. Perché il percorso, anche se corribile, è impegnativo, almeno per me, che salgo dal livello del mare: partire dai 1200 metri di Cortina per me ha sempre un certo impatto...in più si aggiunge il fatto che nella prima parte di gara il dislivello è di 300mt, corribile su percorso sterrato...e il gioco è fatto.

Però amo questa gara, perché ha attorno un iter unico che appartiene solo a lei: la cornice paesaggistica, l'organizzazione, la gente da ogni parte di Italia che ritrovo ogni volta, le montagne, i laghi, l'arrivo, la medaglia...ogni volta più bella. E poi la fatica, che in questa gara è veramente unica. La sensazione di fatica che si percepisce all'arrivo è una delle cose più belle che un agonista possa provare.
Si vince sempre, quando si conclude questa gara, perché essa è un viaggio.
L'ho corsa in 2h38...4 minuti meglio del 2019.
Confesso che, rispetto alla gara corsa a Roma, mi è tornato più volte alla mente il pensiero della alluvione ancora troppo vicina e presente, forse perché il giorno prima avevo toccato ancora il tasto dolente di Forlì, visitando una città ancora coperta dal fango.
Ho corso con la testa annebbiata dai pensieri, ma allo scollinare mi sono lasciata andare e ho sentito nei polmoni il pieno della mia libertà.
Ho passato un weekend bellissimo, conoscendo tanta gente magnifica, ritrovando il piacere del condividere insieme anche del sano divertimento.
Ripeto spesso che la corsa e l'ambiente che le ruota attorno mi fa vivere, mi fa rinascere, mi rende più forte.
Ho in progetto tante gare in tanti posti diversi, e tutto questo mi sbatte in faccia il vento della gioia di vita. Ringrazio la corsa per tutto quello che mi sta dando. Non ringrazierò il suo mondo abbastanza.


Anna Giunchi la maratoneta

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