Anna Giunchi Blog Personale


mercoledì 26 novembre 2008

ANATOMIA e FISIOLOGIA, ANCORA LI' STO...

Io non son mica normale...

Non mi ci volevano proprio, tutte queste rogne, in questa fredda settimana di novembre: il piede, seppure migliori di giorno in giorno, ancora non mi consente di correre; sto cercando casa e mi sto creando una rete di collegamenti con amici: da qualche parte, a dormire, andrò.

Intanto proseguo con le mie ripetute in bici, la mia palestra, le lezioni di Acquagym e, soprattutto, continuo dannatamente a studiare anatomia, pronta (si spera)per l'esame del 28 novembre. Esame cui tengo particolarmente, anche perchè, una volta toltomi questo "macigno"posso poi dedicarmi ad approfondire e a studiare la fisiologia.

Oggi, a fisiologia, abbiamo fatto un'esercitazione inerente alla relazione forza/velocità. Abbiam parlato della contrazione isometrica (muscolo che non si accorcia, con estremità bloccata) e isotonica (accorciamento muscolo con carico mantenuto costante).

Si è visto che la ridotta capacità di forza nei fusiformi per ogni data variazione di lunghezza deriva da un minor accorciamento di ciscun singolo sarcomero. Da tutto questo, dunque, consegue un'aumentare della velocità di accorciamento circonferenziale.
La relazione forza-velocità, devo ricordarmelo, dipende dalla lunghezza iniziale.
All'aumentare della velocità di accorciamento la probabilità che si formi un complesso actina-miosina è minore: dunque diminuisce la forza centripeta.

E si è parlato di sforzi pliometrici: ora li vado a provare in palestra...

martedì 25 novembre 2008

PORTA PORTESE


L'estate è lontana...

Sfrattata. Non avevo mai pensato al problema della casa...Ora sì. Son sfrattata, e devo cercare disperatamente casa entro fine dicembre.
Un prospetto per un anno 2009 all'insegna dell'ottimismo, direi...
Allenamenti: proseguono, ma non come vorrei. Sabato, sul rivale forlivese, ci ho provato, a correre un'ora sul morbido, ma il piede, il giorno dopo, mi ha fatto vedere le stelle. Palestra e bici fino ad oggi, seppur con soddisfazioni cardiovascolari. Si arriva, ora, ai 140 battiti, e la gamba spinge, eccome se spinge. Oggi alternato rapporto duro e agile, con salita sulla sella, poi 12 scatti (10 secondi, tanto da non produrre lattato), per concludere con la lezione di Acquagym, vascone del foro italico.
Ieri una seduta di ipertermia mi ha portato notevole sollievo plantare, ma, in questo momento, il dolore si è acuito...
La terapista mi ha imposto riposo fino a giovedì, ma con la pioggia romana di questi giorni non mi rammarico più di tanto; l'ho già presa tutta ieri...
Verranno tempi migliori e peggiori...

venerdì 21 novembre 2008

FISIOLOGIA DUE

Verso la guarigione...

Venerdì mattina. Ore 6 e 20. Sveglia, valigia da riempire, poi partenza per la fermata autobus. Occhio attento ai controllori...arrivo a Lauro de Bosis. Salva.
Allenamento di 1h 40 in bici:20' riscaldamento, 10 intensi di 4' intervallati da 4' in rapporto agile. Buono, oggi il cuore tiene i 130. Buono, per una brachicardica. Fisiologia: si parla dei fusi, gran lezione, il mio prof preferito. Vacca boia, che peccato che oggi fosse l'ultima sull' SNC... e non abbiam mai parlato del cervelletto.
Finisce la lezione e mi reco alla Farnesina. Obiettivo: provare a correre una mezz'oretta sul prato, in compagnìa degli altri atleti IUSM, la mia nuova società per il 2009 (ottenuto nulla osta ieri, seppur con molto dolore e malinconia). Dopo 18 minuti uno della Farnesina mi impreca contro perchè il prato era seminato, e io non dovevo correrci sopra. Ok, si torna in palestra: ultimo scioglimento in bici.
Poi...AUTOBUS. Con biglietto. Proprio così, cari controllori: ero munita di biglietto, per di più obliterato. Esercito i miei fusi muscolari cercando di tenermi in equilibrio sul bus, ma a volte colpisco a mò di birillo gli altri passeggeri. Sento che il piede inizia a stare meglio.
Treno. Intercity lento, a sufficienza per farmi richiedere il bonus.
Bologna. Non si può più fare il supplemento intercity dal treno regionale. Bene, ci salgo lo stesso, sull'intercity, ma mi chiudo nei bagni fino a Forlì. Su e giù dai bagni dei maschi e delle femmine per tutti i 45 minuti.
Arrivo a Forlì. A casa. Pediluvio con sale e aceto, filetto e gelato (ahh!!!Ma non li ho messi nella bacinella, quelli!!!). Una sorpresa: è arrivata la medaglia degli Italiani, a Carpi. Ma è d'argento, non di bronzo: SECONDA, sono SECONDA AF30!!!!AYHEEE!!!!
Sera: mi manda Raitre: di politica in Tv non c'è nulla, ma tanto, mentre guardo la TV...leggo.
Oggi, infatti, non mi sono annoiata, perchè per tutto il tempo ho sempre avuto un amico con me: un libro di fisiologia. Anche domattina lo avrò con me: vado a Mirandola di Modena, nel miglior centro di nutrizione, a quel che dicono. Mi fanno una visita. Pomeriggio: palestra, anatomia, fisiologia.
Ad maiora!!!

giovedì 20 novembre 2008

INCUBO TRASTEVERINO

Ormai VIGILO io, su Roma...

Vorrei dannatamente che questo momento non finisse mai, perchè sono felice. E' un periodo che, malgrado infortuni al piede, preparazioni esami, cure ospedaliere e cavoli vari, sono dannatamente felice. E' il ferro, mettiamola così: sono in fase UP.
Ieri è stata una giornata assurda, in quel di Roma, ma la narrazione verrà dopo il mio reoconto atletico.
L'allenamento in bici va alla grande: sto mettendo su una tonicità assurda, lavorando sul recupero del lattato e la Fc. Tengo dei picchi di 140 battiti (non sale!!), ma devo pedalare a manetta, e un attimo dopo son già pronta per altri sprint. Lavoro molto in palestra sui distretti muscolari, e mi sento forte. Ieri pomeriggio, in preda al dubbio amletico su cosa avesse 'sto piede, mi son recata dalla mia terapista di fiducia. A tal proposito apro una parentesi: i luminari medici lo sono se han voglia di seguirti e se si prendono cura di te fin dal principio. Personalmente penso che come la mia terapista non ce ne sia proprio, dato che in pochi secondi di fibrolisi (dolorosa, okkei, ma ne valeva la pena) mi ha risolto questo problema di sovraccarcio al piede destro. Suddetto piede aveva accumulato un pò di "schifezze", ecco tutto (trauma da sforzo)...Grazie a Piera, perchè è veramente brava, ed è anche un'amica.
Oggi mi ha consigliato corsetta su prato, ma ho preferito ancora la mia seduta di bici...è grave questa vecchia passione rinata????Ho tirato come Moser.
Fa ancora male, 'sto piede, ma guarirà. C'è tempo.
E veniamo a ieri, mercoledì 19 novembre. Roma.
Mi reco al Fatebenefratelli per la cura del ferro, tranquilla e serena, dopo il mio allenamento bellissimo in palestra. Esco, saluto il mio medico di fiducia(mi circondo solo di gente di fiducia)e mi dirigo verso lo scooter ma...LE CHIAVI n'do stanno?!, mancano le chiavi!!!
Chiedo in portineria, all'ospedale, ma nessuno aveva riportato loro nulla, nel caso avessi lasciato le suddette attaccate al baule dello scooter. Giro e rigiro per la piazzola, rientro in clinica...non ci sono...Chiedo ad un vigile con occhi smarriti (IO avevo gli occhi smarriti, non il vigile), ma mi abbandona dopo un pò per calmare un tizio che sbroccava per una multa.
Triste soluzione: AUTOBUS. La città, lo vedo, è disseminata di controllori. ovunque, anche sugli alberi: non c'è scampo. Edicola: acquisto 2 biglietti. ACQUISTATI 2 BIGLIETTI.
Salivazione azzerata alla Fantozzi. Ore 12: c'è l'esercitazione di fisiologia, porca boia, e io sono ancora a Trastevere, e oggi si parlava del Lattato, nooooooo!!!!!!
Provo a correre, ma il male al piede (non era ancora stato curato, ieri a mezzodì)mi impedisce qualsiasi movimento di flesso-estensione della caviglia, al che arriva il benedetto autobus 271. Salgo. TIMBRO IL BIGLIETTO.Autobus troppo LENTO.
Soluzione problema scooter: prendere la chiave di ricambio da casa mia a Roma Nord, tornare all'Isola Tiberina, poi cercare aiuto per segare il lucchetto (la doppia chiave mi si era spezzata un anno fa).
Ingresso in aula ore 13:03. Uno scandalo...la lezione iniziava alle ore 12. Il prof ha pietà e, malgrado la mia richiesta di aiuto, mi dice di non saper come fare per segare la catena di un motorino. Entro in aula, poi torno, sempre in AUTOBUS, su a casa mia, per prendere la chiave di ricambio. Torno a Trastevere (dopo la seduta fibrolisica), RITIMBRO UN ALTRO BIGLIETTO e giro per tutto l'autobus facendolo vedere: "CONTROLLORI, sono onesta, oggi".
Chiedo al farmacista sul posto se qualcuno, per caso, gli ha portato un mazzo di chiavi, ma in maniera burbera mi dice di no, e mi invita a tornare a chiedere all'ospedale, all'ingresso. Chiedo all'ospedale se han dei tronchesi, ma non han nulla: gli operai van via in mattinata.
Interpello vigili, baristi, benzinai...Mi dicon di chiamare un carro attrezzi, ma manco morta pago 80 euro!!!
Poi, per Trastevere, un uomo amico, padrone di una trattoria, mi accompagna dal Ferramenta per prendere delle pinze, che però sono immense, alte la metà di me. Se non mi avesse accompagnato, questi della ferramenta, non me le avrebbero mai date, perchè sono attrezzi da scasso, altrochè...Il padrone del negozio mi scruta attento, e dopo l'analisi iconografica mi considera non delinquente.
Sta arrivando la soluzione al tutto, e me lo sento dentro; i battiti scendono...
Giriamo Trastevere con le pinzone e i turisti stupiti attorno a noi, e arriviamo sul posto.
In un attimo il lucchetto si spezza, ed esplodo di gioia, ringraziando il mio benefattore. Inserisco la chiave di riserva...Non va. NON VA!!!!
Eppure, in quel momento, mi appare un uomo in divisa alle spalle, che mi saluta. "Un vigile" penso, "che mi ha fatto la multa". Mi arrendo e abbasso lo sguardo. Ma... sembra buono.
Infatti suddetto uomo era il guardiano dell'Ospedale, che mi aveva lasciato un biglietto sullo scooter con scritto di rivolgermi alla vigilanza dell'ospedale. Avevo lasciato le chiavi attaccate al vano portacasco e mi sarebbe bastato chiedere a loro per ottenerle...
Lì per lì dico: "Noooo", ma poi, tutto sommato, penso che di danni non ne ho poi riportati tanti, perchè la lezione di fisiologia si può sempre recuperare, e per di più ho fatto anche due biglietti dell'autobus, in regola, ribadendo la mia serietà, assogettata al POTERE ATAC.
Non mi andrà mai nulla di storto, qua, perchè la città mi ama.
Mamma mia, che bello stare qua.

lunedì 17 novembre 2008

L'ABBICICLETTA

Tendinite?Microfrattura?

Rabbia. E' un periodo di profonda, immensa rabbia.
Da un lato, la cosa può essere considerata positiva: sto assimilando il ferro, e sarebbe anche ora: ho tempra e tigna da vendere. Ma l'eziologia di questa arrabbiatura va ricercata in un infortunio al piede destro, che mi impedisce di correre: risale a lunedì scorso: trauma da stress, presumo. Mi fa un male cane, e quel che più mi fa inviperire è che sembra vada meglio un giorno, ma il giorno dopo la manifestazione algica aumenta. Ieri pomeriggio ho pagato l'aver CAMMINATO (pensate un pò, l'aver CAMMINATO) e ho passato una serata dolorante al massimo. Non mi son neppure consolata con la cena, dato che, forzatamente, ho consumato delle fettine di fegato, per assumere il ferro, sempre per quello. DISGUSTOSE. Che serata, ieri, fra ghiaccio e studi degli acini epatici, passati poi alle cellule cardiali esofagee. Professor Mariani: " Fare ecografia e lastra".
Veniamo a noi sportivi praticanti. Soluzione provvisoria: bici.
Io andavo in bici, e andavo veramente bene, in bici. Avevo una Bianchi tour de France, con la forcella in carbonio. Me l'han rubata e non ho più fatto bici. Solo mountain bike, con una biammortizzata di 14 kg, una Lee Cougan.
Così, da circa 4-5 giorni, mi alleno da ciclista. Oggi ho fatto un lavoro intenso con 10 accellerazioni da 4 minuti, alternate a decellerazioni, sempre di 4 minuti. Ho quasi sfasciato una stramaledetta cyclette, anzi, uno stramaledetto CICLOERGOMETRO da spinning, con tanto di cardio Polar.
E così sto lavorando sul lattato e sulla mia FC.
Venerdì ho fatto un lavoro di lattato puro, con rapporto duro e salite sui pedali: tengo una media di FC a 125 battiti, con punte di 135-140. A riposo ho 36 (con somma sorpresa...fino a pochi mesi fa avevo 42), e non nascondo l'obiettivo di provare a innalzarla, questa soglia. Pantani, con 36 a riposo, la portava a 180. Tuttavia, ho notato che il lattato lo smaltisco molto in fretta. Domenica ho fatto un'uscita: 2 orette e 15, con parecchie salitelle.
Per il resto...studio e leggo.Ieri ho riscoperto Schelling e il suo idealismo trascendentale, "La critica alla ragion pura" Kantiana, il mitico "Formae mentis" di Gardner, in risposta al quesito "Da dove nasce il pensiero", che ha buttato là il prof di fisio. Sto rovistando tra i documenti di neuroscienze che ho qua a Roma (molto pochi) e ancora non ho trovato la dannatissima funzione del corno grigio laterale presente nel midollo, sviluppato particolarmente nella sezione dorsale.
Sto facendo il sistema nervoso, a lezione, e mi sto tornando ad illuminare di sapere.
Facciamo che per un pò non voglio sentire parlare di corsa. Fra i libri, ieri pomeriggio, alla feltrinelli di largo Argentina, ne ho anche sfogliati alcuni su Pantani. E ne ho comprato uno: "Il movimento umano. Storia di un concetto". Non vedo l'ora di salire in treno, che roba da fare ne ho...

lunedì 10 novembre 2008

A NEMI...PER VINCERE!!!!

Nemi. Un posto magnifico. E' valsa la pena andarci.

Ormai ho iniziato a conoscere a memoria il mio corpo, con i miei cali di ferro, le mie paturnie, i periodi di forma e così via.
Ho un medico eccezionale, che mi sta seguendo, e che mi ha controllato, martedì scorso, l'emoglobina: 10.3, 30 di ematocrito. Ma ormai lo sento, il calo di ferro, e distinguo ben bene quando c'è un problema di indolenzimento o, al contrario, qualcosa di ferroso.
A parte il ciclo, che poi, nel mio caso, è il problema principale di questi cali...ciclici, probabilmente ho fatto poca assunzione di vitamina B12, cosa che mi limita fortemente l'assorbimento anche di quello endovenoso.
Così, questa settimana, son stata tranquilla tranquilla (a parte le ore di acquagym, in palestra..., e qualche mille), e domenica ho gareggiato. Con la compagnia di Orazio, un grande. Ho regalato un berretto della Diadora vinto alla gara proprio a Ferrara, il mio medico, che ha poi esibito con ironia al Pronto Soccorso, al Fatebenefratelli. Alla Patch Adams, per intenderci.
Nemi, 9km, gara mozzafiato attorno ad un lago, a 400 di altitudine. Freddo boia all'inizio, poi la giornata si è aperta. Ho vinto, 35 minuti il tempo e, soprattutto, primi km a 3:35,3:40...poi ho peggiorato in salita, ma la salita era di tutto rispetto. Che bello, quel momento.
Mi basta poco per sentirmi affogata da una gran voglia di vivere...

domenica 2 novembre 2008

SETTIMANA DI CARICO

Martedì, dunque, si è svolto un lavoro piuttosto intenso sui gradoni. Lavoro che mi sono portata fino ad oggi, domenica 2 novembre, al Giro dei Gessi, gara collinare di 17,4 km nel Cesenate, con partenza dall'Ippodromo. 1h 12, gambe pesanti, 5 assoluta, ma per niente reattiva come ero a Bologna più di un mese fa. Ho pagato l'aver caricato il venerdì, con un lavoro in pista così suddiviso:
20' riscaldamento;
-3000;
-4x700;
-1000;
-15 minuti defaticamento.
Inoltre il cambiamento di clima mi ha sballato un pò, ma son tutti fattori naturali che tengo in considerazione.
Tra poco il treno mi riporterà a Roma, con una sporta piena di cibarie, tra cui 3, dico 3 salami, una lonza, pasta, caffè, tonno, merendine.
Il mercato romano, domattina, si riapre, e dalle 11:30, con lo IUSM, avremo anche un gradito incontro con il sindaco Alemanno.
Roma, arrivo alle 19 a Termini!!

Anna Giunchi la maratoneta

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