Anna Giunchi Blog Personale


lunedì 29 marzo 2010

PISTAAAAAAA!!!!

EBBENE SI'!!!

Mi chiedo spesso come fanno, certi atleti, a tirare come dei muli tutto l'anno...Forse non lo fanno, ed è solo una mia impressione: la supercompensazione insegna...
Io so per certo che, ora come ora, devo accantonare per qualche mese le lunghe distanze, variando i lavori con esercitazioni per la resistenza lattacida. Intanto sono in attesa del responso delle mie analisi del sangue: emocromo, sideremia, transferrina, ferritina, B12, Acido folico...
Tutti i parametri legati all'assorbimento del ferro, che stiamo approfondendo a Medicina dello Sport, con degli ottimi docenti. Da oggi, lunedì 29 marzo, ho iniziato la preparazione per velocizzarmi un pò. Un programma bellissimo, partito subito con 3 ripetizioni per due serie da 60x80x100. Il mio grande coach ha le idee ben chiare, e so che questa fase mezzofondista mi farà solo bene. Che atmosfera che ti danno quei 400 metri. Io, che corro per strada, quando mi rinchiudo in quella cornice spettacolare mi sento come protetta, e non ne uscirei più...
Amo la pista. Stadio dei Marmi, scarpette chiodate, solitudine totale (a parte il solito tizio che ti chiede se sei dello IUSM nel bel mezzo delle ripetute). Mamma, che bello...
Questo week-end, dunque, non ho gareggiato, ma ho assistito alla convention per Tecnici di Atletica leggera tenutasi ad Ancona dal 26-28 marzo (per la verità sono arrivata venerdì notte). Ho corricchiato nella pista adiacente al Palaindoor, ad andatura turistica, mentre domenica mi sono assaporata un pò la visuale del porto (e son pure inciampata). Ad Ancona è già estate, cari italiani.
Convegno interessante, se non altro per le numerose esercitazioni proposte nei diversi ambiti disciplinari (in particolare interessante lo studio sulla propriocezione).
E domenica, finalmente, un gradito incontro: Stefano Baldini! E' umano, pazzesco...
L'atletica mi sta dando molto... sia da particante che da spettatrice...

lunedì 22 marzo 2010

MILANO: CI VOLEVA MILANO, PER DIVERTIRSI COSì!!!


LO SCATENATO E NOI, che volevamo vedere il Duomo...

Non sono per niente in forma...e questa è l'ennesima conferma. Sto andando lenta: mi sento lenta ma lo sono anche, lenta... Ho tutte le mie paturnie determinate dal cambio clima, dall'università, da una marea di impegni, da salute cagionevole. Mi sto allenando male perchè sento che non devo chiedere troppo al fisico, e mi freno di conseguenza. E la gara è andata scandalosamente male, con 7 minuti peggio del personale, malgrado percorso velocissimo e condizioni climatiche ottimali... 1h 32. 54.
Un'evento incredibile, che ha visto anche i milanesi parecchio coinvolti e partecipi, malgrado i blocchi del traffico... qualcosa come 50.000 persone, tra competitivi e non.
La mitica Stramilano. Per me andata male: partita a 4'04 per poi...crollare. Contenta?
Del week-end, sì!!! Eccome!!!
Ho capito quanto è bello andare in trasferta con i propri compagni di società, e francamente sapevo che mi sarei divertita, ma mai avrei pensato di tornare a ridere a crepapelle, come tempo fa... Non ridevo così tanto da un bel pò, dalla mangiata dei blogtrotters, diciamo...
Devo raccontare gli sketch di Fabrizio, prima e dopo la gara? No, non serve...li abbiam tutti stampati in memoria, e li tiriamo fuori quando vogliam stemperare un pò le tensioni...
Io, Fabrizio, Alessio, Antonella, Roberta, Jampier, abbiam passato tutto sabato mattina, pomeriggio, sera...davanti al Duomo, girandocelo a piacimento da tutti i lati...eppure non ricordo di aver passato un week end così dinamico e diverso!! Al Marathon Village ci ha poi raggiunto Alessandro, altro compagno di società, molto forte, tra l'altro. Confesso che eravamo, senza ombra di dubbio, il team più affiatato e compatto che circolava per la zona... La sera, poi, c'era un tal movimento...
Ma ora, udite udite... appena arrivata al traguardo mi si avvicina il MITICO SCATENATO, con tanto di k-way per coprirmi, tricolore e pensierino per Pasqua! A quel punto, dalla corsa, potevo ben dire di aver ottenuto tutto... Un grande, semplicemente un grande.
Incontro anche con Filippo, gentilissimo e protagonista di un'ottima gara, il quale spero di riincontrare molto presto.
Certo, mi è dispiaciuto aver tradito Roma e la sua maratona meravigliosa, ma non ce l'avrei proprio potuta fare, dopo i postumi di Tokyo. L'anno prossimo, lo dico fin d'ora, ritornerò, promesso.
Intanto vorrei sapere da chi ha partecipato le sensazioni, tanto per esserci, seppur virtualmente.
Aggiungo solo che, a sentire che giù c'era il sole, mentre su a Milano la pioggia ci ha accompagnato per tutti e due i giorni, un piccolo presentimento di aver la nuvoletta fantozziana appresso l'ho avuto. Anche perchè oggi, a Roma...piove.

mercoledì 17 marzo 2010

RisVegLi...

Ricarichiamo le pile, per la Primavera...

Sono dieci giorni che corro a sensazione, perchè il mio corpo mi sta chiedendo questo. Mai più di un'ora di corsa, seguita da allunghi e defaticamento. Il freddo della settimana post-Torino mi ha un pò debilitato, ma in questa settimana di nuovo sole sento già il mio fisico gioire. Domenica scorsa non ho partecipato ad alcuna gara: sono rientrata due giorni a Forlì, e ho riprovato il piacere di correre nel parco vicino casa mia. Ho eseguito 10 giri dei 600 metri complessivi, cercando di ritrovare un pò di velocità, inevitabilmente compromessa dalla Maratona. Oggi, a Roma, ho corso dei 100 facili in pista, ai Marmi. Era pieno di gente, oggi, i Marmi. Non so perchè, ma tutte quelle voci mi han ricordato le pause in montagna tra una sciata e l'altra, quando si prende il sole fuori dal rifugio...
Domenica correrò la straMilano ma, come da consiglio dell'allenatore, niente forzature: voglio immagazzinare energie...e divertirmi...

lunedì 8 marzo 2010

Torino E' BUFERA!!!!

Parco Ruffini: mica racconto balle...

Ero in forse, se tornare oppure no a Torino nella settimana dopo la Maratona...L'occasione del ritorno in una delle mie città più care era data dalla Mezza Maratona di Torino, evento alquanto sentito nella città, che prevede una gara competitiva da ripetersi tre volte nel circuito vicino allo stadio Primo Nebiolo, contornato da manifestazioni non competitive. Ma tanto è l'amore che nutro per questa città, che ho deciso, nel giorno di mercoledì 3 marzo, di fare comunque un'andata - ritorno con TAV (in 4 ore si arriva, da Roma...salvo soliti ritardi dovuti al fatto che non siamo in Giappone).
Poi, stava scritto che, se avessi recuperato bene, avrei partecipato all'evento...senza assolutamente tirare la gara, però. Durante la settimana ho corso solo un'oretta: sentivo di aver recuperato benissimo la Maratona (del resto, non ho neppure potuto tirarla a dovere)...un lunghettino, domenica, ci stava.
E arrivo a Torino, dunque...ospitata dai gentilissimi genitori di Antonella, mia collega fantastica del circolo Tennis... non finirò mai di ringraziare loro come i piemontesi che ho conosciuto, per la loro cordialità. La giornata è bellissima e mi perdo a guardare la vita che si assapora al parco Ruffini: il luogo dove, l'indomani, ci saremmo ritrovati per la partenza. C'era gente che giocava a tennis in campi comunali dove vigeva la regola del: "Chi prima entra occupa il campo", vi erano famiglie con bambini, podisti, bocciofili... pure giocatori di dama e scacchi... Un piccolo paradiso, insomma... Mi incontro con il mio amico Enzo e ci giriamo Torino. Gli voglio bene: è sempre un piacere incontrarlo.
Peccato che alla gara di domenica non sarà presente Guido, prenotato alla mezza del Lago Maggiore. Gara ben organizzata, questa mezza, non c'è che dire.
Chi ci poteva credere al meteo, che per il giorno di domenica dava addirittura....NEVE????
In nottata, ore 5:00, mi sveglio...sento le macchine che guazzano. Dentro di me spero che non si tratti di neve, ma solo di pioggerellina notturna. Come non detto: la mattina mi avrebbe riserbato una bella sorpresa...
No, non mi è bastato Tokyo e il suo freddo con nevischio, no...Ci voleva la bufera, no, per correre il 7 marzo???
Mamma mia, che raffiche di vento che ci hanno percosso...neve che svolazzava incacchiata per tutta la gara: addirittura ti bruciava gli occhi. Ma io, ovvio, testona, l'ho terminata comunque...come penso una buona parte dei migliaia partecipanti.
Sesta: 1h 31, seppur debba mettermi in testa di dover cambiare scarpe, per gare di oltre 12 km: mi tirano i gastrocnemi, dopo. Un freddo burino...mentre a Roma i miei concittadini se la spassavano con sole e 15 gradi...
Nel pomeriggio, e alla sera, ho fatto una cosa che da molto non facevo: seguire le partite di calcio al bar: Napoli e Inter (deludente pareggio per la mia beneamata, contro un Genoa piuttosto brillante). Mattinata, oggi, di rientro in Capitale. Buona condizione muscolare ma leggero risentimento al collaterale mediale e al tibiale. Pertanto corsetta leggera al parco di tor di Quinto. Sotto il sole romano.
E domani, ovvio...si riprende ancora una volta con l'adorabile routine, che dà sicurezza: il foro italico è sempre lì, che alla sera si tinge di rosa.
Ma all'orizzonte non si vedono montagne, e Torino un pò mi manca...

mercoledì 3 marzo 2010

Sayonara, Tokyo...

Sullo sfondo, LUI: il Fujiama!!!

Sono sul volo Japanese Airlines 400...sono le 15:48, 7:48 in Italia. Per la verità non so a che punto del fuso sto, dato che sono partita alle 12:00, con pressochè totale puntualità. Ragazzi, lo devo confessare: non ho più paura dell'aereo. Per festeggiare la bella notizia mi sono comprata un aeroplanino JAL (è stupendo, perchè una volta che arriva sull'orlo di una superficie ritorna indietro...E NON CADE).
L'idea di Claudio dei Lazio runners, di chiedere un upgrade gratuito in business class ha avuto buon esito. Non solo ho il posto in business, ma sono pure vicino all'uscita di emergenza, vicino a una tizia che dorme solo, pertanto non parla e non mi interrompe le letture. Sono vicino a gente superfighetta, io, vestita con la mia tuta Lazio runners, che però equivale alla giacca e cravatta, per il valore che ha per me. Sotto ho la maglia di Lupin III e mi guardo il cartone animato di Doraemon, alternandolo a studi sulla fatica neuromuscolare e la struttura funzionale della colonna. E' da tre ore, inoltre, che giochicchio con il telecomando della poltrona: avanti, dietro, piedi alti, completamente sdraiata...Allungo i poggiapiedi, mi faccio i massaggini alla schiena...Fa un pò di casino, ma tanto vicino a me la tipa dorme e non la disturbo certo.
Un altro viaggio andato, con esperienza di vita da raccontare: gente cordiale, sempre sorridente, che saluta fino allo stremo. Tanto per dirne una: ieri mi son trovata con un fantastico gruppo di romani del Forum (il più grande centro sportivo di Roma) e siam saliti, dopo la gita sul Fuji, sullo Shinkansen, il treno che va a 300 km orari (anche se, per la verità, il nostro era uno Shinkansen un pò scrausetto) e siam rimasti alquanto stupiti del fatto che il controllore o l'addetto al carretto ristoro, una volta giunti al termine del vagone, si volgevano verso i passeggeri e salutavano con un inchino. Pazzesco: vallo a fare in Italia: come minimo i passeggeri gli lanciano una scarpa, al controllore, per come vanno le ferrovie.

Stamattina, essendomi svegliata alle 5 (non ci capisco più nulla con il jet-lag) sono andata ad allenarmi un'ora e sono rimasta piacevolmente sorpresa dallo scambio di saluti tra un cosiddetto barbone (cosiddetto perchè ne ho visti solo due, molto più puliti di certi italiani, entrambi ordinatissimi nei loro angolini di casa) e una ragazza che si recava al lavoro. Si inchinavano di continuo in maniera compulsiva. A Roma, se ci si inchina a vicenda, è per prendersi a testate...
Ho comprato tanti souvenirs...tra cui Mazinga originale e la palletta con neve sul monte Fuji per il mio prof. Non mi sono privata del solito pelouche vacanziero: un monte Fuji tenerissimo...In compenso, però, non mi bastavano gli yen per il pelouche di Doraemon. UFFA!!!
Il monte Fuji...Siamo saliti solo fino a 1300 metri: ne è alto oltre 3000. Che dire? l'avevo lì vicino, mentre l'ho sempre e solo visto nelle foto e nei cartoni animati...La vegetazione è un pò brulla...niente di che, per la verità, ma merita perchè è un simbolo.
Bellissimo, malgrado il vento, il lago di Hakone: salita in funivia (modello Plan de Corones), poi battello.
Il clima mi ha un pò sorpreso: 20 gradi il primo giorno, poi sempre freddo con pioggia nei giorni successivi. Garantito, però, che la peggior bufera è stata nelle tre ore di maratona...
Recupero muscolare ottimo, ma del resto è una gara che ho rinunciato in partenza di affrontare con spirito agonistico. Solo i polpacci, causa A1 poco ammortizzanti, tirano un pochetto. Ho corso subito il giorno dopo senza problemi, e già oggi avrei potuto fare cambi di ritmo senza risentimenti. Che dire? Cercherò di velocizzarmi sulla mezza, alla Stramilano, e preparerò una maratona da fare un buon tempo fra un paio di mesi. Che mi consigliate??
Il cibo: pazzesco. Miniporzioni che sono opere d'arte. Sono stata in posti dove vi era solo l'imbarazzo della scelta su cosa comprare, e mi son strafogata di dolci e pani locali. Io mangio di tutto, e devo dire che mi è piaciuta qualunque cosa, a parte una salsina verde disgustosa che solitamente condisce il sushi. Si trova anche in Italia, se volete provarla: sa di Nelsen piatti.
E quindi...il ritorno. Non mi stancherò mai di ricordare che una delle cose più belle del viaggiare è il ritornare. Ritornare al mio laboratorio di fisio per vedere se c'è qualche news...ritornare al mio adorato lavoro con i ragazzi del tennis (i campi che ho visto sono tutti in sintetico e comunicanti, in Giappone). Voglio tornare ai miei allenamenti nei miei posti...nella mia amorevole città. A breve ritornerò sia a Forlì che a Torino, nei prossimi week-end.
Mi piace tornare, perchè torno sempre arricchita: stresserò la gente com'è mio solito, ma chi mi vuole bene, ormai, c'ha fatto il callo, a come sono.
So come sarà il rientro in Italia: aeroporto zozzo, trenino con 20 minuti di ritardo. Ma ci sarà il sole, e la mia valigia arriverà presto perchè c'ho attaccato un adesivo con priority service.
Mi porterò altri ricordi di vita e terrò caro, ancora una volta, quanto ho imparato, con la consapevolezza delle fortuna che ho avuto nel poterlo imparare.
La mia vita stessa è un viaggio continuo...ne finisce uno e ne inizia subito un altro. Poi, però, torno sempre...

Anna Giunchi la maratoneta

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