Anna Giunchi Blog Personale


domenica 30 settembre 2007

QUARTA ASSOLUTA ASCOLI-SAN BENEDETTO

un bel lungo, questo...

Un altro di quei week end spettacolari, a parte il risultato alla gara nella quale, peraltro, non mi sono piaciuta (avevo letteralmente il rigurgito per le salite, e mi son lamentata dal 10 km in poi, malgrado la PARADISIACA pazienza di Nicola di Latina, che mi dava il passo e mi incitava, oltre a rifornirmi (sono una Ferrari, io)).
Soggiorno in un residence che definire uno spettacolo era poco: camere cosiddette singole nelle quali poteva comodamente starci una nidiata di bambini, camere cosiddette DOPPIE entro le quali potevano starci intere squadre di calcio; colazione nel leggendario Meletti di Ascoli, che alle ore 7 e 20 era ancora rigidamente serrato (mi sono incollata alla porta come una viandante), e che mi ha costretto all'inusuale, almeno per me, colazione a base di cornetto, mancando le fette biscottate, colazione per me vitale (esso era buono, però).
Forse stamattina non andavo sciolta perchè la cena a base di spaghetti al nero di seppia e il gelato con 4 gusti cremosi alle 23 e 30 di sera non erano proprio l'alimentazione ad hoc per chi la mattina dopo avrebbe dovuto affrontare 33,250 chilometri, ma son riuscita comunque a coprirmi le spese del viaggio con 125 euro vinti...anzi, qualcosa mi è pure rimasto (GRAZIE A CENA E GELATO OFFERTI DA QUEL DI LATINA!).
La gara?Beh, diciamo che non ho proprio marciato da chi vuol fare un 3 ore in maratona, grossomodo tenevo un ritmo da 3 ore e 12, ma ho potuto vivere un'esperienza veramente suggestiva, con un percorso bellissimo, in mezzo al verde, con poche macchine e, soprattutto, in una giornata che dire SOLARE è dir poco. Non avevo tanta benzina in corpo e ho corso con delle scarpe distrutte (ho avuto un ripensamento la mattina causato dalla fascite e non ho messo le leggere; non mi ero portata dietro le scarpe da lungo, bensì solo un paio di Mizuno che comprai 2 anni fa, destinate attualmente a qualche camminata nei centri commerciali), che per di più mi hanno fatto venire la bellezza di tre vesciche, TRE, che hanno colorato di sangue i miei poveri calzini, a partire dal terzo km. Ho sofferto, e ad ogni km che mi tiravo alle spalle mi chiedevo quanti strati di pelle avrei consumato e proprio stasera mi rendo conto che ne ho consumati parecchi. Ho dei piedi che fan proprio schifo.
Domani provo a vendere ad EZIO delle tagliatelle e del vino, così tiro su qualche altro spicciolo.
E ancora una volta i Runners Latina, Claudio e Nicola, hanno incrementato le loro performance e sono andati lisci come l'olio (2h 15 e 2h 29, son già pronti per New York) : un grazie per avermi sostenuto e, soprattutto, per avermi fatto divertire. Correre vuol dire anche questo ed io, troppo spesso, me lo dimentico.

E SCUSATE SE E' POCO, PROVA DA SFORZO DI SABATO 29 SETTEMBRE


Fare la prova da sforzo, ogni anno (per la verità io ne ho fatte tre), è un pò come fare una gara e, allo stesso tempo, fare un esame universitario: ti prepari psicologicamente per dare il massimo in quel frangente nel quale devi sottoporti allo sforzo, e speri che lui, il dottore, ti dica frasi quali: "Recupero eccezionale, abile arruolata...". E A ME QUESTE FRASI LE HA DETTE!!!
Premetto che prima di suddetta prova avevo fatto un'ora di corsa con 10 allunghi, e dunque ero ben calda e preparata per questa sfida. Ho corso sul tapis roulant progredendo fino a 15.6 km con 6% di pendenza (a momenti cascavo di mento sul rullo).
Già ero partita gasata dal fatto di non essere sottopeso e avere un trofismo definito buono, il dopo non poteva che essere postivo, me lo sentivo.
Elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo
FC: 43 (MENNEAAAA!!!!) PQ: 16 QRS: 6 QT: 42 : NORMALE
I.R.I.: Ottimo... OTTIMOOOOOO!!!

Due giorni fa ho preso un bel 17 allo scritto di biochimica, SEGATA. Ma ho preso ottimo nel recupero e sono felice lo stesso. La vita è tutto un esame. Pronta per Ascoli, alle 14 si parte.

giovedì 27 settembre 2007

WEEK END A SABAUDIA, 23 settembre 2007


Ehilà, che bel week end che ho passato, sotto il sole di Sabaudia, con il Circeo sullo sfondo, con un mare modello Paestum (sabbia, ma più pulito dell'Adriatico, con ben pochi stabilimenti rispetto alla Romagna)!!
Venivo da un periodo di stanchezza post virus, e questa mezza maratona doveva rappresentare il mio lento risveglio...Non so se sia stato il ginseng, gli amminoacidi ramificati, il ferro, la pappa reale, la carnitina, il massaggio di scarico, la glutammina, la seduta di pranoterapia (grazie a Lia, conosciuta alla stazione dei bus a Latina), il clima laziale (intendendo Lazio come regione), ma questo week end stavo piuttosto bene, finalmente. La partenza delal gara, causa inaspettato boom di iscritti, è stata posticipata di un quarto d'ora, e il caldo si è sentito parecchio; la gara, inoltre, era tutto meno che pianeggiante...Sono partita seconda, poi non ho retto sulla distanza (durante la settimana ancora non riuscivo a correre più di un'ora) e son scesa al quinto posto, premiata comunque sul palco. Ho vinto 3 kg di formaggio (scamorze varie) e due bottiglie di vino, il tutto venduto, anzi SVENDUTO, al proprietario dell'albergo dove ho passato la notte per un MISERO sconto di 15 euro sulla camera...Non son stata una brava commerciante, ma dopotutto non sarei riuscita a portare tutta quella roba PROFUMATA fino a Roma.
E poi...la conoscenza con Nicola, Claudio, Mario, un gruppo di Latina TROPPO FORTE, (mi ha anche portato a degustare la mozzarella di bufala dell'agro pontino), con il quale non solo parteciperò a New York, ma gareggerò domenica, ad Ascoli Piceno, nella 33 km (VAI CON IL LUNGO!!!).


Novità da Roma: il clima è fantastico e, in data mercoledì 26 settembre, mi sono levata i 5 x 3000 sul LUNGOTEVERE!!!
Ieri ho fatto un altro massaggio di scarico, trattando la fascite plantare che mi tormenta con, pensate un pò, l'ossigeno (E VA MOLTO MEGLIO).
E oggi, doppio allenamento, con 10 volte i 100 in salita a Villa Glori (c'è uno strappo che ve lo raccomando).
Sto guarendo, sto guarendo...
Un dente del giudizio, però, ha deciso bene di spuntare PROPRIO ADESSO, e ho un male cane.

mercoledì 19 settembre 2007

MENO UNO


Manca poco, e rientrerò a Roma, dove da lunedì inizierò la mia preparazione. Ho fatto scorta di amminoacidi, carnitar q-10 e glutammina; inoltre sto iniziando una cura "ricostituente" con pappa reale e ginseng, oltre che un'integrazione di ferro per via orale. Ho anche avuto l'esito delle analisi del sangue: confesso che non mi aspettavo di avere 13 di emoglobina; ho anche 40 di ematocrito e la ferritina a 9.5, un pò bassa, ma il medico non mi fa fare alcuna flebo.
Comunque, stamattina, ho fatto 15 volte i 200, pista, e andavo un pò meglio di ieri (a poco a poco..). Domenica si parte per Sabaudia, senza tirarci troppo, e si fa la 21.
Un grazie particolare a Derris, che per tutto agosto mi ha allenato, e mi ha portato veramente a una forma al TOP.

SE NON CI FOSSE EZIO...


Esistono quei personaggi, all'interno delle società, che godono dell'appellativo di "tuttofare". Ezio, il custode del campo Gotti, è uno di questi: si riesce a districare in qualunque tipo di lavoro e, da quando lavora con la radiolina appresso, produce il doppio!
E' il mio supporto psicologico nei momenti di crisi, ed è anche una persona capace di leggere lo stato d'animo delle persone, immediatamente: lui sa subito se sono in un periodo "IN" o "OUT". Ha reso il Campo Gotti un gioiellino (venite a vedere, se non ci credete!) , con un prato centrale che è un ben di dio; inoltre è il mio acquirente preferito, quando vinco generi alimentari nelle varie podistiche in zona (mi compra prosciutti, salami, merendine, pasta, tonno, pomodori...grazie a lui non solo mi copro le spese, ma ci guadagno anche!). Persona di vera umanità, è un grandissimo amico!

lunedì 17 settembre 2007

PROGRAMMA pre NEW YORK!!!!


Gli allunghi, solitamente, li faccio alla FARNESINA!

Mi sto già preparando bene bene...Dunque, parto il venerdì mattina con aereo da Bologna, 4 pernottamenti, 6 giorni. Domenica 4 novembre... la gara. Devo portarmi dietro 3 cambi: può essere freddo, media temperatura, caldo. Mi han detto che la mattina della gara ti fanno stare in attesa per 5-6 ore, che devi partire dall'albergo quando è buio. Il mio albergo è 4 stelle, ho letto, e sto in abbinamento in doppia: spero di non capitare con dei trogloditi. Ho pronta la macchina fotografica con batteria nuova di pacca e verso metà ottobre, al comando dei carabinieri di Cervia, arriverà il mio PASSAPORTO MAGNETICOOOOOHHH!!
Oggi l'allenatore mi ha preparato il programma per queste ultime 5 settimane, e ve lo trascrivo:
Lunedì 24 settembre (domenica ho la 21 a Sabaudia): 1h defaticante
Martedì: matt: 40 minuti + tecnica; pom: 1h con ultimi 20 minuti da 5' a 4'20
mercoledì: 5x3000 (4'20 al km, recupero in 4'50, 5')
giovedì:matt: 40' facile e stretching; pom 1 h
venerdì:matt 40'+allunghi; pom 30'+10x200 salita
sabato: 1h con allunghi
Poi, aumentando di settimana in settimana, mercoledì: 4x4000, 3x5000, 3x6000
E venerdì: 10x300, poi di nuovo 10x100(LA SALITA DI VILLA GLORI SARA' MIA!)
Poi, domenica o sabato 13-14 ottobre un bel lavoretto:
mattino 10 km a 5' + 8 a 4'20; pom LO STESSO!!!!
Domenica 20 ottobre un lunghissimo (40, 45 km) partendo a 5',5'15 e arrivando a 4'20, 4'30.
MA CE LA FARO'?????

45 esima in Italia, ma...


ASSURDO!!!!Sentite un pò: prendo in mano le graduatorie nazionali 2006 e NON CI SONO!!Ma come, se con il mio 3: 12: 57 a Ostia dovrei essere 45esima in Italia, dove sono finita!? Eppure non compaio!
Beh, il motivo?Durante la maratona di Ostia del 13 dicembre 2006 mi è stato erroneamente attribuito il tesseramento per l'Atletica Monte Mario, pertanto non risulto nella categoria assoluta, NOOOOOOOOOOO!!!!Federazione, io sono SENIOR, EDERA ATLETICA FORLI'!!!
Così, per non so quale errore di iscrizione, mi son giocata una pubblicazione nell'annuario della federazione!Risulta solo il mio 3h 21:59, a Milano...
Mi è presa una gran rabbia, una rabbia a tal punto che a Novembre VOGLIO MIGLIORARE IL PERSONALE A TUTTI I COSTI!!!!

domenica 16 settembre 2007

RICORDI IN PISTA


Non male: sono arrivata quarta ai regionali assoluti dei 5000, svoltosi a Forlì, nel mitico campo Gotti, sede della mia società, il 25 giugno. Il grande giudice arbitro in posa con me!

STO TORNANDO



Si chiamavano semplicemente FERMENTI, ma si sono comportati da eroi. Ieri son riuscita a fare un'oretta di corsa, ritmo patetico, per carità, poi, in pista, ho fatto un allungo sui 100 ma alla fine sembravo un cadavere. Oggi ho molta più energia: ho fatto sempre un'oretta, ma un pochino più veloce e, soprattutto, son riuscita a fare delle piccole variazioni, circa 20 secondi, dove accelleravo un pò. Ho poi fatto 10 progressivi e qualche esercizio di allungamento per i polpacci. Mi è presa una contrattura assurda al soleo sinistro (qualche notte fa, causa probabilmente disidratazione causata dal virus, mi son svegliata con crampi notturni), recidiva di un sovraccarico in pista, ma non mi preoccupa perchè appena torno a Roma me la faccio sciogliere in un batter d'occhio dalla mia terapista di fiducia. Ehssì, perchè come tutti i VERI atleti, ho anche la terapista di fiducia. Non so quando sarò pronta per riprendere le ripetute, nè so se recupererò dei buoni ritmi (ho preso una bella batosta), nè se riuscirò a fare la mezza a Sabaudia, ma sono felice lo stesso perchè ORA riesco a mangiare e riprenderò presto i kg persi (son magra e ossuta da far SCHIFO).

Nella foto ero in preparazione per i 5000 a Fano, però non erano 5000 metri sotto il mare...

LA MIA STORIA, LA MIA VITA


E' un pò particolare il modo in cui mi sono avvicinata alla corsa...Ho praticato numerosi sport e adesso, dopo una approfondita ricerca, posso dire di avere proprio trovato quello giusto. Ho sempre fatto palestra, dedicando molto tempo a lavori aerobici, e per lo più correvo sul tapis roulant, praticavo molta bicicletta (poi me l'hanno RUBATA). Tuttavia, a causa di un'alimentazione non proprio da atleta, completamente priva di carne rossa, mi sono beccata un'anemia pazzesca, a 5.3 di emocromo (non ho collassato per mioracolo!), anemia che ho curato nell'arco di diversi mesi con 90 flebo di ferro. Prima del crollo, a maggio, avevo fatto in bici la 100 km del Passatore, e, incredibile, non avevo avvertito nulla. I primi tempi di malattia non nascondo che ero parecchio avvilita, dal momento che non potevo fare nulla, neppure guidare; ma nei mesi successivi, nei quali lentamente riprendevo le forze, mi sono posta un obiettivo. Dal momento che per smaltire tutto quel ferro comunque dovevo fare attività fisica leggera, mi son detta: "Ehi, se ce la fai a passare questo colpo, a marzo fai la Maratona di Roma!". Mi ero già innamorata della città in occasione di un master, e ho ritenuto la maratona fosse come l'evento simbolo atto a rappresentare la mia guarigione e il cammino verso essa. Ho preso contatto con l'Edera atletica Forlì, dove Gramellini, segretario factotum, mi ha messo subito in contatto con il tecnico Giorgio Reggiani, che mi ha fatto un programma per il mese di marzo (la Maratona era il 26 marzo 2006). Al momento della gara avevo 10.6 di emoglobina: non era proprio altissimo, ma l'ematologo mi aveva garantito: "Riuscirai a fare la Maratona". Per di più a Capodanno ho fatto un viaggio a Malta che considero un pò l'evento che ha sancito, con l'inizio dell'anno nuovo, il mio riscatto: ho iniziato a respirare diversamente, mi sono ricominciate a crescere le unghie, ho iniziato a riprendere colore...STAVO TORNANDO!
La mia prima Maratona, Roma, con Sandro (cui devo veramente tanto), Nevio, Luca: terminata in 4 e 14. Poi, a maggio, Trieste, terminata in 3 ore e 52, poi Milano a ottobre, terminata in 3 e 20, e poi ancora Ostia, dicembre, 3 ore e 12 (sebbene Reggiani mi invitasse a farne poche, ma i suoi programmi di allenamento han sempre funzionato!!!).
Ora sto bene, controllata spesso, ma sto proprio bene, e faccio le cose da professionista, quindi non più di tre maratone all'anno.
Ho beccato un virus, adesso, che mi ha un pò debilitato, ma ormai non mi frega più nessuno e VINCERO' ANCHE STAVOLTA, A NEW YORK!!!!

venerdì 14 settembre 2007

Ciao ciao, Sicilia...


GIRO PODISTICO DI CASTELBUONO...da spettatrice (26/07/07)

Ragazzi, che spettacolo questi 4 giorni in Sicilia!!
Ho scelto questa gara proprio per cogliere l'occasione per visitare la Sicilia, da me mai conosciuta turisticamente (quale errore!): prenoto volo (Forlì-Palermo, Palermo-Bologna), albergo (Palermo una notte, altra notte a Castelbuono), e mi metto in attesa da viaggio. Mando una mail per sapere le modalità di iscrizione alla gara femminile e...sorpresa, LA GARA FEMMINILE QUEST'ANNO NON SI FA!!! Tuttavia, prima che partissi, mi contatta via mail un ragazzo molto gentile che mi spedisce il calendario della manifestazione con gara femminile programmata per le h 18: 30, prima di quella maschile. Così parto tranquilla. Arrivo a Palermo e subito vengo accolta dall'ospitalità tipica dei siciliani: mi portano e mi riportano in albergo (a Castelbuono stavo in un albergo spettacolare a 1000 metri sopra il mare, non raggiungibile da autobus), mi portano addirittura in paese per disputare la gara, mi offrono il pranzo...della gente fantastica, son senza parole per descriverla. La Sicilia, poi, è uno spettacolo: ho visto anche Cefalù, ma purtroppo non son riuscita a tuffarmi in quel mare cristallino; inoltre, in albergo dove stavo, vedevo persino le Eolie!! Di mattina andavo a correre fino al rifugio degli alpini, a circa 1200 metri, sebbene cercassi di scappare dalle mucche che temevo mi incornassero!
La gara femminile?Quando mai? Ho corso da turista per il paese di Castelbuono, zigzagando tra le bancarelle dei mercatini,
in attesa di seguire quella maschile, programmata per le 19.
La gara è stata seguitissima e la gente, ai bordi e dai terrazzini, incitava gli atleti con un calore unico: quando hanno chiamato Baldini si è alzato un boato, cui mi son unita anch'io: è arrivato undicesimo, dietro un gruppo di atleti che inseguivano uno spagnolo impazzito che andava a qualcosa come 3 e 20 al km. Di sera son rimasta in paese: veramente suggestivo, stracolmo di turisti. Sono ripartita con la promessa di ritornare al più presto in quell'isola meravigliosa: mai come in questa occasione sono stata così a diretto contatto con il calore umano.
P.S.:l'altra sera, a Bologna, ho trovato uno stand con specialità siciliane tra cui i CANNOLI: mi si è illuminato il palato.

I FERMENTI: MI SALVERANNO?
Ancora non va, mi sento a pezzi e mi chiedo come diavolo facevo a correre a certi ritmi. Ieri avevo una nausea assurda e oggi ho corso a 6 al chilometro!!Ho provato per due giorni a prendere il Lactobacillus, quel bel fermento che si insidia nell'intestino tenue, per gli interessati, ma ho avuto pochi benefici, così da ieri ho iniziato una cura sotto il mio medico.
Affido a questi farmaci il futuro della mia attività di atleta...

giovedì 13 settembre 2007


Ho conosciuto Villa Ada per caso, mentre facevo un lungo di tre ore, in giro per Roma. Sono uscita da casa (zona Camilluccia), sono arrivata ai Parioli, son passata da Villa Borghese, Villa Glori, fino a trovarmi davanti a questo ingresso "nuovo": una marea di colleghi che attraversavano il parco ovunque. E mi ci son buttata anch'io.

DOVE MI ALLENO




A Forlì, città di mia residenza, dove mi allena e mi dà consulenza Giorgio Reggiani, mi alleno al campo Gotti e zone limitrofe (zona stadio). Faccio i collinari nella zona di San Martino in strada dove, tutto d'un fiato, arrivo in cima a Rocca delle Caminate!!!
A Cervia, mia residenza estiva, mi alleno al parco delle terme e all'anello del pino, dove faccio le ripetute.
A Roma, dove trascorro tutto l'inverno e risiedo fino a giugno, mi alleno a Villa Glori (zona Parioli), villa Borghese (chi non la conosce?!), lungotevere (anche in mezzo al traffico), campi di atletica Farnesina e Acqua Acetosa ma, soprattutto, passo molti pomeriggi di scarico a Villa Ada, ottimo anche per i cross.

Che bello, quando, con il gruppo dell'atletica Monte Mario, siamo partiti per la mezza di Ostia, il 25/07/2007!!!
Eravamo veramente una marea e, malgrado abbia fatto 1h 29, 2 minuti sotto il personale, è stata veramente una giornata molto sentita. Mi son allenata per diversi mesi al parco di Santa Maria della Pietà poi, causa impegni universitari, ho traslocato in zona Flaminio...

E questo è il quarto giorno di allenamento nullo!!!
Il mio amico virus è salito fino allo stomaco e mi ha anche impedito di fare la prova da sforzo, in programma alle 12 di oggi. Mi sento una zombie e ho perso un altro kg, mamma mia, e io che pensavo i nemici dei corridori fossero solo contratture e fasciti!
Spero veramente questo inferno passi perchè sto veramente a pezzi.
Per la prossima settimana ho in programma la mezza a Sabaudia, salute permettendo e, sempre salute permettendo, non disdegnavo eventualmente la gara che da Ascoli porta a San Benedetto del Tronto. Vedremo un pò...Ancora ci spero!
Roma, prima o poi arrivo, eh!

mercoledì 12 settembre 2007


Amatrice-Configno, 19 agosto 2007

E' stato un calvario arrivarci, perchè tanto vicina a Roma non è, ma gli autisti di autobus di Rieti sono GENTILISSIMI e pubblicamente li ringrazio perchè se non fosse stato per loro avrei raggiunto Amatrice a piedi, e dunque non sarei arrivata.
Bella gara, soprattutto per il panorama; strapiena di partecipanti. 00:35.43 il mio tempo su questa 8,5km, che racchiudeva corridori di primissimo livello. Ho fatto il 16 posto assoluto, stavo anche piuttosto bene. La cosa bella è che ho conosciuto veramente tanta gente, tra cui il mitico Corrado, che mi ha dato una posizione CORRENDO SCALZO!!!
Ho anche rivisto Lucia, di Ascoli, che corre per il Montemario: ha posato con me a fine gara.
Volevo parlarvi un pò anche della mia attività su pista, settore che mi piace parecchio, sebbene abbia dei tempi piuttosto ridicoli: vuoi perchè principalmente il lavoro in pista lo faccio per velocizzarmi dopo le maratone, e sono ancora piuttosto appesantita dalla preparazione alle lunghe distanze, vuoi perchè quel CERCHIO sembra interminabile.
I miei tempi:
Campionati di società, Modena, 1500: 19/05/2007: 5:27.52
5000, Modena (20/05/07): 20:23.85
5000, Forlì (24/06/2007): 20:09.02
5000, Fano (22/07/2007): UN CALDO ASSURDO: 21:15.6
3000, San Marino (27/06/2007): 11:39.55.
Ho fatto anche un 3000 a Viterbo, giugno, ma non ricordo la data.
Comunque la pista mi piace, malgrado spesso mi porti a piccole contratture

martedì 11 settembre 2007



MARCIALONGA RUNNING

Questa ve la devo proprio consigliare...
Beh, è chiaro che se, come me, partite in fondo, vi prende una gran rabbia per non riuscire a superare la gente nelle stradine sterrate fino a Predazzo, ma non dovete certo partire in fondo, bensì trovarvi al ritrovo almeno mezz'oretta prima! Il percorso prevede la partenza da Moena, val di Fassa, e l'arrivo a Cavalese, val di Fiemme. Fino alla 21 il percorso è uno spettacolo, e quando ho trovato il via libera andavo a 3 e 55, 4 al km, forse per l'aria pura e fresca che assaporavo, una meraviglia...gli ultimi 3 km di salita fan la differenza e li ho sudati veramente, anche perchè le gambe non rispondevano più, dopo due giorni di preparazione in percorsi di montagna.
Venendo alla gara e alla cornice attorno ad essa..beh, il pacco gara merita, e poi è pur sempre una delle manifestazioni della Marcialonga, molto sentita in Trentino.
Ma un mio consiglio spassionato è di farvi una decina di giorni in montagna perchè è di un beneficio incredibile, anche solo per chi vuole riconciliarsi con la natura e perdere lo sguardo nelle splendide vallate. Quando tornerò, molto presto, voglio farmi quel bel percorso di 16 km che da Moena va a Canazei, anzi, farò andata e ritorno: c'è una pista ciclabile con qualche strappetto di salita ma allenabilissima, e poi rimango dell'idea che la Val di Fassa sia una delle meraviglie del mondo di cui noi italiani dobbiamo veramente andare orgogliosi. Mi manca!

ASPETTANDO LA GRANDE MELA E LA CAPITALE
Oggi è veramente un calvario!!!!Io, abituata all'aria aperta, costretta a chiudermi fra le mura di casa per colpa di un MALEDETTISSIMO virus, con il corpo in stand bye: non mangio neanche sotto minaccia. Non so per quanti sia così, ma penso che coloro che corrono si sentano un pò invincibili, immuni da qualunque forma virale. Ebbene, mettiamoci l'anima in pace, perchè è vero il contrario: siamo più delicati, come macchine da corsa!!!Magari a livello cardiovascolare siamo dei cicloni, ma per il resto..lasciamo perdere!
Ho una zanzara che è mezz'ora che mi ronza intorno e non ho neppure i riflessi pronti per farla fuori e darle quel che merita.
Per carità, sono già pronta per domattina: 4 volte i 3000, oppure tre volte se proprio non reggo, a ritmo di 4 e 12, 4 e 15. A Novembre mi aspetta New York e, francamente, non so se sarà la maratona giusta per scendere sotto quelle maledettissime tre ore, dato che c'è un ristoro ad ogni angolo e il percorso è tutto meno che scorrevole. Vedremo un pò, al massimo, se proprio vedo che sto mettendo insieme un tempo ridicolo, mi preparerò bene per quella di Reggio Emilia, che mi hanno assicurato essere veloce e piuttosto gradevole. E poi i reggiani sono molto ospitali: quando ho fatto la gara a San Bartolomeo ho potuto contare su tre passaggi di gente veramente cordiale e disponibile. Forse è così dappertutto: il mondo della corsa è piuttosto solidale. Ricordo quando giocavo a calcio che si insultava l'avversario ancor prima che entrasse in campo, nel senso che si partiva già con la convinzione che gli altri fossero dei nemici; il darsi la mano a fine partita era pura formalità. E si parla di calcio femminile, che tutto è meno che professionismo...
Fra poco meno di una settimana tornerò nella CAPITALE e già sento il Vittoriano che mi chiama: Roma, arrivo!!!!

UNA DOMENICA COSI'..NON LA POTRO' DIMENTICARE

A tutti sarà capitato di trovarsi un pò in crisi riguardo al modo di organizzarsi il week-end: cosa posso fare?Si può fare tanto, eppure il più delle volte si è talmente confusi dalle numerose possibilità che si arriva a domenica sera senza aver concluso un bel niente...

Io, domenica 5 agosto 2007, ho deciso di arrivare in cima al Monte Carpegna (provincia di Pesaro e Urbino). Per chi non lo conosce, è un monte che arriva a 1400 metri di altezza,insomma, proprio basso non è. Cosa ci sia di vero non lo so, ma la gara in questione prevedeva 15,5 km su un dislivello di circa 1300 metri.

Arrivo sul posto in anticipo (sveglia alle 6 e mezzo), dopo aver assaporato una coda di esodo estivo in autostrada, e inizio a scaldarmi. "Chi vuoi che arrivi fin quassù per correre?"...Non lo avessi mai pensato!Eravamo veramente in tanti, accolti dalla piazzetta del paese, dove volontari e organizzatori si son dati un bel da fare per rendere la manifestazione il più piacevole possibile, e così è stato. Ma veniamo alla gara! Premetto che le maglie dei partecipanti mi mettevano un pò paura, dato che riportavano scritte quali "100 km del passatore", "Rimini 100 km extreme", e robe simili. Insomma, la mia canotta Edera atletica Forlì faceva subito pensare al che ci facevo io, uscita da tre mesi di pista tra 1500, 3000 e 5000, in mezzo a tutti quegli stakanovisti?!

E la gara ha dunque inizio: dopo 300 metri ecco la prima salita (la gara prevedeva 7,5 km in salita e 7,5km in una discesa SPARATA), con le prime persone che mollavano e iniziavano a camminare. Imposto la mia corsa regolare, spingendo molto sugli avampiedi come mi sta insegnando il tecnico Derris e a poco a poco inizio a salire. Mi corre a fianco gente che ansima, a volte arrivano ciclisti che dalla pendenza si alzano sui pedali e barcollano...si supera un tornante, poi ne arriva un altro più duro, poi un altro ancora più duro, vien meno l'ossigeno...Non so a cosa pensavo, mi ricordo però che al 4 km mi son chiesta come sarebbero stati gli altri 3...duri, molto duri!E sali, e sali, mi sentivo un pò come Pantani, finchè si incomincia a vedere una vetta, finchè non passo sotto quell'insegna, bellissima, con scritto "Gran premio della montagna", atta a segnalare che LA SALITA ERA FINITA!

Inizia una discesa assurda, in picchiata, dove ho provato il piacere di raggiungere i 3 e 30 al km, che per me erano solo utopia, che meraviglia, ho messo il turbo!

Raggiungo la quarta donna e la passo, pochi metri e sono di nuovo in piazzetta: quarta, 1h e 17, e scusate se è poco, perchè per me è stato tantissimo, troppo felice, anche questa è andata!

Il 2 settembre mi aspetta la marcialonga a Moena, e la prossima settimana mi butto nell'appennino bolognese.

Comunque la corsa in montagna è bella: quando raggiungi la cima ti sembra di aver conquistato un territorio, e avresti voglia di piazzare la bandiera, peccato che hai ben poco tempo per gustarti un panorama e della vallate meravigliose.

Ah, a proposito...Ho vinto un prosciutto di Carpegna e del vino, qualcuno li vuole?

Anna

Maratona sulla sabbia

Ebbene sì, una volta nella vita si possono fare delle follie.Io ho deciso di farne una, domenica 11 febbraio, a San Benedetto del Tronto. Premetto: stavo preparando la Maratona di Roma, in programma fra un mese circa, seguendo un rigoroso schema preparatomi dall'allenatore; in suddetto programma una maratona sulla sabbia non ci stava proprio. Sono partita con l'idea di correre una tranquilla 10 km competitiva, sempre sulla sabbia, cogliendo l'occasione anche per visitare San Benedetto del Tronto.Peccato non abbia tenuto conto di essere in macchina con tre partecipanti alla gara su lunga distanza, fedeli alle quattro edizioni precedenti, che all'atto dell'iscrizione hanno pensato bene di persuadermi con frasi tipo: "Non hai nulla da perdere!";"Così ti fai l'allenamento di lungo";"L'iscrizione alla maratona sulla sabbia è gratuita, per la 10 km si paga!";"Cosa sei venuta a fare fino qua, da Roma, solo per disputare una dieci chilometri!", "E' piovuto tutt'oggi e la sabbia è molto più compatta, non farai fatica!", e via così. Fatto sta che quella sera stessa mi hanno cambiato il pettorale: domattina mi avrebbero aspettato 42 km, ma che bello! Sono partita con la prospettiva più ottimista: sarà una tranquilla passeggiatina sulla sabbia, che male c'è? Ricca cena a base di pesce (antipasti vari, primi vari, secondi vari, dolci vari), un po' più abbondante del previsto, e la mente era già proiettata sulla gara! Sono nata a Forlì e residente a Cervia, certo (mare che più mare non si può), ma nella mia vita ho corso sulla sabbia tre o quattro volte, non di più. Già al primo giro di 8 km sono partita male, con l'idea di ritirarmi: io mi sento una macchina da strada (UNA FERRARI TESTAROSSA, per la precisione), non da rally, e quel tipo di corsa, così poco omogenea e così pesante, non me l'aspettavo proprio!
Per 5, interminabili giri, sempre le stesse facce dei soliti corridori: ci si saluta, ci si scontra, ci si impreca a vicenda.dipende da chi trovi e con chi fai il frontale.il mondo è bello perché vario. Incrociavo gli sguardi dei componenti del mio gruppo, supplicando loro di aspettarmi, ma nulla, il pettorale è il pettorale; non ci sono amici o nemici, si corre solo per sé stessi. Non so come sia la maratona nel deserto, ma di sicuro non mi preoccuperò delle modalità di iscrizione, dato che penso proprio che non la farò MAI!!! Che gara particolare stavo facendo: non era una maratona, ma una lotta per la sopravvivenza, una gara a chi resisteva di più, qualcosa di unico, in un'atmosfera resa ancora più particolare da una sottile foschia; ogni tanto mi lagnavo un po', ma tutto sommato mi sono comportata bene. E poi.che bello quando le onde ti bagnavano i piedi, e ti sentivi le vesciche che, passo dopo passo, crescevano sempre più forti, e dopo sempre più fragili!E come non ricordare quei momenti in cui la sabbia si faceva meno compatta e ti sembrava di sollevare quintali di fango ogni passo?! Ultimo giro.vento contro, che bello! Andavo avanti con il mio passo, senza guardare al cronometro, scrutando all'orizzonte l'arco del traguardo, che via via sempre più vicino.MIRACOLO, MEDAGLIA AL COLLO!!! Non posso descrivere la sensazione di quando sono arrivata.Quarta, io, che mi volevo ritirare!! Che gusto, poi, mangiare una volta smaltita l'adrenalina: 6 fette di pandoro, un panino con prosciutto, una pizza, crostini misti, un (bel) piatto di scaloppine ai funghi, verdure grigliate, due dolci, un gelato. Può bastare? Ho portato la medaglia per due giorni interi, e tutt'ora l'ho appesa lì, ai bordi del letto della mia stanzetta in affitto zona Roma Nord, quella stanzetta che, per quanto piccola, può vantare di fare riposare un'atleta, tale o presunta, che le ha sporcato tutto il pavimento di sabbia, ma che era così felice. La classica domanda: "La rifaresti?".Classica risposta: "Sì, subito, e l'anno prossimo LA VINCO!!"

Colli forlivesi

10/09/1978: mi ero svegliata un pò fiacca...Diciamo che tutto avrei fatto, fuorchè correre!!E invece...Mi son messa a gareggiare nella 14,6km sulle colline forlivesi, per carità, non è neppure fra le gare più dure, eppure...Già al 3 km incomincio a sentire i quadricipiti in fiamme: dò la colpa ai gradoni fatti giovedì e continuo nella mia corsa; la corsa si fa più intensa, sono seconda, arriviamo ad un muro e inizio a lamentarmi, mi passano in due, e dentro di me penso: "Ora mi ritiro, sto troppo male..Ma cosa è successo??".Ancora l'ultimo strappetto, poi tutta discesa, e inizio a lasciarmi andare...di nuovo seconda, poi arrivo in pianura dove vado avanti per inerzia...Ultimi 4 km: delle coliche assurde, come quelle che mi presero ad una 28 km a Ferrara per il freddo: il traguardo è ancora un miraggio, mi passano ancora in due, e non trovo la forza per cambiare il passo...E' andata, quarta. Oggi, a distanza di due giorni, ho la febbre a 38, un male cane ovunque e non mangio neanche sotto minaccia: fa che non sia il virus della zanzara tigre...

Anna Giunchi la maratoneta

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