Anna Giunchi Blog Personale


venerdì 26 giugno 2009

WE FIND OUT THE SOLUTION

Scarpette al chiodo...scendete, va...

Lo avevo detto, e l'ho fatto, soprattutto perchè allo Iusm mi hanno iscritto per il 5000 dei societari a Rieti, che comunque non son certo propensa a fare, anche se guarissi per tempo. Oggi mi sarei messa nelle mani di un medico sportivo molto qualificato, per iniziare una terapia, e così ho fatto. Il medico, Giampiero Valgimigli, è uno che ne sa, ne sa veramente tanto, e cura atleti professionisti da anni.
Mi ha visitato subito (atto di cortesia che non mi aspettavo, visto che era pieno di visite fino a metà luglio!) e mi ha fatto subito la diagnosi: ho uno blocco nel metatarso destro, e la cosa mi porta ad un eccessivo carico sull'arto sinistro. Osteopata, quindi, per trattamento caviglia/perone destro+bacino (colonna discendente), il 10 luglio.
Intanto, però, inizio subito il trattamento per la periostite, da lunedì. Il dottore utilizza solo principi omeopatici, frutto di studi di kinesiologia; pertanto mi ha trovato una reazione positiva al timo: 2 gocce la mattina, in bicchiere d'acqua, per un mese.
Da lunedì invece inizio i trattamenti locali al periostio: 2 volte a settimana, 6 volte compresa visita di controllo. Si fanno infiltrazioni fino a 13 cm di profondità.
Mi ha trovato il colon infiammato (nervoso per gli esami e tensioni generali), ma lo conosco bene, quel bastardo del mio colon.
C'è chi ci crede e chi non ci crede, a questi princìpi...io so che ha rimesso in piedi una marea di atleti, senza farmaci bucastomaco (mi ha anche detto che quel poco Brufen che ho preso mi ha solo rallentato la guarigione), e a tempi record.
Stiamo a vedere.
La strada forse sarà ancora lunga, ma la via almeno l'abbiamo trovata.

mercoledì 24 giugno 2009

SI STA CHIUDENDO UN CAPITOLO...

si prospettano giorni...clinici...

Dispiace, quando si sta per chiudere un capitolo. Poco fa ho fotocopiato il mio libretto (GRAZIE, PROFESSOR ROBERT...uno dei miei professori preferiti dentro la facoltà!!) e ho consegnato tutti i documenti in segreteria. E ieri ho dato l'ultimo esame: metodologia dell'allenamento. Professor Brunetti. Fantastico, professor Brunetti. E così è fatta: discussione della tesi intorno al 20 di luglio. Titolo: "Prevenzione alla sindrome di overtraining mediante diario di allenamento: studio pilota". Brunetti, dicevo...
Metodologia dell'allenamento è una materia cardine per chi fa Scienze Motorie, soprattutto per chi ha prospettiva di allenare. Si è parlato, nella seconda parte delle lezioni, sia della rapidità che della flessibilità, ma soprattutto della resistenza. Come programmare un allenamento di resistenza?
Si parte da una programmazione, costituita a sua volta da macrocili, mesocicili, microcicili, a loro volta scomponibili in unità di allenamento.
Io l'avevo, la mia programmazione annuale, e avevo iniziato a lavorare in mesocicili costituiti da 4 microcili: 3 settimane di carico e una di scarico. Attualmente il carico è misto, ovvero non si fa più come una volta, dove si incrementa a piramide le prime settimane e poi si scarica l'ultima, per poi ripartire. Si creano, cioè, anche condizioni in cui tu, atleta, pur essendo in uno stato di forma, non hai incrementato il carico ma ti viene abbassato; tutto ciò per favorire il recupero e la supercompensazione.
Che dire, di me...il mio allenatore stava lavorando benissimo, poi è giunta la periostite. Tutto a quel paese, con la mia programmazione completamente sballata.
Ho chiesto alla mia società il rimborso per questa parte dell'anno (non mi aspettavo fossero disponibili, dopotutto sono stata un fallimento, per loro), dando per scontata una lunga ripresa. E' un male, questo, che mi sa tanto di cronico.
Son diventata forte in bici, quello sì: 5 ripetute alla salita dei Colli della Farnesina. Appena sveglia.
Inizierò terapia (laser?Tecar?) e domani tornerò a casa; riprenderò il nuoto e farò stampare la tesi.
Ma ho il mio progettino per i prossimi due anni di specialistica pronto, vorrei tanto farlo, ma certi desideri devono scontrarsi con esigenze di lavoro, casa, stati di salute. E poi ci si mettono anche i prof, che mi dicono di tentare all'estero. Fuga dei cervelli, anche quelli menomati come il mio.
Oggi finisco anche il lavoro all'ufficio stampa dello Iusm, ma da luglio mi aspetta il lavoro per il nuoto, per cui Roma estiva mi vedrà ancora. Due anni e mezzo di università spettacolari, dicevo. Mi son divertita la faccia, qua allo Iusm.
Si chiude un capitolo, e mi dispiace. Ma non più di tanto perchè ne aprirò comunque un altro...

venerdì 19 giugno 2009

MENO UNO...

VERSO IL CAMBIO DI RESIDENZA...

Peccato dover concentrare lo studio degli esami in così poco tempo. Peccato perchè sono tutte materie bellissime, e che cosa può rimanere in testa se si studiano così ad abbuffata?
Diritto pubblico, esame, dato poco fa. E' andato bene, lo sento, e con certezza quasi sicura riuscirò a laurearmi a luglio. Meglio di così non poteva andare. Lo studio.
La periostite bastarda ieri mi ha tratto in inganno e mi ha portato a correre al Parco di Tor di Quinto, un'ora.
Sensazione cardiovascolare ottima...a 20 minuti di treadmill già grondavo di sudore, mentre correndo mi sarò mantenuta sì e no sui 120-130. Ho cercato di economizzare il gesto, appoggiando il meno possibile sull'avampiede. Ho una corsa da mezzofondista, dice il professore Lombardozzi, mio consulente tecnico: troppo dispersiva, non da maratoneta. Dice che devo approfittare di questo periodo per fare lavori di qualità, per cercare di cambiare lo stile.
Fosse facile...ma posso riuscirci. Talloni, punte, interno, esterno, rullata. Nelle camminate sul tradmill ci pensavo, al gesto. Ed è proprio sul gesto tecnico che voglio concentrare i miei due anni di specialistica. Ho già pronto il mio bel progettino, che esporrò al prof da me scelto prima della chiusura estiva. E inizierò a lavorarci da agosto. Se gli andrà bene.
Continuo a fare molti esercizi di molleggio per i polpacci, ma non vedo l'ora di riprendere a nuotare, al mio rientro a Cervia, perchè ho la sensazione che anche con la bici in qualche modo sforzi l'arto, soprattutto nelle salite, pur non alzandomi sui pedali.
Devo ancora capire perchè dopo che corro il male si concentra più sul tibiale anteriore e sull'attaccatura del soleo, mentre quando vado in bicicletta si localizza nella zona mediale, la classica, diciamo, della periostite. Problemi di assetto, di sicuro, ma forse se regolo l'altezza della sella riesco a risolvere il carico, almeno in bici.
Corro e cammino senza plantari, seppur percepisca ancora i postumi della fascite di due anni fa, che mi corressero proprio i plantari. E allora riprendo con gli stretching preventivi. Sembra poco, ma invece fa moltissimo: basta allungare i fasci della pianta, quanto si può: elasticizzare la struttura.
E poi prendo il Brufen. Mannaggia, ci son cascata.

martedì 16 giugno 2009

MENISCHI E ROTULE...

Quest'anno Madrid. L'anno prossimo so cosa, ma lo scriverò quando sarò guarita...

Era il minimo...non poteva non andar bene l'esame di Traumatologia, dato che sono l'individuo più acciaccato che circola per questa università del Foro Italico...

Mi sto allenando comunque a ritmi molto alti, e ho iniziato a introdurre sedute di allenamento con il tradmill al 15% con in più l'utilizzo di pesetti da 1 kg l'uno, con i quali faccio movimenti per deltoide, trapezio, tricipiti, bicipiti, gran dorsale, trapezio. E il cuore sale, arriva anche a 148 pulsazioni, che per me sono parecchie. 1h di questo e sei completamente raso al suolo. Dalla gioia.

Lavoro così sui muscoli estensori (posteriori) della gamba, in modo da scaricare il più possibile il lavoro del tibiale. Ho provato a fare qualche passetto di corsa e non sento più male. A riposo, però, sento ancora dei cenni, e preferisco rimandare ancora il recupero. Mordendomi la lingua, e vedendomi scorrere garette su garette...

E continuo a sorpassare autobus, con la mia bici (ho battuto il 63, ma c'era il corso Vittorio Emanuele intasato), a fare ripetute in salita, squat, affondi.

La bici...dev'essersi stufata, la scorsa settimana, quando, scendendo da Orti della Farnesina, ha lanciato in aria la camera d'aria anteriore che si è tutta attorcigliata alla ruota IMPEDENDOMI ASSOLUTAMENTE di pedalare...L'ho condotta a mano fino all'università. Pesava. Gli ultimi 100 metri, però, ho usufruito di un passaggio in scooter da parte di un dipendente. Grazie.

Domenica sono stata al festival del Fitness a Roma e mi son divertita troppo: 2 ore di spinning, 2 di tradmill, più una lezione su un tappeto elastico a ritmo di musica. Tutti a ritmo, io no.

Università.

E siamo a meno due esami...mancano diritto e metodologia dell'allenamento, con l'elaborato finale pressochè pronto. Luglio, la data, con una tesi sulla sindrome da overtraining e sintomi premonitori in una maratoneta...studio pilota che la mia prof porta in questi due giorni a Bruxelles e la prossima settimana a Oslo. La cavia: IO. Anni di studi e analisi, ma che sballo vedere il tutto riportato in dei grafici!!!

Superato l'esame di informatica, grande scoglio della mia esistenza (anche se gestisco un blog), e due giorni politici spettacolari nell'Ufficio centrale del mio comune per eleggere consiglieri e sindaco: fra 5 anni mi candido, che si fa meno fatica...

Il mio cellulare, ovviamente, da ieri sera ha deciso di non andare proprio più, e ormai mi rassegno a comunicare con i segnali di fumo...Tutto nella norma, no???

Un pò di soggezione, oggi, nel giungere alle terme di Caracalla e constatare che i miei allievi son tutti in vacanza: a breve rientrerò a casa anch'io, a Cervia, dove però ho ben pronto un allenamento di propriocezione sulla spiaggia...Perchè potrò correre, spero.

"Sindrome da shin split": me l'ha detta oggi il mio prof Mariani: ho quella. Dice che sarò sempre un cane che si morde la coda. Come Totti, eh prof?????

sabato 6 giugno 2009

DUBBI E CERTEZZE...

Prossima candidata alle amministrative...

Ormai sono entrata nell'ottica dell'impiegare le mie giornate con attività alternative alla corsa...e devo dire che mi sta riuscendo bene. Certo, strutturo tutto in previsione di tornare a correre, ma ho accettato la cosa senza fretta, visto che so bene i tempi di recupero e visto, soprattutto, che devo pagare delle incoscienze.

Sto strutturando il mio programma così:

-bicicletta, con ripetute in salita ripida (15%): 10x100, poi 5x180 (il pezzo da 80 è il proseguio);

-squat, 4x20, carico naturale;

-affondi frontali e laterali, 4x20, per ognuno.

Lavoro in palestra. Macchina ellittica con resistenza in crescendo (con quella non sento neppure un cenno di dolore), anche senza braccia vincolate. Treadmill, camminata, 15% pendenza, con tratti senza tenere le mani.

Lavori di tonificazione per pettorali, dorsali, lombari, addominali, con macchine isotoniche.

Leg extensior, pressa.
Sto prendendo la glucosamina.

Una cosa l'ho notata, però: ho guadagnato in forza muscolare, ma non mi stupisco più di tanto, visto che in bici il lavoro è quasi tutto concentrico, e fare tutti i giorni la salita dai colli della Farnesina è un buon lavoretto...

Sono in un periodo dubbioso...Esami organizzati alla cavolo, mentre tu (IO) hai già pianificato un progetto di ricerca frutto della tua passione, e vorresti lavorare. Ma vedi che gli altri lavorano male.
Sto valutando se valga la pena lasciare certezze (che ho nel mio luogo d'origine)per andare incontro ad incertezze (specialistica allo IUSM), ma mi dò un mesetto di riflessione, dove valuterò soprattutto la strada...politica. Che posso farci: è una passione, ed emerge sempre con prepotenza. Ero ad un comizio, ieri: chiusura di campagna elettorale. Sembra una maratona, la campagna elettorale...la prepari per mesi, poi, però, è la gara del week-end che conta. Sempre di numeri si parla.

Ieri ho vinto anch'io, la mia gara. La granfondo Farnesina-Monte Mario.

Ho sfidato l'autobus 913, sorpassandolo ad ogni pitstop (quando caricava-scaricava gente). All'incrocio che dava sulla mia via l'ho fregato e ho alzato le braccia al cielo. Sto dando di matto.

lunedì 1 giugno 2009

UN'ALTRA ITALIA...

Dedicarsi a una materia con affetto (notare che ho il GHIACCIO)...

E' durato poco, tre giorni, il periodo di ritorno alla corsa. Su morbido, Villa Ada, con l'apparente sensazione che servisse a vascolarizzare e fregnacce varie, ma poi la periostite è riapparsa. D'accapo. Bici, con ripetute, poi rientro a Forlì dove ho fatto tre ore di mtb con collinare sotto il diluvio. Freddo e umido. Un'altra Italia. Oggi la giornata non mi offre niente di meglio che palestra, studio, centro commerciale; di bello c'è il ritrovo degli amici, quelli veri.
Mi salta tutto, dunque: mi sono saltati i Campionati Italiani di mezza maratona, guardacaso proprio a Ravenna, e mi salteranno pure quelli di corsa in montagna (prima tappa a Tarvisio il 7 giugno): senza preparazione e messa ancora così non vedo proprio che senso abbia avuto programmare il tutto. Questo freddo non si preannuncia positivo neppure per il nuoto, ma come piccola consolazione c'è che è un pretesto per studiare un pò meglio Traumatologia (libro sul legamento crociato posteriore del Mariani e del Margheritini sott'occhio) e applicarsi per questa laurea a Luglio. Il dopo, si vedrà. Ancora a Roma?
Buone notizie dalla politica, con un incarico post elezioni che non mi aspettavo, ma sicuramente mi ha spinto qualcuno, non certo per meriti...
Due giorni di lavoro a Piazza di Siena mi ha fatto avvicinare al mondo (inavvicinabile) dell'equitazione, e per luglio lavorerò ai mondiali di nuoto. Sempre sport, ma da spettatrice. Bad sign.

Anna Giunchi la maratoneta

Benvenuto sul blog di Anna...la maratoneta