Anna Giunchi Blog Personale


mercoledì 27 giugno 2018

Rio, Roma, MiMa, Napoli...


Di viaggi ne ho fatti, in questo lungo periodo nel quale manco dal blog...

Non ho più gareggiato, tolte due gare corse a Roma, una a villa Pamphili, una a Villa Adriana.
Ho preferito dare spazio alle gare domenicali dei ragazzi, con i quali ho passato una bellissima stagione lavorativa.
E proprio grazie alla bella esperienza vissuta a Roma ho riconfermato la mia permanenza nella città eterna, dalla quale manco da ormai due settimane. Progetto e invento qualcosa per la stagione che verrà...non mollo il mio obiettivo.
Ho avuto la fortuna di essere relatrice insieme a Roberto Fillibeck del libro di Roberto di Sante "Corri, dall'Inferno al Central Park"...una lettura piacevolissima che sta spopolando nel mondo della corsa e dei romanzi...Ho conosciuto due persone stupende che hanno arricchito il mio bagaglio umano. Eravamo a Fiumicino, e a Fiumicino sarei tornata molto spesso.
Come già ho avuto modo di scrivere, anche se non qui, per me le persone, i luoghi, gli eventi che mi hanno circondato in questo autunno-inverno-primavera sono stati molto importanti, in quanto mi hanno aiutato a non sentirmi sola in una città che, seppur da me amata, ha rappresentato e rappresenta tuttora uno stile di vita totalmente differente da quello nel quale, ad esempio, sono immersa in questo periodo (Milano marittima, appunto). Ed è per questo che sento la loro mancanza, nonostante sia tornata dove ho vissuto e lavorato per anni con gente che mi ama, ovviamente di più, e mi conosce dal profondo.
Ma io sono così: chi entra nella mia vita fa fatica ad uscirne e lascia sempre un pò di sè in me. Ad ogni viaggio o avventura che faccio mi porto dentro qualcosa di qualcuno, che però non abbandono quando raggiungo un'altra meta. Io sono un collage di quello che mi trasmettono e donano gli altri. Sono fatta e modellata da loro.


Ma non colleziono amicizie: di quelle ne ho poche. Pochissime. Di valore. Le amo.
E dunque sono stata a Rio senza correre la Maratona. Ho vissuto una città da turista guidata da Mario, bravissima e piacevolissima guida "italioca", tra il Pao de Acucar, raggiunto con un bellissimo sentiero naturale, la favela di Cantagalo (amo le zone malfamate...chi mi conosce lo sa), il Cristo Redentore, il museo del Domani (amanha), il museo della Samba, il centro storico e la meravigliosa baia di Botafogo.
Stavo a Copacabana, e per tre mattine andavo ad allenarmi nel Logoa, il lago, terminando l'anello di 7,6 km...clima molto umido, che non mi ha risparmiato qualche pioggia; nei giorni successivi mi dedicavo ad una paesaggistica corsa sul lungomare...Unica. Sono stata anche dentro un sottomarino e l'ho menata per tre giorni, più o meno come sto facendo adesso che fotografo il solito peso in panorami marittimi differenti (vedi immagine sotto)
                                               Mi sono data alla fotografia artistica

Che dire del Brasile...stupendo, perchè ricco di contrasti: ti lascia senza fiato ad ogni angolo, senza avvisarti... ti stupisce e ti chiama a voce alta dove meno te lo aspetti. Nessun pericolo, se si gira con la testa sulle spalle. Il Brasile è continente a sè, con una propria  orgogliosa identità scandita nelle tracce sudamericane. Volo perfetto e atterraggio con volo diretto a Fiumicino.
Sono quindi tornata a Roma, dove sono stata bene. Bene come sempre, ultime gare prima della mia partenza e del mio trasloco.
E adesso sono a Milano Marittima, e domani partirò per la Val di Fassa, perchè ho bisogno anche delle montagne e degli amici che sono già là. E dopo la Val di Fassa tornerò in Campania, San Martino Valle Caudina, perchè non tradisco questa terra: con la Campania ho un patto.
 Sono serena, in questo momento.
Come un Pc seleziono, copio, taglio, cancello. Sono padrona delle mie rotte. Le conosco, ormai.


                                                                Sottomarino!

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