Anna Giunchi Blog Personale


sabato 20 luglio 2024

Un vivo Luglio Sudtirolese

 




Le esperienze belle scorrono come un torrente. Continuamente camminano, e dopo una boccata di ossigeno ridiscendono a valle.
Ma poi, tempo al tempo, risalgono e ritornano a scorrere, come i pensieri. A volte è necessaria anche la pioggia per farle andare di buon passo.
Sono stata una settimana in Vipiteno e Colle Isarco, luoghi da me scoperti per caso, due anni fa, grazie a quella splendida possibilità di poter utilizzare tutti i mezzi pubblici durante la permanenza in Sudtirolo. Ricordo che durante il mio agosto 2022 in val Gardena, mi venne vivamente consigliato di visitare Vipiteno, e così feci, ma in una giornata vidi poco, giusto il tempo di qualche tornante in salita.



L'anno scorso, in 4 giorni a Campo di Trens, prima del mio viaggio in Perù, presi ancora più familiarità con il Sudtirolo e non nego che la comodità del treno ha contribuito molto alla mia possibilità di raggiungere le zone.

Quest'anno mi sono data obiettivi di ispezione del confine austriaco, ma devo dire che le vallate che ho conosciuto sono state talmente belle da non avermi fatto spostare più di tanto.
Colle Isarco poi, ultimo paese prima del Brennero, è stata per me la sorpresa più bella, un pò per la carattizzante tipicità del posto, un pò per le splendide montagne che lo sorvegliano...e un pò per il viadotto del Brennero, così ben visibile e così imponente dalle montagne. Opera unica.
Da Vipiteno ho corso diverse volte, scollinando non poco, per raggiungere il paese (imparerò alla mia partenza che vi era un sentiero più semplice) e ogni volta quel tragitto, che accompagnava la ferrovia e arrivava proprio sotto a quella opera magnifica, si fotograva nella mia memoria emotiva.
Ho scoperto un paese con una sua unicità e identità, dove si respira la vera montagna, dove le campane della chiesa scandiscono le giornate e i sogni notturni, come dolce culla circadiana.
Ho visitato la val di Fleres e raggiunto una delle malghe tipiche sudtirolesi, ho conosciuto rispetto, gratitudine e ospitalità. Ho vissuto intensamente la maniera di vivere la montagna che più mi rispecchia: allenamenti nelle ciclabili, osservando tutto ciò che cambia nel tragitto, salite panoramiche, fiumi che cantano, pulizia, educazione, silenzio.
Ho ricevuto molto, e quel che è stampato forte nella mia mente è fatto di panorami, visioni a 2000 slm dalla croce di Monte Cavallo, paesaggi conquistati e voglia di raggiungere altre vette.
Territori scoperti per caso, che si sono a poco a poco aperti a me, per farsi amare, voler bene.
So bene che lasciare le montagne inscena sempre una gran malinconia, ma so anche come i ricordi possano prendere forma, fare compagnia, per poi essere ricaricati al ritorno, quando ci si sente chiamati da un posto.
Ho ancora tanto da scoprire di questi luoghi e vorrei lambire ancora di più le zone di confine, dove due nazioni si danno la mano.
La mia vita è fatta di questi momenti, e vorrei che tutto quello che provo sia un massaggio all'animo anche per chi mi legge: a volte, per sentirsi in un posto, non è necessaria la presenza fisica. Basta calarsi nel cuore di chi racconta.


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