Anna Giunchi Blog Personale


domenica 23 luglio 2017

Trascorso il Terminillo, un trail in Romagna...

Non avrei proprio potuto avere un'accoglienza migliore dalla mia ormai cara Rieti: l'organizzatore Felice Petroni, infatti, mi fa alloggiare nel più bell'albergo della città, in pieno centro. Mi accoglie una tribù di Mercedes e una vista del tutto panoramica sui tetti reatini. Il viaggio, in solitaria, è stato piuttosto lungo, ma senza particolare traffico sulla famigerata E45. La gara, come saprete, era la Ultramaratona del Terminillo.
Colazione da regina, in compagnia di amici di Latina, e arrivo insieme alla zona partenza: Vazia, hotel Arcangelo.
Il caldo era stato interrotto (in parte) da un temporale avvenuto nella giornata del venerdì: partiamo quindi con circa 20 gradi, ma arriveremo con 35 gradi buoni buoni. Io concluderò la mia 43 km in 4 ore e 4 minuti: essendo in un periodo di recupero, non avrei potuto pretendere la mia forma migliore, nonostante nei 18 km di salita fossi nelle prime 5 posizioni totali. Perdo posizioni nei 18 km di discesa finali, ma più per una mancanza di lunghi che per altro.
I tornanti...ricordavo tutto di quella strada: pian di Rosce a 1000 mt, le prime "capannette" in ferro (non so cosa siano) e poi il campeggio e le salitelle che facevo quando soggiornavo lassù. Ma non avevo mai visto la pista di atletica in altura, a 6 corsie (intatte): che dire...un paradiso scavato tra le montagne, nel quale avremo l'onore di sudare 400 metri, prima di ributtarci in discesa nei rimanenti 23 km.
Sono stata bene...mi sono rilassata e ho creduto ancora di più nelle mie possibilità. Contenta, quindi, del mio secondo posto. Gara con 1300 metri di dislivello.


In settimana ho svolto allenamenti defaticanti sotto consiglio del mio allenatore Sante, che ha avuto la pazienza di lasciarmi correre, oggi, una 20 km trail tra Portico di Romagna-Bocconi-San Bendetto in Alpe (con inevitabile discesa). Posti, questi, attraversati dal sommo poeta Dante. E in effetti l'attraversamento dei due ponti è stato uno dei momenti più belli, seppur la gara fosse veramente paesaggistica, dura (discese tecniche e pietraie) e sotto una caluira che non ricordavo da anni.
Non potevo chiedere al mio fisico un ulteriore sforzo, e ho corso a ritmo blando blando, godendomi i boschi, le cascate, gli amici.
Domenica prossima, infatti, punto a fare una buona 30 km: Porretta-Corno alle Scale. Confido nella dose di fondo fatta al Terminillo, e nella conoscenza del percorso, dato che vinsi la manifestazione due anni fa.
Sono contenta dell'entusiasmo che sta tornando a sfavillarein me...sono contenta di rileggere i miei post e trovare unicamente elementi positivi. Fino ad ora tutto ciò dimostra che non ho perso nulla...

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Anna Giunchi la maratoneta

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