Anna Giunchi Blog Personale


lunedì 21 dicembre 2009

-11 SOTTO ZERO...

E chicceferma???

Non ho mai corso a meno 11 sotto zero..neppure in montagna, in inverno, mi sono mai trovata a confrontarmi con queste temperature. Che strano, che è, correre in queste condizioni...
Ma veniamo con ordine. Il mio sabato mattina incomincia presto: ore 5:20 già in piedi, pronta per l'allenamento dalle 5:30, prima di partire per Torino con l'Alta velocità, così tanto reclamizzata e così tanto "bufala". La TAV, che quel giorno tarda di 1 ora, causa nevicate in Centro-Nord Italia.
L'obiettivo podistico di questo week-end è la classica "Maratonina di Natale", 21 km a sfondo benefico con partenza dal parco della Pellerina, zona Grugliasco o giù di lì. Il mio amico Enzo mi ha fatto da Cicerone, per questi tre giorni di permanenza (sono ripartita lunedì mattina), e grazie a lui non vi è stato alcun intoppo... anzi, sono stata servita e riverita come mai avrei sperato. All'arrivo trovo una città imbiancata, e confesso che desideravo vederla, la neve. Domenica mattina il meteo dava -11, e da subito ho sentito, durante il riscaldamento, una certa difficoltà nella ventilazione, cosa del tutto prevedibile data la rigidità della temperatura. Bellissimo il parco, nel quale dovevamo fare 3 giri da 7 km. Ho fatto molta fatica: il percorso era impegnativo, con tratti ghiacciati nei quali scivolavo. Tuttavia non perdevo occasione per guardarmi intorno e guardare quanto mi offriva visivamente quel polmone verde.
Ho relazionato poco con gli altri podisti: a fine gara ho telato immediatamente e, nel pomeriggio, dopo un riadattamento post doccia, mi sono girata il centro di Torino con il mio amico. Non ci siamo lasciati sfuggire, per ben due giorni, due meringhe ripiene di panna...BUONEEEEEE!!! Un altro motivo per cui vale la pena tornare a Torino...
Grazie a Guido per avermi fatto avere il pettorale e la maglietta tecnica...sempre gentile, Guido...e mi dispiace tanto per la sua tibia...è un male subdolo, e purtroppo le gare a saliscendi non l'aiutano affatto...Mi dispiace anche non esser stata alla mangiata di pizza dei blogtrotters...ma avevo troppo freddo nelle ossa.
Il resto, che dire? E' sempre splendida una manifestazione nella quale gli incassi sono interamente devoluti alla beneficienza: in questo caso non mi sembra corretto parlare di tempi e posizioni: ero lì, come tanti, per condividere una domenica di sano sport.
Lunedì mattina mi sono concessa un'oretta totalmente freely in un parco zona Grugliasco, mentre alle 13:00 un aereo mi ha riportato in una Roma ingrigita dalla pioggia.
Ma la rugiada romana ancora non la scioglie, la neve...mi è rimasto l'alone di un bellissimo ricordo; ero in famiglia, e sono stata proprio bene.
I "grazie" scritti su un blog, comunque, non dicono nulla: si possono enfatizzare solo con lo stampatello. GRAZIE, allora...

mercoledì 16 dicembre 2009

SONO TORNATI.

ANGUILLARA...OLE'!!!

Freddo invernale. Eppure a Roma c'è un bel sole, che si riflette sui Marmi del Foro Italico.

E' da due giorni che faccio solo corsetta di un'ora, come allenamento. Le gambe sono ancora un pò indolenzite, ma la reazione fisica alla gara di Anguillara è stata decisamente positiva.

Martedì pomeriggio il professore di sala pesi si è impegnato in tutti i modi per farmi eseguire correttamente strappi e slanci, ma alla fine si è dovuto rassegnare alla dura realtà dell'avere a che fare con un'autentica negazione umana verso tali sforzi.

Mercoledì, oggi, nella settimana di scarico, si prevedevano 3x3000, a ritmo 4'08. Ovviamente non sono stata nei ritmi e mi son venuti sui 4'00. Errore: devo imparare a capire il ritmo Maratona che condurrò a Tokyo.

Fine allenamento, lungotevere, lì mio sguardo si perde sul Centro remiero del Foro Italico. Ma...

Sento come una calamita nell'iride, che mi fa distogliere lo sguardo da quel cabinotto, per destinarlo verso tre UOMINI che costeggiavano, con passo baldanzoso, le fermate degli AUTOBUS. Li ho guardati ma, soprattutto, LORO hanno guardato me. Folgorata, impedita, prigioniera.

L'ho letto, nei loro sguardi, codesto pensiero: "Ebbene sì, Anna, SIAMO TORNATI". Mi siete mancati, ma oggi c'è sciopero dei mezzi, cari CONTROLLORI.

domenica 13 dicembre 2009

VAI, CHE I LAGHI PORTANO BENE...

Grazie per il passaggio, amiciii!!!

Non so che mi stia succedendo in questo periodo...continuo a stupirmi di quanto sto bene, e la cosa è giusta: la salute è un bene talmente prezioso che, ogniqualvolta la si possiede, va considerata quotidianamente come una fortuna. Sono veramente fortunata, allora.
La settimana in corso era partita molto bene, con la gara di Bracciano; giovedì ho svolto i 3x6000 al parco di Tor di Quinto, con una media di 4'10-4'11 al km, sebbene l'allenatore auspicasse una media di 4'08, ma è stato comunque molto contento (io pure). Ho dormito di più, in settimana, dal momento che molti Prof han dato buca (han fatto dei "ponti" un pò lunghetti, mettiamola così) ma anch'io, del resto, con questi primi freddi avevo poca voglia di svegliarmi sempre alle 6.
Sto studiando ben poco, eppure di cose ne avrei tante qui, sulla penna USB, ma...che devo farci? E' un periodo che preferisco correre e lavorare (sempre nel tennis).
Domenica mi ero impuntata nel fare il trial dei due laghi, ad Anguillara, anche a costo di andarci in treno, e così ho fatto. 5 i gradi, pioggerella, ambiente meraviglioso (mai vista Anguillara, in vita mia, eppure mi sta a 20 minuti di treno da casa...). Ovvio che, al mattino, perdo il treno delle 7:17, che però, e non sto scherzando, è partito un minuto prima. Ovvio che, per darmi somma gioia, mi è partito davanti al naso, ma nella vita ci si trova in situazioni più serie e me la son risa su. E' da un pò che apro la colazione con un'arancia. E tutte le volte mi va bene, così l'ho fatto anche stamattina. La gara, un trial, non era mica facile e, da sprovveduta, me la son corsa con le A1 che uso su strada...ma la cosa mi ha consentito di andar molto leggera nei punti in salita, e, soprattutto, nei pezzi in sterrato. Erano 21.5 km, secondo il Garmin, e il percorso, magnifico, si snodava attraverso sentieri panoramici e boschi veramente caratteristici. Bellissimo. Arrivati in cima (di circa 300 metri di dislivello era il percorso), si scorgevano i due laghi, e lì mi si è riempito il cuore di gioia nel vedere quante meraviglie la natura ci possa offrire. C'era anche una distesa di pianura di un verde cinematografico (eppure è inverno anche qua)...e penso che molti, come me, si sian meravigliati del paesaggio...Ho avuto paura nel correre in certi sentieri in discesa (e chiedo scusa se ho intoppato la discesa a qualcuno...) e, in uno dei punti dove per salire ci si aiutava con la corda, se non mi aiutava un generoso podista non so proprio come avrei risolto... All'arrivo mi son messa a cantare dalla gioia, perchè un'esperienza così mi è rimasta impressa come mai avrei sperato, se non altro per la natura che c'era intorno... Prima, evvai! 1.41.43, ma stando non bene...ancora meglio, benissimo. Non ricordavo da tempo una condizione di forma così; saranno state le cotolette mangiate la sera prima, sicuramente...
Pasta party finale e clima di amicizia, come sempre, a fine gara, come piace a me.
Ma lo sfondo del lago, mamma mia, ce l'ho ancora fotografato in mente...
Grazie a chi era con me e ha vissuto le mie stesse emozioni...è dura descrivere le emozioni: grosso limite dell'intelligenza umana, questo; potrei usare parole, colori, suoni, ma non basterebbero...

martedì 8 dicembre 2009

BLOGTROTTERS!!!

miticiii!!!

E come poter dimenticare che, oggi, ho visto Uscuru e Marco???!!!
In un paesino in caput mundi, gente unita dalla passione della corsa e dei blog!!
Ci si becca domenica, vero???

Vittoria al CIRCUITO CORRILAGHI!!!

magnifici!!!!

Premetto...non ho certo vinto le Olimpiadi, ennnò...ma che importa???
Sono la prima che trova gioia nelle piccole cose, soprattutto se coinvolgono altre persone, splendide, che vivono certe emozioni con te, con la stessa intensità. Correre mi fa stare bene, non mi stancherò mai di ripeterlo; sto bene sia quando faccio la sgambatina alle 6 di mattina, ancora rintronata, sia quando corro una gara su strada la domenica. E' parte di me, la corsa...le devo tanto. Con "la corsa" intendo, soprattutto, tutti gli amici che ho conosciuto in questo splendido ambiente. Certo, le rivalità ci sono anche qua...non è un ambiente completamente paradisiaco, ma devo constatare che ci si ritrova in situazioni di interazione dal lato umano che in nessun altro sport è possibile assaporare. Piccola premessa per ringraziare, ancora una volta, i miei amici Lazio Runners. L'anno prossimo mi tessererò con loro; sarà un anno bellissimo, all'interno di un gruppo speciale; in Orazio ho letto una felicità da vero amico, quando, oggi gliel'ho comunicato. Che bello: spirito di squadra in uno sport individuale.
Ma veniamo alla gara. Ovviamente sono salita in macchina con Alessio e Jampier (reduci entrambi da nottate pressochè insonni) e, grazie al non ascolto del TOMTOM o come cavolo si chiama, siamo arrivati in anticipo, con il tempo sufficiente per scaldarci. Come al solito mi ero svegliata con brutte sensazioni, ma ormai è il caso che non ci badi più, perchè evidentemente non so ascoltarmi per niente: più lo dico e meglio sto. Gara di 8,5 km, con primi pezzi in saliscendi e salita finale. Sono partita a 3'38, ma in salita ho perso ritmo e ho chiuso in 33.47, staccata di oltre un minuto da uno Jampier incredibile, che ha dimostrato che, davanti a sè, avrà solo margini di miglioramento. Complimenti, sul serio...
Molto bello il panorama (non avevo mai visto il lago, seppur fosse molto noto), clima tendente al piovoso ma ottima temperatura.
Mi dispiace che questo circuito, oggi, si sia concluso: ho visto dei posti veramente belli e, ancora una volta, la corsa è stata una scusa per passare una mattinata in allegria...
Premiazione il 20 dicembre...a saperlo...sono a Torino, ormai, ma tanto non ho vinto le Olimpiadi...
Alla prossima, ragazzi...
Cena sociale, se non sbaglio...

UN BRUTTO RIENTRO...

Magnifica settimana universitaria: 7 ore di fisiologia. E oramai posso insegnare pur'io, come funzionano le sinapsi...

E' stata una cosa fugace, troppo celere, il mio rientro a Forlì, nel primo week-end di dicembre.
Treno intercity delle 20:30...fin troppo puntuale, per carità, poi cambio e arrivo in città natale alle 24:30. L'umidità e il freddo, da quando vivo a Roma, non so proprio cosa siano, e l'impatto con il clima romagnolo, per me, è stato molto forte. Ho corso sabato, un'oretta, mentre domenica ho svolto il fartlek di 14 km ad una media complessiva di 4:40, con punte massime di 4'30. E l'ho svolto facendo fatica. L'aria è molto più pesante, inutile... Domenica sera sono rientrata a Roma, dove ho macchinato ingegnosamente la soluzione per poter entrare in casa, avendo lasciato le chiavi dentro camera... Avrei fatto venire quel sant'uomo del mio padrone di casa, intorno alle 20, in modo da poter entrare ed evitare la notte sotto ponte Duca d'Aosta. Peccato che, all'arrivo alla metro, dove mi aspettava lo scooter, ho avuto la piacevole sorpresa, per la seconda volta, di trovare il vano della sella privo del casco...
Da zona Ottaviano a casa mia sono pochi km, ma, guardacaso, domenica sera c'era una certo derby all'Olimpico...Lazio-Roma, e come minimo avrei incontato, sul viale, una decina di pattuglie. Così è stato. Le ho fermate tutte dando motivazioni inerenti alla mia bella testa libera sotto i cieli romani, e solamente due persone mi hanno mandato qualche accidente.
Per di più, cosa non da poco, avevo con me un borsone pesantissimo e un prosciutto di 10 km da vendere. Ovviamente il borsone ha pensato, sull'imbocco della tangenziale, di cascare a peso morto all'ingresso della galleria.
Ma a casa, comunque, sono riuscita a tornare. E già sentivo l'aria romana...e stavo meglio.

giovedì 3 dicembre 2009

NEL CLOU DELLA PREPARAZIONE...


Verso il cambio società...

L'ho detto, che è un bel periodo: cerco di godermelo con il sorriso sulle labbra.
Oggi, finalmente, ho ripreso a correre in pista: obiettivo velocizzazione.
Una mattinata fredda, parecchio fredda, con lo Stadio dei Marmi tutto vuoto...Spettacolo. Ho corso con le mani ancora ghiacciate, mentre piano piano il sole iniziava a scaldare e a riflettersi su quella splendida pista, ancora bagnata di rugiada...
4x2000, con le scarpette Asics leggerissime, sostitute delle chiodate che ho lasciato a Forlì. La media viaggiava sui 3'50-3'52, ma quel che conta è che ho svolto un allenamento con tutto l'entusiasmo e la voglia di correre possibile. Da quanto tempo non mi capitava di non voler finire un allenamento...
Ieri, inoltre, sono tornata allo Stadio delle Terme di Caracalla, dove ho rivisto il mio allenatore e i miei vecchi compagni di squadra...ma anche i ragazzini che allenavo.
Non so quanto durerà, ma finchè dura me lo godo appieno.

Anna Giunchi la maratoneta

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